Il 23 ottobre scorso il ministro della Difesa, Guido Crosetto, si è recato a Istanbul incontrare il suo omologo turco, Yaşar Güler.
Nel corso della visita sono state affrontate diverse tematiche bilaterali e regionali: le tensioni in Medio Oriente, in particolare in Libano, con l'intento di individuare ogni possibile iniziativa per promuovere una de-escalation ed un immediato cessate il fuoco.
Si tratta della seconda visita in Turchia quest’anno, dopo quella dello scorso marzo quando il Ministro Crosetto ha incontrato il Ministro Güler ad Ankara.
Il 4 novembre scorso l’Ambasciatore Giorgio Marrapodi ha presieduto presso l’Ambasciata d’Italia ad Ankara la riunione di coordinamento del Sistema Paese in Turchia. All’incontro hanno preso parte tutti gli attori parte del “Sistema Italia” operante nel Paese, inclusi i funzionari responsabili del Consolato Generale d’Italia a Istanbul, del Consolato d’Italia a Izmir, i rappresentanti del Ministero dell’Interno e della Banca d’Italia, dell’Istituto di Cultura e dell’Ufficio del Commercio Estero di Istanbul e delle Camere di Commercio e Industrie Italiane a Istanbul e Izmir.
Durante la riunione sono stati ricordati gli importanti risultati raggiunti quest’anno sul piano bilaterale che consolidano ulteriormente il dinamico ed eccellente partenariato tra Italia e Turchia. Segnalato in particolare il successo di MeeTurkItaly, l’originale formato ideato dall’Ambasciata che valorizza storie ed esperienze italiane e turche, attraverso il confronto diretto con i protagonisti di tutti i settori, ispirando il pubblico e stimolando la partecipazione e la collaborazione tra idee ed esperienze.
La riunione di Sistema ha posto le basi per un’ambiziosa programmazione delle attività per il 2025, che intende ulteriormente rafforzare le sinergie tra tutti gli attori e consolidare l’azione su settori di interesse strategico.
Il Sistema Italia in Turchia, ha concluso l’Ambasciatore Marrapodi, continuerà a svolgere la propria azione, sinergica e coordinata, per il raggiungimento di nuovi ambiziosi traguardi nel contesto del continuo rafforzamento delle relazioni bilaterali tra i due Paesi.
Secondo i dati diffusi l’11 ottobre scorso dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il valore netto degli IDE in Turchia nel periodo gennaio-agosto 2024 è stato pari a USD 6,4 mld in diminuzione del 2% rispetto all’analogo periodo del 2023. Tali afflussi hanno rappresentato il 66% del deficit di parte corrente.
Il dato degli IDE in Turchia nell’intervallo in esame comprende USD 3,7 mld in capitale azionario, USD 2 mld da vendite immobiliari a residenti stranieri, USD 1,1 mln tramite strumenti di debito. Contestualmente, vi è stato un disinvestimento di USD 500 mln.
Nel mese di agosto 2024, con una quota pari al 22% del totale degli IDE, la Germania è il primo nella classifica dei dieci principali investitori in Turchia precedendo Svizzera (11%) e Paesi Bassi (10%). L’Unione Europea nei mesi gennaio-agosto 2024 è stato il primo investitore in Turchia.
Secondo i dati diffusi il 31 ottobre scorso da Turkstat, in collaborazione con il Ministero del Commercio, nei primi nove mesi del 2024 le esportazioni e le importazioni turche sono ammontate rispettivamente a USD 192,7 mld e USD 252,6 mld. Rispetto al 2023, per le prime si è registrata una crescita del 3,2% mentre per le seconde si è avuta una contrazione dell’8%.
Nei mesi gennaio-settembre 2024 è stato riportato un deficit complessivo di USD 59,9 mld, in diminuzione del 31,7% se comparato all’analogo intervallo del 2023.
Nei mesi in osservazione, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati: Germania (USD 15,3 mld), USA (USD 11,8 mld), Regno Unito (USD 11,2 mld), Iraq (USD 9,5 mld) e Italia (USD 9,3 mld).
Relativamente alle importazioni, nel periodo gennaio-settembre 2024, i primi Paesi fornitori sono stati Cina (USD 33,2 mld), Federazione Russa (USD 32,5 mld), Germania (USD 19,8 mld), Italia (USD 13,8 mld) e Stati Uniti (USD 12,2 mld).
Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nei primi nove mesi del 2024, l’interscambio tra Italia e Turchia è stato pari a USD 23,2 mld, registrando un incremento del 15,7% rispetto al periodo gennaio-settembre 2023. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono aumentate del 26,8% (USD 13,8 mld), mentre le importazioni sono cresciute del 2,5% e si sono attestate a USD 9,4 mld. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per l’Italia di USD 4,4 mld.
Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il quarto fornitore (dopo Cina, Russia e Germania) e il quinto cliente (dopo Germania, Stati Uniti, Regno Unito e Iraq). Le esportazioni italiane costituiscono il 5,5% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 4,9% delle importazioni complessive italiane.
In ambito UE, l’Italia si colloca in seconda posizione in termini di interscambio, preceduta da Berlino (USD 35,1 mld) e seguita da Parigi (USD 16,7 mld) e Madrid (USD 14,2 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.
Nei primi nove mesi del 2024, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria (+364,8%); in calo, invece, l’export di autoveicoli, trattori e parti di ricambio (-17,4%) e di materie plastiche (-11,3%). In termini assoluti, la principale voce del nostro export si conferma dall’inizio del 2024 quella delle pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria (che sfiora i 4 mld di USD), mentre la voce macchinari e apparecchiature meccaniche risulta essere ancora in calo del 7,2% rispetto ai primi nove mesi del 2023, con un valore di USD 2,3 mld.
La dinamica dell’export turco mostra invece un marcato aumento della voce ferro e acciaio (+96,5%) e frutta commestibile e scorze di agrumi o meloni (+50,5%). In calo gli acquisti italiani di combustibili minerali e oli minerali (-22,8%), dei macchinari ed apparecchiature meccaniche (-14,4%), e degli indumenti ed accessori di abbigliamento a maglia che si sono contratti del 13%. Gli autoveicoli, trattori e parti di ricambio si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di USD 2,2 mld (+10,4%).
Da gennaio a settembre di quest’anno la Turchia ha accolto 49,2 milioni di stranieri secondo i dati presentati lo scorso 31 ottobre dal Ministero della Cultura e del Turismo. Si rileva un incremento dell’8,74% rispetto all’analogo intervallo del 2023. Su base mensile, nel mese di settembre, il numero di presenze dall’estero ha registrato un aumento del 4,64% rispetto all’anno passato.
Nei mesi gennaio-settembre 2024, Istanbul ha accolto il 33,50% dei visitatori stranieri (14.023.143) seguita da Antalya con il 31,71 e oltre 13 milioni di presenze; con un numero inferiore vi sono poi Edirne, Muğla e Izmir.
In termini di provenienza geografica, nell’arco dei primi nove mesi del 2024, i turisti russi si sono collocati al primo posto (5 milioni e mezzo di presenze), seguiti da tedeschi e britannici.
Gli italiani che si sono recati per turismo in Turchia nel periodo gennaio-settembre 2024 invece sono stati circa 543 mila (1,13% del totale) con un aumento delle presenze di circa il 22% rispetto all’analogo intervallo del 2023.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia [2])
Collegamenti
[1] https://www.assocamerestero.com/notizie/%3Ffield_notizia_categoria_tid%3D1122
[2] https://www.assocamerestero.it/ccie/camera-commercio-industria-italiana-turchia