Notizie dai mercati esteri - Thailandia

Martedì 16 Settembre 2025

Notizie dai mercati esteri - Thailandia

Il Baht thailandese si sta rafforzando

Negli ultimi giorni, il baht thailandese si è rafforzato fino a raggiungere 31,58 per un dollaro, il suo valore più alto degli ultimi quattro anni. Questo apprezzamento è stato alimentato principalmente dall’indebolimento del dollaro e dalle aspettative del mercato su un possibile allentamento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense. Inoltre, il baht ha beneficiato di una situazione interna relativamente stabile e di significativi afflussi di capitali esteri nel mercato obbligazionario thailandese, con investitori che hanno portato oltre 10 miliardi di baht in due soli giorni. Questo dimostra che la Thailandia continua ad attrarre la fiducia degli investitori internazionali, un aspetto positivo per la stabilità finanziaria del paese.

Gli esperti sottolineano però che un baht troppo forte può rappresentare un problema per gli esportatori, poiché riduce i margini di profitto sui prodotti venduti all’estero e può portare i produttori a rinviare ordini importanti. L’aumento della valuta influisce anche sui prezzi agricoli e sulle esportazioni alimentari, che potrebbero crescere solo del 3% o addirittura diminuire se la valuta continua a rafforzarsi.

Allo stesso tempo, il rapido apprezzamento non riflette interamente l’economia reale: gran parte è guidata da speculazioni su oro e criptovalute. La Thailandia possiede grandi quantità di oro, che, quando venduto in valuta estera e riconvertito in baht, crea una maggiore domanda di moneta locale e contribuisce all’aumento del tasso di cambio. Nonostante questi rischi, l’apprezzamento del baht ha anche lati favorevoli. Per esempio, i consumatori e gli importatori locali beneficiano di un potere d’acquisto più forte, perché la valuta più forte riduce il costo delle importazioni. Inoltre, l’afflusso di capitali esteri e la fiducia degli investitori indicano che la Thailandia rimane un paese attraente per gli investimenti finanziari.

Le autorità, tra cui la Bank of Thailand, sono pronte a intervenire per ridurre la volatilità e garantire che il baht non si discosti troppo dal suo valore reale, preservando la competitività delle imprese thailandesi sui mercati internazionali. L’obiettivo è trovare un equilibrio: mantenere il baht sufficientemente forte da proteggere il potere d’acquisto dei consumatori e attrarre investimenti, ma non così forte da penalizzare esportatori e agricoltori.

In sintesi, il momento attuale mostra una Thailandia attrattiva per gli investitori e con una valuta forte, ma anche con sfide significative per i settori export-oriented. La gestione della valuta e delle speculazioni sarà cruciale per assicurare una crescita equilibrata e sostenibile nei prossimi mesi.

Thailandia come meta strategica per le imprese europee

La Thailandia continua a essere una meta strategica per le imprese europee che vogliono espandere le proprie operazioni nel Sud-Est asiatico, soprattutto in un contesto di instabilità economica globale. Secondo l’EU-Asean Business Council (EU-ABC), l’ASEAN si conferma per il terzo anno consecutivo come la regione con le migliori opportunità economiche per le aziende europee, superando India e Cina.

Nonostante le incertezze legate al commercio internazionale, la fiducia delle imprese europee nella regione rimane solida. Molte aziende prevedono di espandere le operazioni in paesi chiave come Vietnam, Indonesia, Malesia e Thailandia, anche di fronte alle tariffe statunitensi del 19-20%. Proprio a causa di queste tariffe, alcune aziende stanno valutando di rivedere o spostare le proprie catene di approvvigionamento e, in questo contesto, il Sud-Est asiatico è la destinazione principale, seguito da India, Europa e Cina.
 
Nonostante alcune sfide legate allo scenario globale e al ritmo dell’integrazione regionale dell’ASEAN, il quadro rimane fortemente incoraggiante. Dalla EU-Asean Business Sentiment Survey emerge che la grande maggioranza delle imprese europee intervistate guarda con fiducia al futuro della regione: circa l’80% delle imprese partecipanti al sondaggio ritiene che rafforzare il legame con l’ASEAN sia indispensabile per mantenere alta la competitività europea.

Le aziende sottolineano che un accordo commerciale UE-ASEAN rappresenterebbe un passo strategico per rafforzare i legami economici, ridurre ostacoli e costi e offrire alle aziende europee le stesse condizioni vantaggiose di cui già beneficiano partner come Giappone, Cina o Australia. In questo modo l’Europa potrebbe partecipare pienamente al dinamismo della regione e sfruttarne le enormi potenzialità. Come ha spiegato Chris Humphrey, direttore esecutivo dell’EU-ABC, le imprese europee restano fortemente orientate a crescere nel Sud-Est asiatico e, con un sostegno più deciso delle istituzioni europee, potrebbero sfruttare al massimo le enormi potenzialità di questo mercato in espansione. 

In sintesi, l’ASEAN e in particolare la Thailandia offrono grandi prospettive di sviluppo per le imprese europee, ma per sfruttarle al massimo sono necessari passi concreti verso l’integrazione regionale e la rimozione delle barriere commerciali.

(Contributo editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Martedì 16 Settembre 2025