Lunedì 28 Aprile 2025
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L'industria manifatturiera belga rappresenta un pilastro fondamentale per l'economia nazionale, contribuendo significativamente al valore aggiunto lordo e all'occupazione. Negli ultimi anni, tuttavia, il settore ha affrontato sfide rilevanti, tra cui l'aumento dei costi energetici e la crescente concorrenza internazionale.
Nonostante le difficoltà, l'industria belga ha mostrato una notevole resilienza. La diversificazione in settori ad alto valore aggiunto, come la chimica, la farmaceutica e le tecnologie avanzate, ha permesso di mantenere una posizione competitiva sul mercato globale. In particolare, l'industria chimica e farmaceutica ha registrato una crescita costante, consolidando il Belgio come uno dei principali attori in Europa.
Uno dei principali ostacoli per l'industria belga è rappresentato dai costi energetici elevati. L'aumento dei prezzi dell'energia ha inciso negativamente sulla competitività delle imprese, soprattutto in settori ad alta intensità energetica. Per affrontare questa sfida, il governo e le aziende stanno investendo in fonti energetiche rinnovabili e in tecnologie per l'efficienza energetica, con l'obiettivo di ridurre i costi e l'impatto ambientale.
L'adozione di tecnologie digitali e l'innovazione sono diventate priorità strategiche per l'industria belga. L'implementazione di soluzioni di Industria 4.0, come l'automazione e l'intelligenza artificiale sta trasformando i processi produttivi, aumentando l'efficienza e la flessibilità. Questa transizione digitale è supportata da iniziative governative e da collaborazioni tra università e imprese, mirate a promuovere la ricerca e lo sviluppo.
Guardando al futuro, l'industria belga dovrà continuare a innovare e adattarsi alle dinamiche globali. La sostenibilità ambientale, la transizione energetica e la formazione di una forza lavoro qualificata saranno elementi chiave per mantenere e rafforzare la competitività del settore. Inoltre, l'espansione verso mercati emergenti e la partecipazione a catene del valore internazionali offriranno nuove opportunità di crescita.
(Fonte: KBC Bank A macroeconomic look at Belgian industry)
Nel terzo trimestre del 2024, l'economia belga ha registrato una crescita del PIL reale dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, in linea con le aspettative degli analisti. Questo dato segue una crescita rivista al rialzo dello 0,32% e dello 0,28% rispettivamente nel primo e secondo trimestre. Le revisioni dei dati dal 2009, effettuate dall'Istituto Nazionale di Statistica (NAI) per migliorare la qualità delle statistiche, hanno mostrato che, sebbene la tendenza generale dell'attività economica belga non sia cambiata, ci sono stati aggiustamenti significativi nelle cifre di crescita annuale per alcuni anni recenti.
Nel terzo trimestre, il settore dei servizi ha registrato un incremento del valore aggiunto dello 0,2%, evidenziando un rallentamento rispetto ai trimestri precedenti. Il settore delle costruzioni è rimasto stabile, mentre l'industria ha continuato a contrarsi con una diminuzione dello 0,1%.Sebbene i dettagli sui componenti della crescita non siano ancora disponibili, i dati suggeriscono una persistente debolezza nel settore manifatturiero, con esportazioni in calo che probabilmente hanno influenzato negativamente la crescita del trimestre.
In conclusione, l'economia belga dovrà affrontare diverse sfide, tra cui la necessità di rafforzare la competitività del settore manifatturiero e di affrontare le questioni legate ai costi energetici. Inoltre, l'incertezza nelle relazioni commerciali internazionali potrebbe influenzare le esportazioni belghe. Sarà fondamentale per il Belgio adottare strategie volte a diversificare i mercati di esportazione e a promuovere l'innovazione per sostenere la crescita economica nei prossimi anni.
(Fonte: KBC Bank Perspectives Belgium)
Secondo studi recenti, i belgi hanno mostrato una predilezione per diverse destinazioni europee durante l'estate 2024. L'Italia, con la sua ricca offerta culturale, paesaggistica e gastronomica, continua ad attrarre un numero significativo di turisti belgi. Le città d'arte come Firenze, Roma e Venezia, insieme alle regioni vinicole e alle località balneari, rappresentano punti di interesse particolarmente apprezzati. Firenze, in particolare, si è classificata all’ottavo posto nella lista delle "European Best Destinations 2024", un riconoscimento che testimonia la sua fama internazionale e il suo immenso patrimonio culturale. Non meno apprezzate sono le regioni vinicole della Toscana e del Piemonte, le coste della Campania e della Puglia e le isole Sardegna e Sicilia, che offrono un mix unico di natura e tradizione.
Tuttavia, l'Italia non è l'unica destinazione amata dai belgi. La Spagna, ad esempio, si è guadagnata il primo posto nella classifica generale con località come Marbella, sinonimo di sole, spiagge e divertimento. Questa competizione tra le destinazioni europee offre spunti di riflessione sul futuro del turismo. L'Italia, nonostante il suo grande appeal, deve affrontare sfide come la sostenibilità del turismo di massa e la necessità di migliorare le infrastrutture in alcune aree meno sviluppate ma potenzialmente attraenti. Allo stesso tempo, la crescente attenzione verso viaggi esperienziali e destinazioni meno conosciute potrebbe rappresentare un'opportunità per ampliare l'offerta turistica italiana.
In un mondo ricco di esperienze autentiche, l'Italia ha tutte le carte in regola per continuare a essere una delle destinazioni più selezionate. Tuttavia, per mantenere la sua posizione di rilievo, sarà fondamentale valorizzare il territorio, offrire servizi sempre più efficienti e puntare su un turismo sostenibile che rispetti l'ambiente e le comunità locali.
(Fonti:
Dans quels pays les Belges vont-ils partir en vacances cet été? Voici leurs destinations préférées
European Best Destinations 2024, le 10 migliori mete. LA CLASSIFICA)
Il mercato della coltelleria e casalinghi in Belgio è un settore in crescita negli ultimi anni.
Nonostante abbia subito un calo nel fatturato nel 2020 a causa del Covid-19, il settore dei coltelli dimostra una crescita effettiva e rapida, ritornando ai livelli pre-pandemici con prospettive invitanti per il futuro. Nel 2024, il mercato degli articoli da cucina raggiungerà i 43,36 milioni di dollari di fatturato e si prevede un tasso di crescita composto annuale (CAGR) di 2,20% tra il 2024 e il 2029. Negli ultimi anni, si è verificata una crescita e presenza importante dei produttori italiani di coltelleria nel mercato belga.
Analizzando i dati relativi alle importazioni di coltelli in Belgio, emergono due scenari distinti: quello del mercato intra-UE e quello del mercato globale. In entrambe le situazioni, l'Italia assume un ruolo marginale rispetto ad altri Paesi di rilievo.
Considerando le importazioni globali tra gli anni 2019-2022, verifichiamo infatti che vi è una leggera media crescita annua delle importazioni dall’Italia, pari ca. all'1.1%. A paragone per lo stesso periodo 2019-2022, concentrandosi su un mercato prevalentemente intra-UE, l’Italia registra una crescita media del 2.05%.
Se consideriamo invece due dati significativi, come l’incremento dell’1,49% registrato nel 2020 e quello nel 2022 di 2.76%, emerge un aumento percentuale dell’85%. Questo dato evidenzia un’accelerazione significativa, indicando una dinamica di crescita più pronunciata verso la fine del periodo considerato. L'Italia, quindi, è uno dei principali esportatori in Belgio a livello europeo, il cui mercato è dominato principalmente da Paesi Bassi, Germania e Francia.
(Fonti:
https://www.statista.com/outlook/cmo/furniture/kitchen-dining-furniture/kitchenware/belgium#revenue
https://oec.world/en/visualize/tree_map/hs92/import/bel/all/158211/2019)