Le finanze delle imprese ceche continuano a godere di uno stato buono. Lo rilevano le statistiche sui fallimenti aziendali relative al primo semestre dell’anno diffuse da Crif – Czech Credit Bureau, socio Camic.
Nei primi sei mesi dell’anno è stato dichiarato dai tribunali il fallimento di 354 imprese, quasi il 10 percento in meno rispetto a un anno fa. Sono tuttavia aumentate le proposte fallimentari a 538 richieste. Un andamento positivo è stato registrato anche per gli imprenditori individuali. I fallimenti in questo ambito sono diminuiti di circa il 15 percento a 2900 e le proposte fallimentari di circa il 10 percento a 2945, registrando il valore più basso in nove anni.
“Quest’anno continua a esserci un volume molto basso di crediti a rischio di mancato rimborso e la loro quota sul totale dei crediti continua a calare”, ha sottolineato l’analista capo di Crif – Czech Credit Bureau Věra Kameníčková. È tuttavia prevedibile che l’aumento dei costi e altri effetti negativi avranno una ripercussione sui bilanci aziendali durante la seconda metà dell’anno. “E’ quindi prevedibile che, a causa delle difficili condizioni per fare impresa, il numero dei fallimenti aziendali supererà quest’anno il dato del 2021” ha indicato Kameníčková.
Fonte: https://bit.ly/3cK1AFf [2]
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca [3])
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