Ancora una volta gli stipendi dei frontalieri salgono agli onori della cronaca. L’Italia, infatti, non intende cedere il passo e procede con l’intenzione di tassarli chiedendo un contributo netto che oscilla tra il 3% e il 6% del loro reddito netto mentre la Svizzera riconosce loro un aumento sui salari effettivi del 2,5%.
La confederazione aveva fatto questa promessa e l’ha mantenuta, tenendo fede agli accordi salariali conclusi nel corso dell'anno con i settori produttivi, e che prevedevano un aumento di stipendio certificato dall'Ufficio Federale di Statistica che ha quantificato in 2.5 punti percentuali l’incremento degli stipendi effettivi e dell'1,9% quello del salario minimo. L'aumento medio dei salari convenzionali per il 2023 (+2,5%) è stato principalmente distribuito a titolo collettivo (+2,1%) e per lo 0,4% a titolo individuale, ne consegue che ben l’86% della massa salariale devoluta agli aumenti è stata equamente distribuita agli aventi diritto.
Fonte: http://tinyurl.com/yaap57a5 [2]
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera [3])
Collegamenti
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[2] http://tinyurl.com/yaap57a5
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