I dati pubblicati lo scorso 30 novembre da Turkstat certificano che l'economia turca nel terzo trimestre del 2023 è cresciuta su base annuale del 5,9% rispetto all’analogo periodo del 2022.
"Come previsto nel nostro programma, ci stiamo muovendo verso una composizione bilanciata della crescita", ha affermato il Ministro del Tesoro e delle Finanze Mehmet Şimşek commentando i dati.
Il Ministro ha evidenziato gli effetti positivi su tale crescita delle politiche attuate dal suo Dicastero, facendo riferimento ad alcuni indicatori, come la diminuzione del premio del rischio-Paese e una minore volatilità della Lira turca.
Un quadro macroeconomico positivo premiato dall’agenzia di rating “S&P”, che lo scorso 30 novembre ha migliorato il suo giudizio del credito sovrano della Turchia da “stabile” a “positivo” confermando però l’outlook a "B", ossia cinque livelli sotto “l’investment grade”.
L’agenzia ha spiegato che la revisione politica del rating del credito è in linea con i recenti aggiustamenti della politica monetaria in senso restrittivo della Turchia, con l’avanzo delle partite correnti nel mese di settembre e con la ricostituzione dello stock di riserve nette in valuta estera della Banca Centrale a novembre.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Izmir [2])
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