Martedì 29 Aprile 2025
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La politica fiscale del governo brasiliano e l’obiettivo di chiudere il deficit nel 2024 e nel 2025 non sembrano più fattibili per gli investitori.
L'IBGE ha inoltre individuato una crescita del commercio al dettaglio inferiore alle attese nel mese di settembre e nuovi dati provenienti dai servizi mostrano che la crescita economica possa non continuare a fronte di uno scenario di inflazione elevata e tassi di interesse oltremisura.
Difatti, Étore Sanchez, capo economista di Ativa Investimentos, in intervista, ritiene che il TUS (Selic) potrebbe raggiungere la soglia del 14% nella prima metà del prossimo anno, visti oltretutto i messaggi duri della Banca Centrale nell'ultima riunione del Copom.
L'economista confronta lo scenario attuale con quello del 2022, quando i tassi di interesse salirono al 13,75% annuo e l'inflazione in 12 mesi arrivò all'11%.
Secondo lui, nonostante l'inflazione più bassa nello scenario attuale, la crisi di credibilità delle istituzioni è maggiore e impone più rischi e più premi sulle curve dei tassi a lungo termine.
Sanchez afferma inoltre che la politica monetaria più restrittiva per il 2025 potrebbe ridurre le prospettive di crescita economica e vanificare le attuali proiezioni di mercato.
Commento: Gli alti tassi di interesse potranno attirrare capitali esteri in Brasile, oltre a indurre gli investitori verso attività finanziarie, diminuindo gli investimenti commerciali o industriali, a causa dell'elevata remunerazione degli investimenti a reddito fisso.
(Contributo editoriale a cura della Camera Italiana Commercio e Industria S. Catarina - Brasile)