Svezia. Fotovoltaico e agricoltura: l’Agrivoltaico

Svezia. Fotovoltaico e agricoltura: l’Agrivoltaico
Giovedì 4 Luglio 2024

Svezia. Fotovoltaico e agricoltura: l’Agrivoltaico

Negli ultimi anni, in Svezia vengono sviluppate nuove soluzioni per conciliare la necessità di aumentare il numero di pannelli fotovoltaici, e quella di non consumare le limitate terre coltivabili. Questa competizione tra le due finalità di utilizzo del terreno sta frenando lo sviluppo e la diffusione capillare del fotovoltaico, privando molti stati di uno dei migliori metodi per produrre energia “green”. L’agrivoltaico si propone come soluzione a questo problema, integrando una particolare tipologia di pannelli fotovoltaici, Tra le varie soluzioni, quella più affascinante ed efficace è quella sviluppata dall’università di Mälardalenche conduce da diversi anni studi di ricerca presso Kärrbo Prästgård, un’azienda agricola a conduzione familiare in Västerås, ed ha implementato il primo cosiddetto sistema agrivoltaico in Svezia, cioè un parco solare in cui viene coltivato il terreno. Uno dei risultati mostrati dallo studio dell’università mostra che l'1% del terreno agricolo svedese destinato alla produzione solare può generare fino a 25 TWh di energia solare all'anno. Con un sistema agrivoltaico la stessa area può generare 12,5 TWh mantenendo la produzione alimentare. Ciò corrisponde a quasi un decimo della domanda totale di elettricità della Svezia, che negli ultimi dieci anni è stata in media di poco meno di 140 TWh all'anno.

Il proprietario della fattoria “Kärrbo Prästgård”, Ulf Andersson, racconta di come è arrivato a trovare l’equilibrio che ha ora nella sua azienda tra terre coltivabili e pannelli fotovoltaici. Si basa tutto sull’idea di poter utilizzare il terreno sotto i vari pannelli, ad esempio per coltivare verdure e ortaggi che possono soffrire una lunga esposizione al sole, oppure semplicemente lasciando che cresca dell’erba che gli animali possono poi brucare mentre pascolano. Nella sua fattoria Ulf, che lavora con sua figlia Mova, ha deciso di abbandonare l’allevamento di maiali, e concentrarsi su altri animali come mucche e pecore. Dato che il grano fa fatica a coesistere con i pannelli solari, ed è anche il cibo principale dei maiali, Ulf ha cambiato anche le piante seminate, con un focus verso l’erba per il pascolo e vari ortaggi. In questo modo è riuscito a mantenere la sua produttività, producendo grandi quantità di energia pulita.

Ma non è finita qui. Ulf ha anche intenzione di creare un impianto ad idrogeno, cioè un impianto in grado di immagazzinare l’energia solare, trasformarla in idrogeno, conservarla per utilizzarla anche quando il sole non splende, ad esempio per riscaldare la casa, le stalle o seccare il fieno. Nel prossimo futuro, la Kärrbo Prästgård pensa di raggiungere l’autosufficienza energetica, con l’obiettivo di vendere il surplus di energia accumulata.

L'interesse per quello che succede a Kärrbo Prästgård cresce in Svezia ma non solo. Sono stati condotti e sono in corso numerosi studi di ricerca sull’idrogeno in agricoltura, visto il potenziale enorme di questa nuova soluzione. Sicuramente, visto la direzione green che sta prendendo l’economia, l’agrivoltaico giocherà un ruolo importante.

(Fonti:

https://www.di.se/nyheter/lantbrukarna-bygger-solceller-pa-akrarna/

https://en.wikipedia.org/wiki/Agrivoltaics)

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svezia)

Ultima modifica: Lunedì 27 Gennaio 2025