Il 9 dicembre del 2022 il Consiglio Federale aveva deciso di non introdurre né adottare le sanzioni con cui l’Unione Europea colpiva la Cina. Una decisione che è stata resa pubblica solo ad ottobre. Le ragioni del secco no alle misure contro la Cina sono da rintracciarsi nei numerosi interessi che legano il mondo intero alla Cina e sui criteri legati alla politica estera elvetica. Lo ha dichiarato il Dipartimento Federale dell’Economia, della formazione e della ricerca (DEFR) a Keystone-ATS specificando che, alla base della decisione di tenere in embargo la divulgazione della notizia era fondata sulla necessità di chiarire prima i numerosi aspetti legali legati ad una eventuale successiva adozione di altre sanzioni tematiche. Questioni che non risultano ancora chiare in modo definitivo.
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(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera [3])
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