Domenica 11 Maggio 2025
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La crescente tensione commerciale tra le due maggiori economie mondiali, Stati Uniti e Cina, potrebbe creare opportunità per il Brasile di espandere le sue esportazioni, principalmente di prodotti agricoli. È questa l’opinione del Segretario del Commercio e delle Relazioni Internazionali del Ministero dell’Agricoltura e dell’Allevamento, Luis Rua.
“Non solo la soia, ma qualsiasi altro prodotto aggregato”, ha commentato il segretario durante la conferenza stampa tenuta martedì (22), in cui ha fatto il punto sulle azioni ministeriali per promuovere le esportazioni agricole nazionali.
Interrogato sulle potenziali opportunità della guerra tariffaria lanciata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Rua ha ricordato che circa il 30% di tutta la carne di pollame importata dalla Cina proviene dagli Stati Uniti, che rappresentano anche tra il 16% e il 18% della carne di maiale e l’8% di quella di manzo consumate annualmente dai cinesi.
“Ovviamente, con gli Stati Uniti che abbandonano questo mercato [cinese], il Brasile si sta rendendo disponibile. Certo, ci sono altri attori [concorrenti], ma forse non tutti hanno la dimensione che il Brasile ha per poter supportare [la Cina]”, ha commentato Rua, sostenendo che il risultato finale, per gli esportatori, “dipenderà dall’interesse cinese” per i prodotti brasiliani.
“Oggi, con tutto quello che stiamo vedendo, pochi paesi al mondo sono in grado di offrire ciò che offre il Brasile con le stesse caratteristiche. Perché il Brasile è in grado di produrre un prodotto di qualità, competitivo, sostenibile e sano, essendo esente da tutte le malattie che sono obbligatorie per la notifica di qualsiasi prodotto di origine animale e gode di una situazione fitosanitaria molto privilegiata”, ha aggiunto il segretario.
Rua ha inoltre assicurato che, nonostante la Cina e gli Stati Uniti minaccino di imporre sanzioni alle nazioni che negoziano unilateralmente con il loro avversario commerciale, il Brasile continuerà a “dialogare con tutti i paesi”.
“Abbiamo affermato che, in questa disputa tra due grandi superpotenze, il nostro ruolo è quello di promuovere la geopolitica della pace. Ed è ciò che faremo. Che si tratti di negoziare con gli Stati Uniti, con la Cina o con qualsiasi altro Paese. Il Brasile dialoga con tutti i Paesi e continuerà a farlo. Non abbiamo cambiato strategia”, ha concluso il segretario, affermando inoltre che è troppo presto per valutare l’impatto dei dazi aggiuntivi imposti dagli Stati Uniti sui prodotti brasiliani.
Fonte: Agência Brasil
(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)