Secondo i dati diffusi a fine settembre scorso da TURKSTAT, in collaborazione con il Ministero del Commercio, nel mese di agosto le esportazioni e le importazioni turche sono ammontate rispettivamente a USD 21,6 mld (19,7 se si scorporano energia e oro) e USD 30,3 mld (21,6 se si scorporano energia e oro). In rapporto allo stesso mese del 2022, si è registrato un aumento, per le prime, dell’1,6% (0,7% se si scorporano energia e oro) e, per le seconde, del 6,9% (0,9% se si scorporano energia e oro). Il disavanzo commerciale, pari a USD 8,7 mld nell’agosto 2023, è sceso del 23,1% rispetto al medesimo periodo del 2022.
Nei primi otto mesi del 2023, invece, le esportazioni sono equivalse a USD 164,8 mld (-0,4% rispetto al periodo intercorso tra gennaio e agosto del 2022), a fronte di importazioni per USD 248 mld (-3,4%). Tra gennaio e agosto di quest’anno, è stato riportato un deficit complessivo di USD 82,3 mld, in aumento dell’11,9% se comparato ai primi otto mesi del 2022.
A livello geografico, lo scorso agosto, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati Germania (USD 1,8 mld), Stati Uniti (USD 1,3 mld), Iraq (USD 1,09 mld), Regno Unito (USD 1,06 mld) e Italia (0,8 mld). Nei primi otto mesi del 2023, invece, essi sono stati Germania (USD 14,2 mld), USA (USD 9.8 mld), Italia (USD 8,9 mld), Regno Unito (USD 8,2 mld) e Iraq (USD 7,7 mld).
Relativamente alle importazioni, nell’agosto 2023, i primi Paesi di provenienza sono stati Cina (USD 3,8 mld), Russia (USD 3,4 mld), Germania (USD 2,5 mld), EAU (USD 2 mld) e Svizzera (USD 1,5 mld). Nel periodo intercorso tra gennaio e agosto di quest’anno, invece, essi sono stati Russia (USD 31,7 mld), Cina (USD 30,7 mld), Germania (USD 18,8 mld), Svizzera (USD 15,7 mld) e USA (USD 10,6 mld).
Nei primi otto mesi del 2023, invece, le esportazioni sono equivalse a USD 164,8 mld (-0,4% rispetto al periodo intercorso tra gennaio e agosto del 2022), a fronte di importazioni per USD 248 mld (-3,4%). Tra gennaio e agosto di quest’anno, è stato riportato un deficit complessivo di USD 82,3 mld, in aumento dell’11,9% se comparato ai primi otto mesi del 2022.
A livello geografico, lo scorso agosto, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati Germania (USD 1,8 mld), Stati Uniti (USD 1,3 mld), Iraq (USD 1,09 mld), Regno Unito (USD 1,06 mld) e Italia (0,8 mld). Nei primi otto mesi del 2023, invece, essi sono stati Germania (USD 14,2 mld), USA (USD 9.8 mld), Italia (USD 8,9 mld), Regno Unito (USD 8,2 mld) e Iraq (USD 7,7 mld).
Relativamente alle importazioni, nell’agosto 2023, i primi Paesi di provenienza sono stati Cina (USD 3,8 mld), Russia (USD 3,4 mld), Germania (USD 2,5 mld), EAU (USD 2 mld) e Svizzera (USD 1,5 mld). Nel periodo intercorso tra gennaio e agosto di quest’anno, invece, essi sono stati Russia (USD 31,7 mld), Cina (USD 30,7 mld), Germania (USD 18,8 mld), Svizzera (USD 15,7 mld) e USA (USD 10,6 mld).
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia [2])
Collegamenti
[1] https://www.assocamerestero.com/notizie/%3Ffield_notizia_categoria_tid%3D1122
[2] https://www.assocamerestero.it/ccie/camera-commercio-industria-italiana-turchia
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