Nell’ambito del percorso intrapreso dalla Cina verso la costruzione di un Paese socialista moderno con il 14° Piano Quinquennale (2021-2025), l'innovazione dell’industria sci-tech ha acquisito un ruolo vitale per lo sviluppo del Paese.
La Cina si pone come obiettivo quello di raggiungere l'autosufficienza scientifica e tecnologica: fin dal 2012, il Paese considera l’innovazione sci-tech una priorità all’interno della sua agenda strategica per aumentare la competitività, la crescita e la sostenibilità del Paese.
Secondo il Global Innovation Index pubblicato dal World Intellectual Property Organization il 20 settembre scorso, la Cina si posiziona al 12° posto nella classifica mondiale dei Paesi più innovativi, un aumento di 10 posizioni rispetto al 22° posto che occupava nel 2017.
La Cina è l'unica economia a medio reddito ad essere stata inclusa nella top 30 del Global Innovation Index per diversi anni: con una spesa in R&D di 2,44 trilioni di RMB nel 2020, la Cina vanta la presenza di ben 17 dei migliori cluster scientifici e tecnologici al mondo, tra i quali quello comprendente le città meridionali di Shenzhen, Hong Kong e Guangzhou, che occupa il secondo posto nella classifica, e quello di Pechino che occupa il terzo posto.
Il 3 novembre 2021, durante la cerimonia annuale tenutasi in onore di illustri scienziati, ingegneri e ricercatori a Pechino, il presidente Xi Jinping ha premiato i rappresentanti di oltre 264 progetti sci-tech per i loro eccezionali contributi all'innovazione scientifica e tecnologica. Nella stessa occasione, il premier Li Keqiang ha affermato che il Paese continuerà a incoraggiare la ricerca, ha sottolineato il ruolo guida che le aziende di ogni tipo devono assumere nell'ambito dell’innovazione e l’importanza della protezione dei diritti di proprietà intellettuale. Il premier Li ha inoltre confermato la volontà di apertura del Paese verso la comunità internazionale nel settore della scienza e della tecnologia per incentivare maggiore collaborazione e il raggiungimento di risultati win-win.
Nel corso degli anni, la Cina ha gettato solide basi per la promozione dell'innovazione costruendo infrastrutture e apparati scientifici, tra cui il FAST, acronimo di Five hundred meter Aperture Spherical Telescope, attualmente il più grande e più sensibile radiotelescopio al mondo; l'HL-2M Tokamak, il reattore di fusione nucleare conosciuto come "sole artificiale"; lo Shanghai Synchrotron Radiation Facility; il prototipo di computer quantistico "Jiuzhang", che ha segnato l’avanzamento cinese nel percorso verso il calcolo quantistico su larga scala.
Questi sono soltanto alcuni dei più importanti progetti strategici nazionali sci-tech implementati in più campi, tra cui l'intelligenza artificiale, l'informatica quantistica, i circuiti integrati, la neuroscienza, la scienza e la tecnologia spaziale e l'esplorazione terrestre e marina.
Mentre la Cina entra in una nuova era di sviluppo ad alta qualità, l'innovazione sci-tech continua a fare da forza trainante. In particolare, la regione di Pechino-Tianjin-Hebei, il delta del fiume Yangtze e la Greater Bay Area di Guangdong-Hong Kong-Macao si stanno evolvendo in basi leader per lo sviluppo di alta qualità. Secondo il piano di sviluppo economico e sociale del Paese per i prossimi cinque anni, il Paese aumenterà la spesa media annua in ricerca e sviluppo almeno del 7% e garantirà che il valore aggiunto delle industrie strategiche emergenti rappresenti oltre il 17% del suo PIL.
Fonti: https://bit.ly/3E7rPNM [2]; https://bit.ly/3e2S2m8 [3]; https://bit.ly/3e06T0y [4]
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana in Cina [5])
Collegamenti
[1] https://www.assocamerestero.com/notizie/%3Ffield_notizia_categoria_tid%3D1122
[2] https://bit.ly/3E7rPNM
[3] https://bit.ly/3e2S2m8
[4] https://bit.ly/3e06T0y
[5] https://www.assocamerestero.com/ccie/camera-commercio-italiana-cina
[6] https://www.assocamerestero.com/ricerca-per-argomenti/%3Ftid%3D590