Il NESDC suggerisce alla Thailandia di collaborare con i paesi ASEAN per negoziare insieme accordi commerciali con gli Stati Uniti, evitando così alte tariffe. Inoltre, propone che la Thailandia incoraggi le aziende cinesi a creare partnership con imprese thailandesi per evitare sanzioni americane legate all'elusione delle tariffe.
Nel 2024, la Thailandia ha registrato un numero record di 87.596 nuove imprese, con previsioni di crescita per il 2025 tra le 90.000 e le 95.000. Nonostante un calo del 49,2% nel capitale totale registrato, pari a 8,47 miliardi di dollari, il settore delle costruzioni, del real estate e dei ristoranti ha visto il maggior numero di registrazioni. A dicembre, 4.377 nuove aziende sono state registrate, con un incremento del 9,18% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, anche le chiusure aziendali sono aumentate, con 6.065 aziende che hanno cessato l’attività nel solo mese di dicembre, portando il totale annuale delle dissoluzioni a 23.679.
Sul fronte degli investimenti esteri, la Thailandia ha visto un flusso di 6,76 miliardi di dollari, con il Giappone al primo posto. In particolare, 954 aziende straniere hanno ricevuto l’autorizzazione a operare nel paese, creando oltre 5.000 posti di lavoro. Nella zona dell'Eastern Economic Corridor (EEC), gli investimenti sono aumentati drasticamente, con 301 aziende straniere, pari al 32% degli investimenti esteri totali, per un valore di 1,67 miliardi di dollari.
L'industria farmaceutica della Thailandia ha registrato una crescita significativa, diventando un settore chiave nell'economia e nel sistema sanitario del paese. Questo sviluppo è stato favorito da iniziative governative, investimenti privati e un crescente bisogno di servizi sanitari. La posizione strategica della Thailandia nel Sud-est asiatico ha reso il paese un centro per le esportazioni farmaceutiche, mentre la forza lavoro qualificata e gli avanzamenti nella ricerca e sviluppo hanno permesso alla Thailandia di competere nel mercato globale. Tuttavia, la produzione si concentra principalmente su farmaci generici, servendo il mercato interno, con prospettive di crescita del settore, che si prevede aumenti del 6-7% annuo, raggiungendo circa 3,2 trilioni di baht entro il 2027.
L'industria beneficia di un forte quadro normativo che garantisce la sicurezza e l'efficacia dei prodotti farmaceutici, oltre a politiche governative che promuovono la produzione domestica e l'autosufficienza. I principali fattori di crescita includono la domanda crescente di prodotti sanitari, l'invecchiamento della popolazione e gli investimenti in ricerca e sviluppo. Inoltre, la Thailandia sta capitalizzando sulla sua biodiversità per produrre medicinali erboristici e tradizionali, soddisfacendo la crescente domanda globale di trattamenti naturali. Con una previsione di crescita annuale del 4,44% dal 2025 al 2029, il settore farmaceutico thailandese è destinato a un ulteriore sviluppo, diventando un attore competitivo sia a livello regionale che globale.
Il governo thailandese prevede l'arrivo di 39 milioni di turisti stranieri nel 2025, come dichiarato dal ministro delle finanze Pichai Chunhavajira.
Inoltre, l'economia del paese dovrebbe crescere tra il 3% e il 3,5% nel 2025, mentre si stima che la crescita del 2024 sia stata tra il 2,6% e il 2,7%.
La Thailandia prevede di completare la sua prima rete ferroviaria ad alta velocità che collegherà il paese alla Cina attraverso il Laos entro il 2030. Questo progetto, molto ritardato, è visto come fondamentale per rafforzare le relazioni bilaterali e il commercio tra i due paesi. Attualmente, la costruzione della prima fase che collega Bangkok alla provincia di Nakhon Ratchasima è completata al 36%, mentre il progetto per la seconda fase, che estenderà la linea verso la provincia di Nong Khai, è pronto per essere presentato al governo. L'intera rete ferroviaria sarà lunga 609 km e costerà circa 434 miliardi di baht. La rete thailandese sarà connessa alla linea Laos-Cina tramite un ponte sul fiume Mekong.
Una volta completata, la rete ferroviaria Thailandia-Laos permetterà di viaggiare da Bangkok a Pechino, con fermate a Vientiane e Kunming, in Cina. La costruzione della rete ferroviaria è iniziata nel 2017 come parte dell'Iniziativa Belt and Road della Cina, con il governo thailandese che si occupa degli investimenti e della costruzione. La prima fase, con un costo stimato di 179 miliardi di baht, dovrebbe entrare in funzione nel 2027. Questo progetto rappresenta il primo passo verso una rete infrastrutturale che collegherà direttamente la Cina con gran parte del sud-est asiatico, inclusi la Malesia e Singapore.
(Contributo editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce [2])
Collegamenti
[1] https://www.assocamerestero.com/notizie/%3Ffield_notizia_categoria_tid%3D1122
[2] https://www.assocamerestero.it/ccie/thai-italian-chamber-of-commerce