Sudafrica. I settori delle calzature e della pelletteria: opportunità per le aziende italiane

Sudafrica. I settori delle calzature e della pelletteria: opportunità per le aziende italiane
Venerdì 22 Novembre 2024

Sudafrica. I settori delle calzature e della pelletteria: opportunità per le aziende italiane

Premessa

Il Sudafrica, uno dei principali attori economici del continente africano, offre alle aziende italiane nel settore delle calzature e pelletteria nuove opportunità di crescita. Sebbene il Paese si distingua per la produzione locale di calzature e articoli in pelle, esso rimane un'importante destinazione per le importazioni di prodotti di alta qualità, particolarmente apprezzati per il design e la manifattura. Il mercato sudafricano è caratterizzato da un profondo dualismo economico: da un lato vi è una ristretta classe medio-alta che detiene la maggior parte del potere d’acquisto, dall’altra una vasta fascia della popolazione con un potere d’acquisto molto limitato. Questo contesto presenta sia sfide che opportunità per le imprese italiane, che possono rivolgersi al piccolo segmento di consumatori di fascia alta alla ricerca di prodotti di qualità e/o di lusso e, contemporaneamente, esplorare il segmento -  ristretto ma in crescita - della classe media per l’export di articoli di qualità che abbiano prezzi competitivi.

Il settore calzaturiero sudafricano

Nonostante il Sudafrica sia uno dei primi tre esportatori di calzature del continente africano, insieme a Tunisia e Marocco, resta un importatore netto di calzature[1].

Secondo la Southern African Footwear & Leather Industries Association (SAFLIA[2]), il tasso di crescita complessivo della produzione locale di calzature degli ultimi anni è stato inferiore al tasso di crescita complessivo delle importazioni[3]. La maggior parte delle importazioni riguardano prodotti a basso costo dall’Asia[4].

Sebbene nel 2022 la produzione sudafricana di calzature sia aumentata del 20% rispetto al 2021, passando da 51.119.332 paia a 61.334.614 paia, secondo Jirka Vymětal, Direttore Esecutivo di SAFLIA, la maggior parte dell’aumento è dovuta alla produzione di soluzioni economiche come, per esempio, le infradito. «Le sfide sono ben note e relativamente semplici da individuare, ma i rimedi sono molto complessi e temo che entro il 2030 non rimarrà molto dell’industria calzaturiera sudafricana», ha affermato Vymětal nel 2022[5].

Le vendite di scarpe da ginnastica sono in aumento, e i marchi di abbigliamento sportivo continuano a detenere posizioni forti nel mercato sudafricano delle calzature; questi includono marchi internazionali come Nike e Adidas, e marchi locali come Bathu e Drip. Infine, segnaliamo che la domanda di calzature prodotte utilizzando materiali rispettosi dell’ambiente e alternativi alla pelle è in aumento[6].

Come già menzionato, le importazioni sudafricane di calzature a basso costo dall’Asia dominano, seguite dalle importazioni di prodotti provenienti dall’Italia, molto più costosi (almeno quattro volte tanto)[7].

Le importazioni dall’Italia più importanti in termini di valore sono quelle di calzature con tomaie in pelle o cuoio (codice HS 6403), con un valore di oltre 37.381.000 dollari statunitensi nel 2023 (valore CIF).

In generale, nel 2023 il valore delle importazioni sudafricane dall’Italia per le calzature e le parti di calzature è stato pari a 62.018.000 dollari statunitensi (valore CIF).

Il settore sudafricano della pelletteria

Anche il settore della pelletteria, così come quelli del tessile, dell’abbigliamento e delle calzature, dopo il 1994 è stato minato dalla rapida liberalizzazione e dalla scarsa regolamentazione che hanno portato a grandi importazioni di prodotti a basso costo[8], in particolare da Cina, India e Brasile, con conseguente diminuzione del numero di concerie e perdita di competenze[9]. La distanza geografica del Sudafrica dai centri di eccellenza europei, inoltre, fa sì che i tempi di consegna delle soluzioni tecniche e l’arrivo di consulenti esteri per la lavorazione di quei prodotti che richiedono tecnologie più all’avanguardia e competenze specifiche sia spesso un processo prolungato[10].

Nonostante queste premesse è importante sottolineare che, oggi, la composizione della catena del valore della pelle del Sudafrica (insieme a quella della Tanzania) è unica per tutta la regione SADC. Qui, infatti, hanno luogo tutte le fasi della catena (allevamento, abbattimento, conciatura e manifattura), contrariamente a ciò che accade negli altri Stati della regione, dove hanno luogo solo una o poche fasi della catena del valore. Il Sudafrica è, inoltre, il Paese SADC con la manifattura più forte, ed esporta gran parte dei propri prodotti[11] (tuttavia, non figura come uno dei principali produttori a livello mondiale). Ma non solo; il Paese è anche il maggior importatore di prodotti in pelle della SADC. Esso, infatti, funge da hub commerciale, configurandosi come il principale fornitore di accessori e calzature in pelle per la maggior parte dei Paesi della regione SADC[12]. In conclusione, il Sudafrica è, al tempo stesso, un produttore ancora relativamente importante, ma anche un importatore e un esportatore.

Una nicchia di prodotti in pelle sicuramente interessante è quella costituita dalle borse in pelle, per le quali il valore delle importazioni sudafricane ha superato i 19.980.000 dollari statunitensi nel 2023. L’export italiano è in testa con un valore di oltre 5.710.000 dollari statunitensi (valori CIF). In questo caso, il principale competitor dell’Italia è la Francia (4.304.000 dollari statunitensi), seguita a una certa distanza da India e Cina.

Infine, con riferimento agli articoli e agli accessori di abbigliamento in pelle, i dati riportati da Trade Map dimostrano che anche queste categorie di prodotto debbano essere prese in considerazione dall’export italiano, il quale si trova nel 2023 in terza posizione dopo Pakistan e Cina, con un valore delle importazioni sudafricane pari a quasi 2.640.000 dollari statunitensi (CIF).

In conclusione, riteniamo interessante evidenziare come, con riferimento alle categorie prese in esame, le importazioni dall’Italia siano più significative rispetto a quelle da altri paesi europei e occidentali.

Conclusioni

Il Sudafrica rappresenta un mercato interessante e dinamico per le aziende italiane nel settore delle calzature e pelletteria. Nonostante la concorrenza di prodotti a basso costo, la crescente domanda di prodotti di lusso e la presenza di un segmento di consumatori che apprezza la qualità, l’artigianalità e il design italiano, offre spazi significativi per le esportazioni italiane. Le aziende italiane, puntando sull’eccellenza e sulla notorietà del brand Made in Italy hanno l’opportunità di ritagliarsi una nicchia di mercato e di espandersi in un contesto in crescita, sempre più attento alla sostenibilità e all'innovazione.

 

[1] World Footwear

Dati Trade Map 2023: “Calzature, ghette e oggetti simili; parti di tali articoli” (HS 64): valore esportazioni = 161.670.000 USD. Bilancia commerciale negativa = - 676.551.  

[2] Homepage - SAFLIA

[3] The Footwear Industry in South Africa – March 2022 | Who Owns Whom

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Sudafricana)

[4] Dati Trade Map 2023: “Calzature, ghette e oggetti simili; parti di tali articoli” (HS 64): importazioni dalla Cina = 55,2%.  

[5] Local production up in 2022, but ‘Masterplan has failed footwear’

[6] Footwear Industry in South Africa 2022: Growing Demand for

[7] Vedere dati Trade Map 2023 relativi alle importazioni sudafricane di calzature (settore fashion) per i codici 6402 – 6406 (valori CIF).

[8] Dati Trade Map 2023: le importazioni recenti a basso costo interessano soprattutto semilavorati scamosciati, verniciati, laccati e metallizzati importata (HS 4114); bauli, valigie, portadocumenti ecc (HS 420211); e articoli e accessori di abbigliamento (HS 4203), dominate da Cina e Pakistan.  

[9] Leather Industry Summary Report | Productivity SA

[10] south-african-lri-final-report-2017-jan-2017.zp113270.pdf

[11] Dati Trade Map 2023: le esportazioni interessano principalmente pelli grezze, e cuoi e pelli conciati e ulteriormente preparati.

[12] GZ Inception Report 2022 (ANNEX 5) 83417533.pdf

Ultima modifica: Mercoledì 8 Gennaio 2025