Lunedì 28 Aprile 2025
Vai al Contenuto Raggiungi il piè di pagina
AstraZeneca supera Pfizer mentre si profila una settimana cruciale per il settore farmaceutico britannico
Quasi un decennio dopo che la multinazionale AstraZeneca ha respinto il pericolo di un’acquisizione da parte della rivale statunitense Pfizer, l'azienda farmaceutica britannica ha superato la rivale in termini di valore di mercato, segnando un momento significativo nella crescita aziendale. Nella settimana in cui AstraZeneca e GSK, la seconda più grande azienda farmaceutica britannica, pubblicheranno i loro risultati trimestrali e il principale ente del settore, l'Associazione dell'Industria Farmaceutica Britannica, terrà la sua conferenza annuale, tutti gli occhi saranno puntati sugli aggiornamenti che arriveranno dal settore farmaceutico.
L'amministratore delegato di GSK, Emma Walmsley, ha recentemente affermato che il settore delle scienze della vita è a un "punto di svolta", sottolineando che il Regno Unito ha accelerato le approvazioni di nuovi farmaci, distribuendoli più rapidamente. Anche il suo omologo di AstraZeneca, Pascal Soriot, ha affermato che le aliquote fiscali meno favorevoli in UK avevano spinto l'azienda a costruire un nuovo stabilimento in Irlanda ma le cose stanno cambiando - l’azienda ha ricostruito il proprio portfolio prodotti negli ultimi anni. AstraZeneca è ora la più grande società quotata alla Borsa di Londra.
Il prezzo delle azioni di GSK è diminuito del 16% nell'ultimo anno, portando il suo valore di mercato a 60 miliardi di sterline - in parte a causa delle preoccupazioni per i ricorsi nelle cause legali statunitensi.
Russ Mould, direttore degli investimenti presso l'agente di borsa AJ Bell, ha affermato che il valore di mercato di AstraZeneca è stato un "grande successo della strategia di Pascal Soriot", spiegando: "La società ha costantemente superato le stime nel 2022 e ha alzato l’asticella per il 2023.” È probabile che i ricavi del suo vaccino Covid-19 e del trattamento anticorpale diminuiscano drasticamente quest'anno, portando i ricavi totali del 2023 a crescere ad un tasso percentuale minore.
AstraZeneca sta comunque lavorando a una nuova versione del suo farmaco anticorpale Covid per proteggere le persone con un sistema immunitario debole da tutte le varianti virali conosciute e spera di renderlo disponibile entro la fine dell'anno. Il gruppo intende avviare 30 studi clinici in fase avanzata quest’anno e prevede di lanciare 15 nuovi farmaci entro la fine del decennio, inclusi alcuni blockbuster con oltre 1 miliardo di dollari di vendite annuali.
GSK dovrebbe registrare un fatturato di 6,5 miliardi di sterline nel primo trimestre 2023 e un utile al lordo di 1,7 miliardi di sterline. Ciò si confronta con un fatturato di 9,8 miliardi di sterline dell'anno precedente ed un profitto di 2,6 miliardi di sterline. “GSK è dietro AstraZeneca ma potrebbe recuperare rapidamente terreno dopo lo spin-off di Haleon, un gradito riassetto del suo bilancio e con nuovi investimenti nella sua pipeline di sviluppo di farmaci, attraverso la propria ricerca e sviluppo” ha detto Mold. La scorsa settimana, GSK ha acquistato la canadese Bellus Health per 2 miliardi di dollari.
Fonte: https://bit.ly/41GoGkQ
(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)
Dopo circa tre anni, in Repubblica Ceca finisce l’isolamento obbligatorio per le persone a cui è stato diagnosticato il contagio da covid-19. Lo ha annunciato il Ministero della Salute.
Da giovedì 20 aprile non è più obbligatorio l’isolamento di sette giorni per tutti i contagiati da covid-19. Tuttavia, in alcuni casi particolari il medico curante o la stazione dell’igiene pubblica potrà comunque ordinare l’isolamento. “L’isolamento verrà richiesto soprattutto nei casi in cui la misura del rischio supererà il livello dell’accettabile, ad esempio a chi lavora in contatto con le persone che soffrono di immunità debole o con i pazienti con malattie croniche” ha indicato il ministero.
Già in precedenza il governo aveva cancellato la quarantena per i contatti con i contagiati. Con l’isolamento finisce una delle ultime misure rimaste in vigore per contenere la diffusione del coronavirus. Il Ministero della Salute esorta tuttavia a non abbassare la guardia. Attualmente muoiono nel Paese alcune decine di contagiati alla settimana.
Fonte: https://bit.ly/3N98wMq
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)
Secondo una nuova analisi di alcuni accademici, il Regno Unito si posiziona a buoni livelli nel campo tecnologico e scientifico, ma non tra i primi a livello mondiale.
La scienza britannica sta subendo un importante cambiamento spinto da numerosi fattori, tra cui Brexit e calo della produttività: il mese scorso è stato inaugurato il Dipartimento per la Scienza, l'Innovazione e la Tecnologia. Nell’occasione, Sir Paul Nurse, premio Nobel e direttore del Francis Crick Institute di Londra, ha pubblicato il proprio report riguardo ricerca e innovazione in Regno Unito. La premessa che la scienza britannica è a buoni livelli ma non eccezionali viene rafforzata anche dalla ripresa dei legami post-Brexit con Horizon, il programma di ricerca dell'UE.
Alcuni dati molto importanti ci vengono forniti analizzando alcune aree fondamenti della ricerca, come intelligenza artificiale e biologia sintetica. La percentuale delle citazioni del Regno Unito negli ultimi 100 articoli pubblicati riguardanti l'intelligenza artificiale è di 7,8 in generale, ma, escludendo il laboratorio DeepMind, questa scende all'1,9.
La biologia sintetica in UK è analogamente monopolizzata dal MRC Laboratory for Molecular Biology dell'università di Cambridge. Tre istituzioni statunitensi, incluso il MIT, superano individualmente l'intera produzione "synbio" del Regno Unito. Le tecnologie quantistiche, un altro punto di forza del governo, dovrebbero ricevere 2,5 miliardi di sterline nel prossimo bilancio.
Il paese si è aggiudicato per l'ultima volta il titolo di "superpotenza quantistica" tra il 2003 e il 2007, quando arrivò secondo per numero di citazioni su documenti ufficiali - ora si attesta al quinto posto. Il Regno Unito segue paesi come Stati Uniti e Cina, e preceduto da nazioni più piccole come Singapore, Svizzera e Danimarca.
Mentre il Regno Unito nel suo insieme spende circa il 2,5% del PIL medio OCSE del 2019 in ricerca e sviluppo, il contributo diretto del governo alla R&S interna è inferiore allo 0,5%, collocando il paese al 27° posto tra i 36 paesi OCSE e dietro a Sud Corea, Germania e Stati Uniti. Tra i punti da sviluppare sono inclusi: maggiore spesa nel settore scientifico; contesto politico meno volatile e attraente per gli investitori; burocrazia più semplificata; e una forte collaborazione con le istituzioni internazionali.
Fonte: https://on.ft.com/3Jm1G2E
(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)
Una serie di laboratori modulari con una terrazza sul tetto sono sorti a Canada Water, nel sud-est di Londra, e dovrebbero essere ufficialmente aperti a fine maggio. A seguito della crescente domanda di spazi destinati alla ricerca, la società britannica British Land ha deciso di creare un grande polo scientifico, parte di un nascente cluster locato a sud del Tamigi.
Il promotore immobiliare FTSE 100 e il fondo pensione australiano AustralianSuper hanno incaricato Stanton Williams Architects, di progettare un edificio destinato allo studio delle “scienze della vita” di 300.000 piedi quadrati, dalle dimensioni di cinque campi da calcio. Ospiterà laboratori in grado di gestire vari tipi di sostanze chimiche e altre strutture destinate alla ricerca e allo sviluppo scientifico.
Lo studio Stanton Williams ha recentemente completato un centro di ricerca per il Great Ormond Street Hospital di Londra e ha vinto lo Stirling Prize per il suo Sainsbury Laboratory a Cambridge, un istituto di ricerca finanziato in modo indipendente all'interno della School of Biological Sciences.
Chiamati Paper Yard, i laboratori a Canada Water hanno impiegato solo nove mesi per essere costruiti e saranno pronti entro la fine di maggio. British Land potrebbe facilmente aggiungere nuovi laboratori modulari in futuro, potenzialmente raddoppiando o triplicando lo spazio, a seconda delle richieste.
Secondo i dati di Cushman & Wakefield, lo sviluppo scientifico nel triangolo d'oro degli hub scientifici (Oxford – Cambridge – Londra) è rimasto piuttosto limitato nel 2022, e mentre la costruzione di due nuovi hub dovrebbe iniziare il prossimo anno, ma non saranno inaugurati prima di giugno 2025.
Il programma per le scienze della vita fa parte di un massiccio progetto di rigenerazione da 5,6 miliardi di sterline di British Land a Rotherhithe, situato a sud del Tamigi. Il programma trarrebbe vantaggio dalla sua vicinanza a tre importanti ospedali di insegnamento e ricerca: il Guy's Hospital di London Bridge; L'ospedale St Thomas a Waterloo e l'ospedale King's College a Denmark Hill. Dall'altra parte del Tamigi, il Canary Wharf Group, che negli ultimi decenni ha trasformato le zone portuali di East London in un nuovo centro finanziario, ha espresso l'ambizione di creare un nuovo cluster scientifico. A dicembre il gruppo ha ricevuto l'autorizzazione alla costruzione di una torre di 23 piani con il 60% di spazio per laboratori, con la speranza di attrarre piccole imprese operanti nelle biotecnologiche.
I progetti daranno una spinta al settore scientifico di Londra, con altri cluster presento al Francis Crick Institute a King's Cross, a Paddington, e White City nella zona ovest di Londra.
Il governo del Regno Unito ha ripetutamente dichiarato la sua ambizione di trasformare il paese in una superpotenza nelle “scienze della vita”; nonostante l'industria farmaceutica abbia deciso di spostare le sperimentazioni cliniche all’estero. Il capo di GSK Emma Walmsley ha recentemente affermato che il Regno Unito è a un punto di svolta.
Fonte: https://bit.ly/3la5DiV
(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)