Presentata alla Farnesina la Settimana della Cucina Italiana del mondo 2024

Presentata alla Farnesina la Settimana della Cucina Italiana del mondo 2024
Martedì 19 Novembre 2024

Presentata alla Farnesina la Settimana della Cucina Italiana del mondo 2024

Presentata questa sera al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale la nona edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo. L’iniziativa è nata per valorizzare all’estero le eccellenze del settore agroalimentare ed enogastronomico italiano, sostenendo le esportazioni, l’internazionalizzazione e i flussi turistici in entrata.

"Dieta Mediterranea e Cucina delle Radici: salute e tradizione" è il tema dell’edizione 2024 dell’iniziativa, che si protrarrà dal 18 al 24 novembre.

Ad aprire la conferenza stampa di presentazione il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani e il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, i cui interventi sono stati seguiti da un panel di discussione tra qualificati interlocutori della filiera produttiva agro-industriale italiana, quali ICE, Confagricoltura, Coldiretti, Filiera Italia, Federalimentare, Federazione Italiana Cuochi e Tutto Food.

Sono ben 891 le indicazioni di origine geografica ad oggi riconosciute ai prodotti dell’agroalimentare italiano. Per il Ministro Tajani, la “Settimana della Cucina Italiana nel mondo” si configura come un’opportunità per promuovere, attraverso la cucina tradizionale, le differenze tra le nostre varietà culinarie regionali, tutte di altissimo livello.

Iniziative come questa, secondo il Ministro Tajani, servono a rafforzare la politica di esportazione e l’intera presenza italiana nel mondo. “La nostra cucina e i nostri prodotti tipici fanno parte della nostra immagine a livello internazionale”, ha sottolineato, “così come la dieta mediterranea è parte della nostra cultura e della nostra politica per la tutela della salute dei cittadini”.

L’export dell’agroalimentare vale attualmente 64 miliardi di euro, circa un decimo del totale dei beni che il nostro Paese esporta all’estero. “L’aspetto culinario e quello dell’esportazione dell’agroalimentare devono essere inseriti in una strategia complessiva di presenza italiana nel mondo per far crescere l’export e quindi tutto il nostro sistema produttivo ed economico”, ha affermato Tajani, evidenziando l’obiettivo di portare nei prossimi anni il valore dell’export complessivo a 700 miliardi di euro.

Made in Italy vuol dire non solo economia ma anche solidarietà. Con il programma “Food for Gaza” il nostro Governo, attraverso la rete diplomatica del Ministero degli Esteri, sta portando alimenti alla popolazione palestinese a Gaza: anche grazie al supporto delle organizzazioni agricole, sono state già raccolte e consegnate 70 tonnellate di derrate alimentari. Sono stati donati inoltre 15 tir al Programma alimentare mondiale dell’ONU per il trasporto di questi e futuri aiuti umanitari.

Secondo il Ministro Francesco Lollobrigida, i prodotti agroalimentari italiani sono un modello di alta qualità, relativo non solo alla filiera della trasformazione dei cibi, ma all’intero Made in Italy. La produzione culinaria italiana, ispirandosi fortemente alla dieta mediterranea, inoltre, garantisce il benessere fisico, riducendo anche la spesa sanitaria pubblica. “Vorremmo che tutti avessero accesso al cibo di qualità”, ha affermato il Ministro Lollobrigida. È ciò che iniziative come quella presentata oggi alla Farnesina si pongono come obiettivo, attraverso l’esaltazione dell’intera filiera di trasformazione e preparazione del cibo, che confluisce nell’offerta erogata dalla ristorazione italiana nel mondo.

La Settimana si pone anche come veicolo culturale per difendere le tipicità enogastronomiche italiane contro l’Italian sounding e altre forme di contraffazione, a cui i Governi dei Paesi esteri devono contribuire con misure specifiche, ha concluso Lollobrigida.

Le edizioni della “Settimana della Cucina Italiana nel mondo”, susseguitesi a partire dal 2016, hanno già realizzato oltre 10mila eventi, grazie all’organizzazione delle Ambasciate, dell’ICE e delle Camere di Commercio Italiane all’estero. Fitto anche il programma di eventi dell’edizione appena inaugurata, che vede impegnata, assieme agli altri attori citati, la rete delle Camere di Commercio Italiane all’estero, le quali conferiranno il Premio “Ospitalità italiana” ai migliori ristoratori che hanno fatto delle tipicità culinarie italiane la loro bandiera di eccellenza nel mondo.

Per l’edizione 2025 è stata, infine, annunciata una importante novità. Gli eventi della “Settimana” si estenderanno in diversi periodi dell’anno, attraverso il coordinamento organizzativo delle Ambasciate italiane presenti in ciascun Paese estero. Tutto questo prenderà il via in un anno centrale per la cucina italiana nel mondo, che vedrà la candidatura della cucina italiana a patrimonio UNESCO. La nostra candidatura (insieme a quelle di Francia, Giappone, Corea e Messico) sarà esaminata e votata a dicembre 2025 da una giuria di 24 Paesi.

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Ultima modifica: Venerdì 29 Novembre 2024