Mercoledì 30 Aprile 2025
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Secondo i dati sul settore resi noti a luglio dall’Associazione degli esportatori dell’industria automobilistica (OİB) in collaborazione con l’Assemblea degli esportatori della Turchia (TİM), l'industria dell’auto nei mesi gennaio-giugno 2024 ha consolidato la sua posizione di principale settore esportatore della Turchia (14,1% sul totale). Il primo semestre si è chiuso con vendite all’estero pari a USD 17,7 mld, prevalentemente nei Paesi europei, con un incremento del 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2023.
I Paesi dell’Europa rappresentano il primo mercato di sbocco dell’industria automobilistica turca, assorbendo il 53% delle esportazioni totali della Turchia. La Germania si colloca al primo posto, con importazioni pari a USD 2,44 mld, seguita dalla Francia (USD 2,07 mld), dal Regno Unito (USD 1,94 mld) e dall’Italia (USD 1,66 miliardi mld). L’Italia precede Spagna (con importazioni pari a USD 1,23 mld), Polonia, Slovenia, Belgio, Stati Uniti e Romania. Nel semestre in considerazione, OİB ha osservato un incremento delle vendite verso l’Arabia Saudita (+238%) e verso l’Australia (+114,7%).
“Kastamonu Entegre” ha aperto una nuova linea di produzione, operativa dallo scorso mese di giugno, presso il suo stabilimento di pannelli di legno truciolato a Pomposa (FE), con un investimento pari a 30 mln di Euro. Gli investimenti totali in Italia della Holding turca hanno raggiunto i 215 mln milioni di Euro, confermando la Holding Kastamonu come uno dei più grandi investitori turchi nel nostro Paese.
Haluk Yildiz, CEO di Kastamonu Entegre ha affermato che il recente nuovo investimento è un ulteriore fondamentale tassello nell’espansione del Gruppo nella rete di distribuzione in Italia.
L’azienda turca ha iniziato a produrre in Italia acquisendo nel 2017 il Gruppo Trombini, terzo produttore di pannelli in legno in Italia. Oggi Kastomonu possiede stabilimenti di produzione, oltre che in provincia di Ferrara, in Romania, Bulgaria, Bosnia ed Erzegovina e Federazione Russa e si colloca al 7° posto nel mondo e al 4° in Europa per la produzione di pannelli in legno truciolato, pavimenti in laminato e pannelli per porte.
Secondo i dati presentati lo scorso 25 giugno dal Ministero della Cultura e del Turismo, la Turchia ha accolto nei primi sei mesi del 2024 circa 21,6 milioni di stranieri, con un incremento del 10,3% rispetto al medesimo periodo del 2023.
Nel semestre gennaio-giugno 2024, Istanbul ha accolto il 39,5% dei visitatori stranieri, pari a 8.562.167 di presenze, seguita da Antalya 27,2% (5.886.594), Edirne (2.049.794) e Muğla (1.232.255), rispettivamente con il 9,5% e il 3,5% dei visitatori.
In termini di provenienza geografica, i turisti russi si sono collocati al primo posto (2.688.924), seguiti dai tedeschi (2.467.162) e dai britannici (1.773.427).
Gli italiani che si sono recati per turismo in Turchia nel periodo gennaio-maggio 2024 sono stati invece 257 mila (1,2% del totale), con un aumento di circa il 14,9% rispetto all’analogo intervallo del 2023.
Secondo i dati diffusi il 31 luglio scorso da Turkstat in collaborazione con il Ministero del Commercio, nei primi sei mesi del 2024 le esportazioni e le importazioni turche sono state rispettivamente pari a USD 126,3 mld e USD 168,9 mld. In rapporto allo stesso intervallo del 2023, per le prime si è registrata una crescita del 2,6% e per le seconde si è registrata invece una contrazione del 8,4%.
Nel primo semestre del 2024 è stato registrato un deficit complessivo di USD 42,6 mld, in diminuzione del 30,5% se comparato all’analogo semestre del 2023.
A livello geografico, nei mesi in osservazione, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati Germania (USD 10,2 mld), USA (USD 7,8 mld), Regno Unito (USD 6,9 mld), Italia (USD 6,4 mld) e Iraq (USD 6,2 mld).
Relativamente alle importazioni, nel periodo gennaio-giugno 2024, i primi Paesi fornitori sono stati Russia (USD 22 mld), Cina (USD 21,2 mld), Germania (USD 12,7 mld), Italia (USD 9,6 mld) e Stati Uniti (USD 8,1 mld).
Secondo i dati diffusi il 12 luglio scorso dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il valore netto degli IDE in Turchia nel periodo gennaio-maggio 2024 è stato pari a USD 3,8 mld, con una contrazione del 15% rispetto all’analogo periodo del 2023. Tali afflussi hanno rappresentato il 22% del deficit di parte corrente.
Il dato degli IDE in Turchia nell’intervallo in esame comprende USD 2,3 mld in capitale azionario, USD 1,4 mld da vendite immobiliari a residenti stranieri e USD 547 mln per strumenti di debito. Contestualmente, vi è stato un disinvestimento pari a USD 436 mln.
Nel mese di maggio 2024, con una quota pari al 39% del totale degli IDE, la Norvegia guida la classifica dei dieci principali investitori in Turchia.
Il recente rapporto “UNCTAD WIR 2024” che analizza i flussi degli IDE a livello mondiale indica che la Turchia ha raccolto lo 0,8% del totale dei flussi IDE rispetto all’obiettivo dichiarato di raggiungere l’1,5% della quota globale.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)