Nei primi dieci giorni di ottobre 2024 il GUS (l’Ufficio Nazionale di Statistica) ha condotto uno studio sulla congiuntura dovuta alla crescente crisi economica in Polonia. Solo nel settore finanziario e dei media è stato osservato un miglioramento della situazione. Mentre nella peggiore situazione ci sono gli imprenditori dei settori industriali, alberghieri e della ristorazione. Nel settore alberghiero e della ristorazione l'indicatore dello sviluppo economico è sceso del 1,5% e su base annua al -9,3% anche nel settore logistico e delle costruzioni si registra un peggioramento dello sviluppo economico. Si dice che la stagionalità abbia contribuito alle diminuzioni in tali settori dell’economia. Tuttavia, molto più preoccupanti sono le segnalazioni del settore industriale che ha un ruolo importante nell’export polacco, nella produzione e nell'occupazione, il cui indicatore dello sviluppo economico è sceso del 1,9% su base mensile. Il maggiore problema secondo gli imprenditori sono i prezzi elevati dei carburanti e dell’energia. Il 96,3% degli imprenditori nel settore alberghiero e della ristorazione ha confermato i problemi con l’aumento dei prezzi dei carburanti e dell’energia. Attualmente, sempre più aziende non azzardano decisioni in materia di nuovi investimenti. Altresì, alla luce della guerra tra Ucraina e Russia, le aziende ammettono che soffrono a causa dell’aumento dei problemi della catena di approvvigionamento. Le previsioni per lo sviluppo economico nel futuro non sono ottimistiche.
(Fonte: Polonia Oggi, Gazzetta Italia)
L'Istituto Economico Polacco, analizzando i dati sulla massa monetaria della Banca Nazionale di Polonia, evidenzia un basso livello di investimenti tra le aziende polacche. Sebbene il valore della massa monetaria M3 alla fine di settembre 2024 sia salito a 2,379 trilioni di zloty, dietro queste cifre si nascondono tendenze economiche negative. Jakub Rybacki, responsabile del team di macroeconomia del PIE, richiama l'attenzione sull'indebolimento dei prestiti, in particolare nelle microimprese, dove il calo ha raggiunto quasi il 20% rispetto allo scorso anno. Preoccupate dall'incertezza della situazione economica, le aziende stanno abbandonando i prestiti e si affidano ai propri fondi, rallentando così il ritmo degli investimenti. I dati del Quick Monitoring della NBP mostrano che solo il 20% delle imprese intende ricorrere ai prestiti bancari, il risultato più basso nella storia dell'indagine. A differenza delle imprese, le famiglie stanno aumentando attivamente i loro risparmi, preferendo i depositi a breve termine e i conti correnti, dove la crescita dei depositi è del 10%. Nonostante ciò, la crescita del credito al consumo rimane moderata, intorno al 3,5%. Ciò indica che, sebbene i consumi siano più dinamici degli investimenti delle imprese, ciò non si traduce pienamente in una maggiore attività di credito al consumo.
(Fonte: Polonia Oggi, Gazzetta Italia)
Il MFW (Fondo Monetario Internazionale) ha pubblicato i dati sull’inflazione prevista dal CPI (Indice dei prezzi dei beni e servizi di consumo) in Polonia alla fine del 2024. Secondo le previsioni raggiungerà il 5,1%. L’ultima versione del rapporto MFW World Economic Outlook indica inoltre che alla fine del 2025 l'inflazione sarà al livello del 3,5%. L'inflazione media annua del CPI dovrebbe raggiungere il 3,9% nel 2024, ma nel 2025 sarà più alta e ammonterà al 4,5%. Secondo le previsioni del MFW nel 2029 l'inflazione media del CPI in Polonia ammonterà al 2,5%. Il MFW prevede che il PIL polacco negli anni 2024-2025 aumenterà rispettivamente del 3,0% e del 3,5% invece nel 2029 la dinamica di crescita scenderà del 2,9%. Il MFW prevede anche una diminuzione del saldo c/a polacco dallo 0,8% del PIL polacco nel 2024 allo 0,0% del PIL polacco nel 2025 e fino al -1,0% del PIL polacco nel 2029. ”L'inflazione di base globale dovrebbe scendere da una media annua del 6,7% nel 2023 al 5,8% nel 2024 e al 4,3% nel 2025. Le economie sviluppate torneranno ai loro obiettivi d’inflazione più rapidamente delle economie emergenti” afferma il Fondo Monetario Internazionale. Il MFW nell'edizione di ottobre delle World Economic Outlook ha riferito che la previsione per la crescita del PIL globale nel 2024 rimane invariata cioè si trova al livello del 3,2%. Nel caso delle previsioni per il prossimo anno, è stata apportata una correzione. Il MFW indica che si dovrebbe aspettare il 3,2%, quindi l'indicazione precedente è stata ridotta. ”La crescita economica globale dovrebbe rimanere stabile ma deludente. Con una crescita del PIL pari al 3,2% nel 2024 e 2025, la previsione rimane praticamente invariata rispetto agli aggiornamenti di luglio e aprile delle proiezioni del World Economic Outlook. Tuttavia, si sono verificati cambiamenti significativi, in quanto l'aumento delle previsioni di crescita del PIL per gli Stati Uniti ha compensato la riduzione delle previsioni per altre economie sviluppate, in particolare le economie dei più grandi paesi europei. L'Agenzia polacca per la stampa riferisce che nel rapporto del MFW, la valutazione dei dati sul PIL globale è stata influenzata principalmente da fattori negativi. Tra questi aspetti negativi ci sono incertezza politica, improvvise volatilità nei mercati finanziari e un'ulteriore interruzione del processo di disinflazione.
(Fonte: Polonia Oggi, Gazzetta Italia)
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