Quasi tutti gli stati del continente europeo, compresa la Danimarca, hanno espresso il loro profondo disaccordo con la guerra che sta scuotendo l’Ucraina da ormai una settimana. In un clima politico ed economico sempre più teso, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato una richiesta ufficiale di adesione dell’Ucraina all’Unione Europea.
La risposta dell'Unione Europea. In risposta, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione non vincolante sulla concessione all’Ucraina dello status di candidato all’UE, accolta con 637 voti. Questa risoluzione fa parte del tentativo dell’UE di fornire un aiuto principalmente politico al governo ucraino: infatti, pochi giorni dopo l’inizio del conflitto, la Commissione europea ha approvato l’attivazione della direttiva sulla protezione temporanea del 2001, che prevede accordi eccezionali per concedere protezione internazionale a richiedenti asilo non comunitari rinnovabili fino a tre anni.
In Danimarca. Il governo danese, in continuità con le posizioni assunte da molti stati e istituzioni europee, sta fornendo aiuti all’Ucraina principalmente in due modi: in primo luogo, inviando armi e protezione. In particolare, il governo ha annunciato che la Danimarca invierà giubbotti protettivi, kit di primo soccorso e aiuti umanitari per 50 milioni di corone danesi (circa 7 milioni di euro). Inoltre, l’aiuto della Danimarca è di natura legislativa. Infatti, il governo danese sta approvando una legge interna speciale che permetterebbe ai richiedenti asilo ucraini di integrarsi direttamente nel tessuto sociale e nel mercato del lavoro danese. In particolare, Mattias Tesfaye, ministro degli affari esteri e dell’integrazione, ha espresso l’intenzione di concedere ai rifugiati ucraini un permesso di soggiorno per un periodo iniziale di due anni.
Le imprese. Anche il tessuto imprenditoriale danese si è mosso in linea con le intenzioni del governo. Un numero crescente di aziende danesi stanno fornendo aiuti e beni di prima necessità all’Ucraina e hanno espresso la volontà di aprire le loro porte ai rifugiati ucraini. La brevità dell’eventuale integrazione delle famiglie ucraine nel mercato del lavoro sarebbe senza dubbio facilitata dalla profonda digitalizzazione della società danese, che per decenni ha fatto dell’intuitività e dello snellimento della burocrazia il suo punto di forza.
La guerra in Ucraina ha visto l’Unione europea unita. La Danimarca, un partner importante dell’UE con un’economia robusta e un tessuto sociale profondamente digitalizzato e reattivo, si conferma una risorsa fondamentale per l'Unione Europea di fronte al conflitto ucraino.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca [2])
Collegamenti
[1] https://www.assocamerestero.com/notizie/%3Ffield_notizia_categoria_tid%3D1122
[2] https://www.assocamerestero.com/ccie/camera-commercio-italiana-danimarca