In caduta libera il mercato danese della pompa di calore

In caduta libera il mercato danese della pompa di calore
Martedì 5 Settembre 2023

In caduta libera il mercato danese della pompa di calore

La crescita vertiginosa delle vendite di pompe di calore si è arrestata quest’anno, cedendo il passo a un calo altrettanto importante.

 

La crescita passata e le previsioni

Secondo un articolo di Tekniq Arbejdsgiverne risalente all’11 marzo 2022, circa 21000 pompe di calore ad acqua sarebbero state vendute nel 2021 in Danimarca, per un aumento del 56% rispetto all’anno precedente.  La crescente conversione delle pompe ad olio e delle caldaie a gas a pompe di calore avrebbe fatto sì che nel biennio precedente al 2021 il numero delle pompe di calore ad aria, acqua e geotermiche vendute aumentasse del 50% ogni anno. La tendenza sarebbe continuata nel 2022, con la vendita di circa 40000 impianti ad acqua.

Numerose compagnie impegnate nel settore delle installazioni stavano cercando di aumentare il proprio personale. Ciononostante, secondo le stime di Tekniq Arbejdsgiverne l’installazione costante di una pompa di calore alla settimana per ciascuno dei 1200 installatori approvati sarebbe stata sufficiente a coprire la domanda.

Le stesse stime prevedevano che le vendite avrebbero raggiunto le 50 000 unità negli anni successivi. La decisione dell’Agenzia Danese per l’Energia di cambiare la distribuzione dei sussidi, riportata da Tekniq il 16 marzo 2022, sembrava dare fondamento a questa ipotesi. Dei 300 milioni di corone disponibili (40,26 milioni di euro al cambio attuale), 240 erano stati destinati a progetti di sostituzione di caldaie a gasolio o metano. Secondo l’Agenzia Danese per l´Energia, durante il primo giorno di apertura del fondo circa 7000 proprietari di casa avrebbero mandato candidature per circa 130 milioni di corone (17,45 milioni di euro).

 

La situazione attuale

Le nuove cifre rilasciate dall’Agenzia Danese per l’Energia fanno però cadere le previsioni degli anni passati. Nel secondo semestre 2023, le vendite di pompe di calore ad acqua sarebbero calate del 33% rispetto al 2022, da 9835 a 6586.

Secondo Troels Blicher Danielsen, CEO di TEKNIQ Arbejdsgiverne, questo costituirebbe una notizia incredibilmente negativa per la “trasformazione verde” della società, specialmente per quanto riguarda l’utilizzo di fonti di riscaldamento ecologiche.

 

Le possibili cause

Gli installatori avrebbero avvertito da tempo un calo della domanda da parte dei clienti, con appuntamenti rimandati o cancellati. Una possibile spiegazione potrebbe risiedere nel fatto che il fondo per le pompe di calore sia stato rimandato. Il fondo avrebbe dovuto essere aperto all’inizio dell’anno, ma verrà rilasciato solo a metà settembre. Questo potrebbe aver portato i consumatori a posporre i piani di cambiamento delle fonti di riscaldamento.

 

Il futuro

Secondo Troels Blicher Danielsen, i 250 milioni di corone del fondo faranno ripartire le conversioni, ma sarebbe comunque probabile che il rallentamento del mercato continui nel prossimo trimestre. Il CEO ritiene infatti che ci voglia tempo per invertire la tendenza una volta che si sia bloccata.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Martedì 5 Settembre 2023