Lunedì 28 Aprile 2025
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Il ministro delle finanze britannico Rishi Sunak ha annunciato le nuove grandi spese nazionali per aiutare l’economia UK ad uscire dalla crisi finanziaria provocata dal Covid19. Tra queste, delle nuove imposte sui redditi societari a partire dal 2023, per far fronte al duro colpo inferto alle finanze pubbliche del Paese.
Di recente Sunak ha dichiarato che l’economia del Regno Unito sarebbe tornata ai livelli pre-pandemia a partire dalla metà del 2022, sei mesi prima rispetto alle stime di qualche tempo fa, grazie alla spinta decisiva della campagna vaccinale britannica.
Tuttavia, il danno economico, pari al 3% delle uscite annuali, persisterà ancora per qualche tempo e 65 miliardi di sterline di supporto finanziario aggiuntivo sono state necessarie nel breve periodo, alla luce dell’attenuamento delle restrizioni previsto per i prossimi mesi.
Il primo aumento delle imposte sulla società in Regno Unito dal 1974 vedrà la tassazione al 25% per le aziende piú grandi e redditizie britanniche a partire dal 2023, contro il 19% attuale.
Tuttavia, prima che questo accada, i business potranno usufruire di una “super detrazione” della durata di due anni, nella speranza che uno sgravo fiscale li aiuti ad uscire dalla situazione di stallo provocata dalla pandemia, permettendo loro di investire maggiormente in una crescita futura.
Le misure annunciate da Sunak comprendono anche l’estensione di 5 mesi del programma a supporto dei business e dei lavoratori autonomi (Job Retention Scheme, taglio del 5% all’IVA per il settore hospitality, Business Rates Relief, ecc.) e dei provvedimenti dettati dall’emergenza rispetto ai pagamenti dei mutui (Mortgage Guarantee Scheme).
Saranno inoltre disponibili i cosiddetti Restart Grants, ovvero delle sovvenzioni che vanno fino a 6.000 sterline per i business che commerciano beni considerati “non essenziali” e fino a 18.000 per le attività commerciali nei settori dell’hospitality, fitness, leisure e cura della persona.
Fonte: https://reut.rs/3c2a0nv
(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)