Venerdì 25 Aprile 2025
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L'Amministrazione Nazionale dei Medicinali, Alimenti e Tecnologia Medica (ANMAT) ha implementato nuove normative per l'importazione e l'esportazione di prodotti alimentari in Argentina, in conformità al decreto N°35/25, che aggiorna il Codice Alimentare Argentino.
Le nuove disposizioni, gestite attraverso l'Istituto Nazionale degli Alimenti (INAL), stabiliscono requisiti differenti in base all'origine dei prodotti. Gli alimenti provenienti da Paesi con elevati standard sanitari, come, per esempio, l'Unione Europea, gli Stati Uniti, il Canada, il Giappone e l'Australia, potranno entrare nel mercato argentino mediante una dichiarazione giurata attraverso la piattaforma TAD. Per i prodotti di altri Paesi, sarà necessario completare registrazioni aggiuntive tramite il Sistema Federale di Gestione degli Alimenti (SIFEGA).
Oltre a regolamentare l'importazione, il nuovo quadro normativo definisce anche le procedure per l'esportazione di alimenti, nel caso in cui il Paese di destinazione richieda certificazioni specifiche. Allo stesso tempo, l'INAL continuerà a effettuare controlli di qualità, con particolare attenzione ai prodotti ad alto rischio, come le formule per l'infanzia e gli integratori alimentari.
Con queste modifiche, l'Argentina punta a ottimizzare i processi di commercio internazionale nel settore alimentare, garantendo standard di sicurezza e facilitando le procedure per le aziende straniere che operano nel Paese.
Il governo argentino ha introdotto importanti modifiche alla normativa sui dazi all'esportazione con l'obiettivo di rilanciare il settore agroalimentare e rafforzare l'afflusso di valuta nel Paese. La Risoluzione Generale 5456/2025, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 3 febbraio dalla Amministrazione Federale delle Entrate Pubbliche (AFIP) e dall’Agenzia di Riscossione e Controllo Doganale (ARCA), stabilisce nuovi criteri per la liquidazione delle valute e riduce temporaneamente le aliquote applicabili a determinati prodotti.
Cosa cambia per gli esportatori?
Il provvedimento disciplina l'applicazione del Decreto N° 38/2025, che prevede:
Tuttavia, per beneficiare di queste agevolazioni, gli esportatori dovranno garantire la liquidazione di almeno il 95% delle valute corrispondenti alle Dichiarazioni Giurate di Vendita all'Estero (DJVE) entro 15 giorni lavorativi dalla registrazione della dichiarazione.
Sarà necessario registrare la DJVE nel Sistema Informatico MALVINA (SIM) e presentare una dichiarazione giurata che attesti l'impegno a rispettare l’obbligo di liquidazione delle valute.
Sanzioni in caso di inadempienza
Se la Dogana rileva il mancato rispetto della liquidazione minima richiesta, notificherà l'esportatore tramite il Sistema Informatico di Comunicazioni e Notifiche Elettroniche Doganali (SICNEA). A partire dalla ricezione dell’avviso, l’azienda avrà 48 ore per regolarizzare la situazione, giustificando la liquidazione o pagando la differenza tributaria dovuta. In caso contrario, la Dogana procederà alla riscossione automatica dei tributi non versati e l'esportatore perderà il diritto alla riduzione tariffaria.
Un cambiamento chiave per il commercio estero
Con questa nuova regolamentazione, il governo argentino punta a incentivare le esportazioni agroalimentari e a garantire l'afflusso di valuta estera, contribuendo alla stabilità economica del Paese. Per gli esportatori, il nuovo quadro normativo rappresenta una sfida ma anche un'opportunità per ottimizzare la propria competitività nei mercati internazionali.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana nella Repubblica Argentina)