Martedì 19 Agosto 2025
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La Camera di Commercio Italo Venezuelana (CAVENIT) ha organizzato quattro esclusivi eventi, in collaborazione con i ristoranti Trattoria Francesca, La Mela, Furore e Vero Trattoria, per festeggiare la consegna del prestigioso Marchio Ospitalità Italiana.
Il Marchio Ospitalità Italiana premia la qualità dell'offerta di ristorazione e l'utilizzo di veri prodotti italiani, garantendo l'autenticità e il rispetto della tradizione culinaria.
Gli eventi hanno offerto agli ospiti presenti l'opportunità unica di verificare ed assaggiare le eccellenze che hanno reso i quattro ristoranti meritevoli di tale ambito riconoscimento che oltre a certificare la qualità dell’offerta gastronomica, rappresenta la cultura e le tradizioni legate strettamente al territorio italiano.
Alvaro Peressutti, Presidente di CAVENIT, nel salutare gli ospiti presenti alle manifestazioni , ha evidenziato che per un periodo di quasi un anno la Camera di Commercio, unitamente con l’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche ISNART ed Assocamerestero , si è dedicata meticolosamente alla selezione delle candidature ed alla scrupolosa verifica dei requisiti necessari per assegnare il Marchio Ospitalità Italiana.
Peressutti sottolinea che per CAVENIT, il Marchio Ospitalità Italiana può certamente essere considerato un eccellente strumento per promuovere il Made in Italy nelle strutture ricettive e ristorative che rispettano gli elevati standard di qualità richiesti.
“L'obiettivo è chiaro: garantire che i consumatori venezuelani possano godere delle eccellenze gastronomiche della vera qualità italiana. CAVENIT si augura che in futuro un numero crescente di ristoranti possa essere idoneo a ricevere questa significativa distinzione, ampliando la rete di riferimento dell’ospitalità e della eccellenza italiana in Venezuela e nel mondo”.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Venezuelana, CAVENIT)
Il Coordinatore della campagna di promozione EXPO Roma 2030, Ambasciatore Sebastiano Cardi, si è recato lo scorso mese ad Istanbul dove nella prestigiosa cornice di Palazzo di Venezia ha presentato alla società civile e alla comunità imprenditoriale della capitale economica della Turchia la candidatura italiana all’Expo 2030. All'evento hanno partecipato anche l'Inviato Speciale del Comitato promotore per l'area, Fabio Nicolucci, e l'Avv. Pierfrancesco Torrisi, sempre del Comitato promotore, a cui è stata affidata l'esposizione tecnica della candidatura.
Durante l’evento, aperto dall’Ambasciatore d’Italia in Turchia Giorgio Marrapodi, sono stati messi in evidenza i punti di forza della candidatura di Roma soprattutto nella prospettiva dei potenziali interessi della Turchia. In particolare, l'Ambasciatore Cardi ha segnalato come l'Expo a Roma rappresenti per la Turchia - un Paese che condivide con l'Italia la comune tradizione storico-culturale mediterranea - un'occasione perfetta per presentare al mondo la sua forte capacità innovativa e contribuire a una visione comune del futuro di città, territori e delle persone che vi convivono.
Nel corso della presentazione, non sono mancati i richiami alle comuni radici mediterranee di Italia e Turchia e all'estensione e alla profondità dei nostri legami economici e culturali, ponendo in evidenza, in una prospettiva più ampia e valorizzando il principio di alternanza geografica, il sostegno ricevuto dall'UE alla candidatura italiana, in qualità di unico Paese membro dell'UE a concorrere. La presentazione ha avuto un particolare focus sui potenziali vantaggi che potrebbero derivare alla Turchia da un EXPO a Roma rispetto alle candidature concorrenti, ponendo in particolare l'accento sulle ricadute positive per i rapporti economici e culturali bilaterali nonché per l'immagine della Turchia, anche in chiave di maggiore facilità di accesso al mercato europeo, ricordando al riguardo il successo ottenuto dal padiglione allestito dalla Turchia per l'EXPO di Milano nel 2015.
Expo Roma 2030 vale per l’Italia 50,6 miliardi di euro, 11 mila nuove imprese e 300 mila posti di lavoro: per superare le candidature avversarie si punta alla storia millenaria della Capitale e alle sue bellezze artistiche, agli investimenti infrastrutturali del dopo-expo (l’area dedicata all’expo si trasformerà in un “polmone verde” della città con una importante riqualificazione delle zone limitrofe dell’area expo), all’alto numero di turisti che Roma è in grado di attirare rispetto alle concorrenti e al ruolo di coprotagonista che Odessa - anch’essa candidata all’Esposizione Universale - potrebbe svolgere in caso di vittoria di Roma. Dopo la recente visita degli Ispettori del BIE a Roma, si attende il voto finale del Bureau International des Expositions previsto il 23 novembre prossimo cui parteciperanno 171 Paesi.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)