Lunedì 28 Aprile 2025
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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ed il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, hanno aperto lo scorso 16 dicembre alla Farnesina la XVII edizione degli “Stati Generali della Diplomazia”, la Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia nel mondo, appuntamento di confronto sull’azione internazionale dell’Italia.
Tra i tanti temi affrontati, sul piano economico-commerciale, è stato approfondita la promozione dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese.
Nel corso del suo intervento l’Ambasciatore d’Italia in Turchia Giorgio Marrapodi, all’ANSA ha affermato, soffermandosi sui rapporti commerciali Italia-Turchia, “il 2024 è stato un anno positivo; chiudiamo un anno con cifre di interscambio record rispetto al precedente record del 2023, saremo molto vicini ai 30 miliardi di dollari. E stiamo lavorando per iniziare anche il 2025 in maniera molto positiva, avendo in cantiere il quarto vertice intergovernativo”.
A Palazzo di Venezia ad Istanbul si è celebrato lo scorso 10 dicembre il genio e la creatività di Giuseppe Donizetti Pascià con la prima esecuzione pubblica di alcuni suoi brani inediti contenuti nel manoscritto “Memorie musicali di Giuseppe Donizetti” conservato nella collezione di Erol Makzume. Giuseppe Donizetti fu attivo come compositore alla corte del Sultano Mahmud II, assumendo un ruolo cruciale nell’introduzione di elementi occidentali nella cultura ottomana del XIX secolo.
La serata, aperta dall’intervento dell’Ambasciatore d’Italia in Turchia, Giorgio Marrapodi, ha avuto per protagonisti il compositore e musicologo, massimo esperto di Giuseppe Donizetti, Emre Araci (autore del volume “Giuseppe Donizetti. Il Pascià bergamasco”) che ha contestualizzato ciascun brano nella dimensione storica e culturale dell’epoca. L’esecuzione è stata affidata a Cihat Aşkın e a Mina Aoki Girardelli, esibitesi al violino e Çağdaş Özcan al pianoforte, le cui note hanno ricreato l’atmosfera magica e suggestiva della musica che nell’Ottocento animava Istanbul, capitale dell’Impero Ottomano.
Il colosso turco “Baykar”, leader mondiale nella produzione di velivoli da combattimento senza pilota (UCAV), ha acquistato la Piaggio Aerospace (“Piaggio Aero Industries” e “Piaggio Aviation”) dopo il via libera annunciato lo scorso 27 dicembre dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
“La cessione di Piaggo Aerospace al gruppo turco Baykar rappresenta una soluzione di grande profilo industriale che consente il rilancio di una azienda strategica del paese, un ulteriore progetto di sviluppo in un settore in grande espansione e nel contempo ci consente di delineare una più ampia partnership tecnologica e industriale tra Italia e Turchia, che avrà significativi sviluppi anche in altri progetti di grande interesse per il nostro Paese”, ha affermato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso.
Baykar è diventata il volto del settore aerospaziale e della difesa della Turchia ed è uno degli esportatori di droni più prolifici al mondo. I suoi droni da combattimento Bayraktar TB2 hanno guadagnato notorietà a livello internazionale tanto che il TB2 detiene il titolo di drone da combattimento più esportato al mondo. La Turchia domina il 65% del mercato globale delle esportazioni di veicoli aerei senza pilota (UAV).
Secondo i dati diffusi il 12 dicembre scorso dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il valore netto degli IDE in Turchia nel periodo gennaio-ottobre 2024 è stato pari a USD 8,5 mld, con un leggero calo del’1% rispetto all’analogo periodo del 2023.
Il dato degli IDE in Turchia nell’intervallo in esame comprende USD 4,7 mld in capitale azionario, USD 2,4 mld da vendite immobiliari a residenti stranieri, USD 1,8 mld tramite strumenti di debito. Contestualmente, vi è stato un disinvestimento di USD 500 mln.
Nei primi dieci mesi del 2024, con una quota pari al 23% del totale degli IDE, la Germania occupa il primo posto nella classifica dei dieci principali investitori in Turchia, precedendo i Paesi Bassi (16%), il Regno Unito e gli Stati Uniti (15%).
Nel 2024 Ankara ha lanciato la nuova strategia che copre gli anni 2024-2028 concepita per incrementare il flusso degli IDE globali all’1,5% dall’attuale 1,1%.
I dati preliminari del commercio estero della Turchia per il 2024 sono stati diffusi dallo stesso Presidente della Repubblica lo scorso 3 gennaio. Erdoğan ha sottolineato il risultato storico delle esportazioni del Paese che sono crescite del 2,5% rispetto al 2023, raggiungendo USD 262 mld, nonostante un anno, come affermato dallo stesso Erdoğan, “pieno di incertezze regionali e di misure protezionistiche che hanno continuato ad avere un impatto negativo sul commercio globale”. Le importazioni hanno invece registrato una contrazione del 4,9% e si sono attestate a USD 344,1 mld.
Sempre nel 2024, il deficit commerciale della Turchia si è ridotto a USD 82,2 mld dai 106,3 del 2023 (-24 miliardi di USD) mentre il rapporto di copertura tra esportazioni e importazioni è aumentato di 5,5 punti e salito al 76%.
Per quanto invece attiene ai dati diffusi dal Ministero del Commercio che arrivano fino a novembre 2024, nei primi 11 mesi, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati: Germania (USD 18,8 mld), USA (USD 14,8 mld), Regno Unito (USD 13,9 mld), Iraq (USD 11,8 mld) e Italia (USD 11,7 mld).
Relativamente alle importazioni, nel periodo gennaio-novembre 2024, i primi Paesi fornitori sono stati Cina (USD 41,5 mld), Federazione Russa (USD 39,5 mld), Germania (USD 24,5 mld), Italia (USD 17,5 mld) e Stati Uniti (USD 14,9 mld).
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)