Mercoledì 30 Aprile 2025
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Alla fine di luglio il disavanzo di bilancio ammontava a 82,8 miliardi di PLN, che rappresenta circa il 45% della previsione annuale. Rispetto al piano per il 2024 i ricavi sono stati realizzati nel 52,2% e le spese nel 50,7%. La maggior parte dei soldi è stata spesa per lo ZUS, per le amministrazioni locali, nonché per la difesa. Le entrate del bilancio statale ammontano a circa 365,5 miliardi di PLN, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La maggiore crescita di entrate provengono dal PIT, cioè dalle persone fisiche e dai piccoli imprenditori. Le entrate dal CIT sono aumentate del 23% e quelle dal VAT del 20%. Meno sono aumentate le entrate derivanti dalle accise (7,5%). Le spese più elevate sono state registrate nelle seguenti parti del Bilancio: ZUS (Istituto delle assicurazioni sociali) 91,5 miliardi di PLN, le sovvenzioni generali agli enti locali 77,7 miliardi di PLN, la difesa nazionale 49,2 miliardi di PLN, il servizio del debito del Tesoro 35,8 miliardi di PLN, i bilanci provinciali 30,2 miliardi di PLN, gli affari interni 24,1 miliardi di PLN, le risorse proprie dell’UE 18,7 miliardi di PLN e l’istruzione superiore 17,9 miliardi di PLN.
Secondo l'ultimo rapporto Eurostat le esportazioni polacche sono aumentate di 21,5 miliardi di euro l'anno scorso. Ciò si riferisce all'esportazione sia di beni che di servizi. Di conseguenza, la Polonia ha raggiunto 434 miliardi di euro di vendite all'estero. In soli sette anni, ha raddoppiato il risultato, che rafforza il tasso di cambio dello zloty e migliora la ricchezza della Polonia che registra buoni dati sulla disoccupazione e una crescita salariale record. Negli ultimi cinque anni, le esportazioni polacche di beni e servizi sono aumentate del 65%, mentre quelle tedesche solo del 24%. Solo Serbia (+92%), Montenegro (+74%), Irlanda (+67%), Albania (+66%) e Lituania (+65%) possono vantare una dinamica di vendite all'estero in Europa più elevata, ma i tre paesi balcanici menzionati partano da un livello basso. Le esportazioni polacche di merci verso la Germania sono aumentate di 3,3 miliardi di euro, verso la Francia di 2,05 miliardi di euro, verso l'Ucraina di 1,7 miliardi di euro, verso la Spagna di 883 milioni di euro. Nel caso delle esportazioni verso la Germania, l'aumento maggiore può essere vantato dalle fabbriche automobilistiche e dalle aziende di trasporto situate in Polonia. Al secondo posto si è classificata la produzione di cibo, legno e sigarette e al terzo posto la produzione di materiali da costruzione. Le esportazioni dell'industria automobilistica e dei servizi di trasporto verso la Francia, così come le esportazioni di materiali da costruzione, sono cresciute in modo simile alla Germania. Le esportazioni di armi verso l'Ucraina sono cresciute principalmente, da 502 milioni di euro a 1,4 miliardi di euro (+56%). La Polonia esporta lì anche apparecchiature informatiche e attrezzature di trasporto. Queste sono le cose più necessarie in guerra, per le quali l'Ucraina paga con fondi ottenuti principalmente dagli USA e dai paesi dell'Unione Europea. Infine, verso la Spagna, si sono registrati i maggiori incrementi nell'esportazione di attrezzature e servizi di trasporto e di cibo.
(Fonte: Polonia Oggi, Gazzetta Italia)
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)