Danimarca ed il consumo di materiali tra i meno sostenibili d’Europa

Giovedì 2 Maggio 2024

Danimarca ed il consumo di materiali tra i meno sostenibili d’Europa

Cos’è l’economia circolare?

L’economia circolare è un sistema in cui la natura dei materiali che compongono un oggetto vengono rigenerati invece che diventare rifiuti inutilizzabili. In queste economie, prodotti e materiali vengono mantenuti in circolazione per molto tempo, tramite il riutilizzo, la rigenerazione, il riciclaggio ed il compostaggio. Il grande vantaggio dell’economia circolare su quella lineare (ossia l’economia che si basa sullo sfruttamento dei materiali per ricavarne dei prodotti che hanno un ciclo di vita che termina con la trasformazione degli stessi in rifiuti) è la riduzione della produzione di rifiuti.

L'approccio dell'economia circolare offre gli strumenti per affrontare collettivamente le sfide del cambiamento climatico e della diminuzione della biodiversità, mentre può risolvere anche necessità sociali cruciali. Questo approccio consente di potenziare la prosperità, creare occupazione ed aumentare la resilienza; allo stesso tempo, porta alla riduzione di emissioni di gas serra, di rifiuti, e, di conseguenza dell'inquinamento.

Nel gennaio 2018, al World Economic Forum di Davos, è stato lanciato il primo “Circularity Gap Report”, un rapporto che permette di misurare quanto il mondo è “circolare”. L’economia circolare mondiale, nel 2023, si è attestata al 7,2%.

Il “Country overshoot days 2024”

È il calendario in cui ad ogni stato viene associata una data. Le date segnate corrispondono al momento in cui le risorse della Terra, rigenerabili in un anno, finirebbero se tutta l’umanità consumasse come le persone di quel determinato stato.

Al primo posto della classifica negativa troviamo il Qatar l’11 febbraio. Al sesto posto di questa classifica si trova la Danimarca, con il 16 marzo. L’Italia, invece, raggiunge il giorno del “superamento” il 19 maggio, posizionandosi come uno degli ultimi stati a superare la soglia in Europa.

La Danimarca e il suo approccio all’economia circolare

In Danimarca, il consumo di materiali è tre volte superiore rispetto al livello “sostenibile” stimato.

Le strategie fornite dall’economia circolare possono aiutare il Paese a ridurre l’uso di materiali del 39% e la propria impronta di carbonio del 42%, riportandolo entro i limiti di sicurezza del pianeta.

L’economia circolare danese è solo il 4%; ciò significa che, di tutti i materiali consumati, solo il 4% ritorna nell’economia sotto forma di materiali riciclati. Questo dato è notevolmente inferiore, quindi, alla metrica di circolarità per l’economia globale, misurata, come si accennava sopra, al 7,2%.

Questo 4% non indica, però, che il restante 96% dei materiali, in Danimarca, venga sprecato. Quasi la metà sono bloccati nelle scorte – da edifici e infrastrutture a veicoli e macchinari – e non sono disponibili per il riciclaggio per molti anni, mentre un ulteriore 30% è biomassa rinnovabile, a zero emissioni di carbonio.

I danesi consumano 24,5 tonnellate di materiali vergini pro capite all’anno, valore ben al di sopra della media UE di 17,8 tonnellate pro capite e della media globale di 12 tonnellate pro capite. Inoltre, questa cifra è più di tre volte superiore al livello di consumo “sostenibile” stimato, pari a 8 tonnellate pro capite. Il settore edile è responsabile della maggior parte dell’impronta ecologica, rappresentando il 31% dell’impronta materiale del paese e il 17% della sua impronta di carbonio.

 Italia, un esempio di “Circular Economy”

L’Italia è il leader nell’economia circolare in Europa. Infatti, la percentuale di riciclo dei rifiuti italiana è del 72%. Per incentivare l’economia circolare del Bel Paese sono presenti oltre 24 mila aziende che svolgono l’attività di riparazione. Vi è inoltre, in tutta Italia, una particolare attenzione a ridurre gli imballaggi ed utilizzare materiali riciclabili.

Poiché le aziende italiane sono all’avanguardia nel riciclaggio e nel riutilizzo di materiali e rifiuti, potrebbe essere un’interessante opportunità aiutare le aziende danesi a migliorare, vista comunque la forte attenzione dello stesso mercato e del governo alle politiche ambientali.

 

Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca

Ultima modifica: Martedì 4 Marzo 2025