I produttori alimentari britannici hanno riportato il primo calo dei costi di produzione dal 2016, in parte dovuto alla diminuzione dei prezzi delle materie prime e dell'energia, e alle spedizioni più economiche – come mostrato da un rapporto della Lloyds Bank.
I prezzi delle materie prime, misurati dall'indice dei prezzi alimentari delle Nazioni Unite, sono inferiori del 21% rispetto a un anno fa. "Ci vorrà ancora del tempo prima di vedere i vantaggi in termini di prezzi", ha affermato Annabel Finlay, amministratore delegato di Lloyds Bank. "Questo è, in parte, dovuto alla natura a lungo termine dei contratti tra produttori e rivenditori, nonché ai segmenti più ampi della catena di produzione".
L'inflazione dei prezzi alimentari, misurata dall'Office for National Statistics britannico, ha toccato il livello più alto dal 1977 ad aprile 2023 - pari al 19,1% - ed è diminuita solo in parte a maggio. La scorsa settimana Tesco, la più grande catena di supermercati in UK, ha dovuto tagliare il prezzo di alcuni prodotti alimentari a seguito del picco dell’inflazione.
Il governatore della Bank of England Andrew Bailey ha dichiarato che i prezzi dei prodotti alimentari sono stati i più lenti a scendere rispetto a quanto inizialmente previsto, contribuendo ad un'inflazione complessiva superiore alle attese - si è attestata a quasi il 9% ad aprile 2023.
Il rapporto della Lloyds Bank si basa su un'analisi dei dati dell'indice S&P Purchasing Managers' Index che copre circa 1.300 società.
(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom [2])
Collegamenti
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