Secondo un primo bilancio del Ministero del Turismo, i ricavi da turisti stranieri hanno favorito un aumento del 12% rispetto al 2023, raggiungendo i 75 miliardi di euro. Gli alloggi stagionali come AirBnb sono i grandi vincitori di quest’anno.
Giochi olimpici, l’anniversario del D-day, la riapertura di Notre-Dame... L’anno è stato ricco di eventi che hanno permesso al turismo francese di registrare una cifra record sui ricavi da parte dei clienti esteri. Il fatturato ha raggiunto i 71 miliardi di euro, un aumento del 12% rispetto al 2023.
Cinque paesi hanno particolarmente influito sull’ aumento delle spese che va dal 5% al 15%: il Belgio, il Regno Unito, la Germania, la Svizzera e gli Stati Uniti. Dotati di un potere d’acquisto in crescita grazie ad un dollaro importante, gli americani si sono dimostrati particolarmente presenti, caratterizzando una crescita del 5% sui pernottamenti secondo i dati del Ministero forniti da Atout France e ADN Tourisme.
Nel complesso, i pernottamenti riservati da turisti stranieri hanno riscontrato una netta crescita (7,3%). I campeggi hanno registrato un aumento (+2,8%), così come le residenze turistiche (+4%). Gli alberghi, invece, hanno registrato un leggerissimo calo dello 0,5%.
Tra gli alloggi di mercato, gli affitti stagionali (più spesso proposti su Airbnb e altre piattaforme) sono i preferiti. Il numero di pernottamenti mostrano infatti un aumento del 16,4% rispetto al 2023.
Lo stesso vale per i clienti francesi, il cui numero di pernottamenti è relativamente stabile (+2,8%) ma che sembra abbiano aver optato per le case vacanza (+12,5%).
Sebbene il 2023 fosse già considerato un anno positivo, la Francia continua la sua progressione e rimane ad oggi una delle destinazioni più attraenti al mondo.
Il ministero del Turismo, indica che la Francia abbia accolto 100 milioni di turisti internazionali nell’ anno 2024, ovvero 2 milioni in più rispetto all’anno precedente.
Dopo Parigi-Lione, il concorrente italiano della SNCF reintrodurrà in aprile la linea Parigi-Milano e Parigi-Marsiglia a metà giugno, con dei treni supplementari.
Trenitalia riparte all’offensiva in Francia contro la SNCF e dopo mesi di mutismo si ripresenta con due annunci concreti: l’apertura di una linea Parigi-Marsiglia con Frecciarossa il prossimo 15 giugno con quattro andate-ritorno giornalieri e la ripresa della tratta Parigi-Torino-Milano (due frequenze giornaliere) a partire dal 1 aprile, interrotta 18 mesi prima a causa di una grave frana in Savoia nell’agosto 2023.
Questo rilancio era atteso da tempo dall’operatore transalpino, presente nel mercato francese da dicembre 2021, che deve ancora realizzare i suoi primi profitti in Francia.
Ha dovuto accontentarsi della rotta Parigi-Lione, a cinque frequenze al giorno. L’amministratore delegato di Trenitalia Francia, Marco Caposciutti, afferma la loro ambizione di far crescere il mercato ferroviario in Francia attraverso la loro esperienza da oltre dieci anni sul settore.
Questa doppia iniziativa è sostenuta dall’arrivo di quattro treni ad alta velocità Hitachi supplementari, aumentando la flotta locale da 5 a 9 convogli da 457 posti, e 50 nuove assunzioni nel territorio francese. Ciò comporterà una revisione del programma di Trenitalia da qui al prossimo giugno su tutte e tre le rotte dove affronterà la SNCF.
Entro questa data, Frecciarossa opererà tre collegamenti diretti giornalieri tra Parigi-Lione, due collegamenti tra Parigi-Milano e quattro nuove frequenze Parigi-Marsiglia.
Il viaggio verso la capitale della Provenza durerà 3 ore e 20 minuti, con una prima partenza molto anticipata, il viaggio di ritorno sarà possibile in giornata come in aereo.
Per quanto riguarda i risultati finanziari passati e previsti, Marco Caposciutti si mostra cauto, sperando di ottenere dei profitti negli anni a venire, nonostante i pedaggi a prezzo pieno da pagare a SNCF Réseau sulla tratta Parigi-Lione. Tuttavia, in quanto nuovo concorrente beneficerà di uno sconto del 10% verso Marsiglia.
Malgrado, un notevole gradimento del servizio da parte della clientela ed una progressione del traffico del 39% nel 2024, il tasso di copertura è soltanto del 60% su Parigi-Lione, un livello che potrebbe ancora migliorare. Sulla tratta Parigi-Torino-Milano, invece, i treni risultavano più affollati grazie alla forte presenza della compagnia nel suo paese d’origine, ma a causa della grave frana nelle Alpi Francesi ha riscontrato una perdita di 850.000 passeggeri, secondo i calcoli.
Per la sua ripartenza in Francia, Trenitalia prevede l’affiancamento di una coppia di treni in base alle prenotazioni, in determinati giorni, su determinate tratte aumentandone così la capacità a 914 posti su una singola partenza. Al contrario, la SNCF ha promesso di reagire di fronte a questa offensiva continuando, innanzitutto con l’utilizzo della sua piattaforma SNCF Connect, come nel 2021. Fabrice Toledano, direttore marketing della società italiana afferma la loro intenzione di affidarsi a società come Trainline o Kombo per la vendita dei loro biglietti.
In secondo luogo, il trasportatore pubblico francese, che attualmente opera 14 andate-ritorno al giorno sulla tratta Parigi-Marsiglia più una ventina su Parigi-Lione, non ha intenzione di ridurne la capacità. Tra qualche mese, lancerà una campagna di vendita “Inoui First” per Marsiglia, per migliorare il servizio e renderlo più personalizzato ed efficiente, soprattutto in caso di ritardi o problemi tecnici, secondo la direzione del TGV. Inoltre, la filiale SNCF Voyageurs ha negoziato un “accordo quadro” con la cugina SNCF Réseau sulla tratta Parigi-Lione, volto a garantire la distribuzione di tracce orarie nel periodo 2026-2030. Si tratta della prima volta per la compagnia, che ha trascurato questa soluzione legale quando aveva il monopolio. Infine, sulla tratta Parigi-Milano, la società ha annunciato l'intenzione di riprendere i propri servizi (tre frequenze giornaliere) una volta riparati i binari della Maurienne, in concorrenza con Trenitalia.
Il GICAN (Gruppo delle Industrie di Costruzione e Attività Navale) ha officializzato la nuova edizione della sua guida marittima regionale. Il sindacato, composto di oltre 300 industrie, dipinge l’industria cantieristica francese come dinamica e strategica. Si pensi a una ciffra d’affari che si aggira intorno ai 15 miliardi (+12%); in più, da tenere in considerazione sono i numerosi posti lavorativi, ben 56 000 (+5.5%). L’attività economica si concentra principalmente nei Paesi della Loira, Provenza-Alpi-Costa Azzurra e della Bretagna.
È fattuale che l’industria navale funziona bene. Nel 2023, la filiera era composta da più di 760 aziende e generò 15 miliardi di euro. Inoltre, secondo il sindacato, questo dato sarebbe in progressione. In aggiunta, é stato dichiarato che più della metà del fatturato del settore è generato dalle esportazioni (57%) e il numero sale a 90% nel caso del trasporto civile.
Il Gruppo Louis sta avviando un nuovo impianto di verniciatura nella Maine e Loira, costato 14 milioni di euro. Il Gruppo oltre ad essere presente nel settore dell’agricoltura, lavora anche nei mercati della metallurgica e dell’energia. Con questo nuovo stabilimento, i materiali potranno avere una lunghezza di 17 metri e i prodotti come telai, pannelli solari e ringhiere, potranno pesare fino a 7 tonnellate. Potenzialmente questo garantirà un’espansione di mercato al di fuori della Francia e nuovi posti di lavoro.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia [2])
Collegamenti
[1] https://www.assocamerestero.com/notizie/%3Ffield_notizia_categoria_tid%3D1122
[2] https://www.assocamerestero.it/ccie/camera-commercio-italiana-francia-marsiglia