Secondo un recente rapporto della banca Credit Agricole, le previsioni di crescita del PIL sono state riviste al ribasso: dal 2,8% al 2,3% per quest'anno e dal 4,6% al 3,5% per il prossimo anno, nonostante la crescita salariale sia superiore all'inflazione e l'afflusso di fondi da KPO (Piano Nazionale di Ripresa). Una delle cause principali sono le vendite al dettaglio e la produzione edilizia deludenti. Inoltre la crisi del settore industriale tedesco sta influenzando negativamente le esportazioni polacche e il PIL. Oltre ciò, la principale fonte di crescita, la spesa dei consumatori, è stata in parte reindirizzata verso il risparmio. Si osserva che gli investimenti sono in calo e si prevede una contrazione del 2% per quest'anno. La situazione è complicata dalla stagnazione economica in Europa, dalla guerra in Ucraina e dalle incertezze globali, come il rischio di guerre commerciali, che riduce la propensione a intraprendere progetti a lungo termine. Secondo gli economisti, per continuare a crescere rapidamente, la Polonia deve cambiare il suo modello di crescita economica, allontanandosi da quello basato sulla manodopera a basso costo e puntando sull’innovazione. Inoltre, è necessario liberare l’economia da una serie di vincoli burocratici e da tasse elevate. La Polonia, nonostante questi problemi, ha ancora molte opportunità da sfruttare e sta attirando investimenti innovativi, come quelli di Intel. Inoltre, il paese dispone di uno dei maggiori numeri di ingegneri IT al mondo e potrebbe beneficiare della re-militarizzazione dell'Europa.
Dei circa 3 milioni di imprenditori in Polonia, in media un'azienda su tre è fondata e gestita da una donna. In questo senso, la Polonia si colloca ai primi posti nell'Unione Europea. Le donne sono proprietarie del 31% delle microimprese fino a nove dipendenti, del 25,5% delle piccole imprese (da 10 a 50 dipendenti), del 15,7% delle medie imprese (da 51 a 250 dipendenti) e solo del 13,3% delle grandi imprese (oltre 250 dipendenti). Le statistiche mostrano anche che il mercato dei servizi è dominato dalle donne, con ben due terzi delle imprese del settore dei servizi di proprietà di donne polacche. Le donne sono motivate a gestire la propria attività principalmente per essere finanziariamente indipendenti. Per quanto riguarda l'uso della tecnologia nel contesto aziendale, secondo i dati citati dalla LBC Business Women Foundation, solo l'11% delle donne polacche imprenditrici si considera esperta di tecnologia. A sua volta, il 60% delle donne d'affari ritiene che il proprio livello di competenza in questo settore sia insufficiente.
Il Ministero delle Infrastrutture ha recentemente pubblicato un progetto di regolamento con l'obiettivo di ampliare la rete delle strade a pedaggio per i veicoli superiori a 3,5 tonnellate, riguarderà i tratti di superstrade e autostrade inaugurati nel 2017. Attualmente, la rete delle strade a pedaggio per i veicoli superiori a 3,5 tonnellate comprende circa 3660 km. Tuttavia, alla fine del 2023, gli autisti avevano già a disposizione oltre 5115 km di strade a scorrimento veloce. Con l'aggiornamento previsto i chilometri nel sistema e-TOLL aumenteranno di quasi il 40%. Il regolamento mira a portare equilibrio tra trasporto stradale e ferroviario aumentando la competitività del settore ferroviario. Inoltre, i nuovi introiti dei pedaggi andranno al Fondo nazionale per le strade (KFD) da cui vengono finanziati nuovi tratti. Le nuove tariffe colpiranno il settore TSL (Trasporto, Spedizione, Logistica), che rappresenta il 7% del PIL e il 6,5% dell'occupazione e attualmente sta affrontando una crisi. La situazione finanziaria del settore è difficile dopo la pandemia di COVID-19 e sta peggiorando sempre più a causa delle complicazioni derivanti dalla guerra in Ucraina, come gli alti prezzi del carburante, la chiusura di alcune frontiere e le restrizioni al commercio internazionale verso est.
Il governo polacco vuole convincere i polacchi a indirizzarsi verso i veicoli elettrici. A questo scopo verranno stanziati sette miliardi di zloty per i sussidi per l'acquisto di autovetture e camion e per l'acquisto di biciclette. L'elemento più importante del piano del governo è un programma di sostegno all'acquisto di veicoli elettrici per persone fisiche e imprese individuali; il progetto, finanziato dal Programma Operativo Nazionale, ha un budget di circa 1,6 miliardi di zloty e il suo lancio è previsto entro la fine dell'anno. Altre iniziative includono il cofinanziamento dell’acquisto di camion a emissioni zero, lo sviluppo di una rete di stazioni di ricarica accessibile al pubblico e sussidi per l’acquisto di nuove biciclette elettriche e passeggini per biciclette. Inoltre, il governo svilupperà reti elettriche per stazioni di ricarica ad alta potenza.
(Polonia Oggi, Gazzetta Italia)
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia [2])
Collegamenti
[1] https://www.assocamerestero.com/notizie/%3Ffield_notizia_categoria_tid%3D1122
[2] https://www.assocamerestero.it/ccie/camera-commercio-dellindustria-italiana-polonia