Belém si prepara per la COP30: ospitalità, logistica e diplomazia climatica al centro della scena

Belém si prepara per la COP30: ospitalità, logistica e diplomazia climatica al centro della scena
Lunedì 28 Luglio 2025

Belém si prepara per la COP30: ospitalità, logistica e diplomazia climatica al centro della scena

Mentre il mondo si avvicina alla COP30 – il vertice globale sul clima delle Nazioni Unite – il Brasile si sta preparando per accogliere delegazioni da quasi 200 Paesi nella città di Belém, capitale dello Stato del Pará, nel cuore dell’Amazzonia. E non si tratta soltanto di garantire l’infrastruttura necessaria per un evento di questa portata, ma di costruire una narrativa che rafforzi l’impegno del Paese nella lotta alla crisi climatica e nella transizione ecologica.

Durante un incontro con rappresentanti di 27 ambasciate e organismi internazionali tenutosi a Brasilia, il ministro Valter Correia, direttore esecutivo della Secretaria Extraordinária da COP30, ha presentato in dettaglio il piano di accoglienza per i circa 30.000 delegati previsti. Correia ha sottolineato che l’obiettivo è offrire condizioni di lavoro, mobilità e alloggio che siano non solo funzionali, ma all’altezza di un evento multilaterale strategico, destinato a segnare un punto di svolta nella diplomazia climatica globale.

Uno degli elementi più innovativi del piano riguarda la sistemazione dei partecipanti. Oltre alla rete alberghiera e residenziale tradizionale, il governo prevede la creazione di due “villaggi climáticos” – spazi strutturati in collaborazione con istituzioni federali, che fungeranno da alloggio temporaneo e sostenibile. Questa soluzione non solo alleggerisce la pressione sul settore alberghiero locale, ma rappresenta anche un modello di urbanismo resiliente e verde, in linea con i principi dell’Agenda 2030.

Correia ha ribadito che tutti i negoziatori delle delegazioni ufficiali, in particolare quelli provenienti dai Paesi meno sviluppati (LDCs), dai piccoli Stati insulari (SIDS) e dal gruppo G77 + Cina, avranno garanzia di alloggio gratuito durante il vertice. Una misura che, oltre a essere logisticamente strategica, esprime l’impegno del Brasile a garantire l’equità e l’inclusività del processo negoziale.

Un altro asse portante della preparazione è il dialogo con le rappresentanze diplomatiche. L’incontro con le ambasciate ha avuto un ruolo chiave per allineare aspettative, rafforzare la cooperazione e ascoltare direttamente i bisogni delle delegazioni. “Abbiamo bisogno del sostegno di tutte le nazioni per fare della COP30 un evento di svolta. Belém non è solo un luogo geografico, è un simbolo del cambiamento che vogliamo vedere nel mondo”, ha affermato Correia.

Non mancano le sfide. Belém è una metropoli con circa 1,5 milioni di abitanti e dovrà accogliere un afflusso straordinario di visitatori in un periodo relativamente breve. Per questo, la logistica è stata pensata nei minimi dettagli, con l’integrazione di trasporti sostenibili, una rete di sicurezza rafforzata, miglioramento delle infrastrutture e un piano comunicativo multilingue orientato alla trasparenza e alla efficienza.

La COP30 non sarà solo una conferenza, ma anche una vetrina dell’impegno brasiliano nella preservazione dell’Amazzonia e nella promozione di una nuova economia verde e inclusiva. In questo senso, l’evento assume anche un valore economico e reputazionale per il Brasile, che mira a posizionarsi come interlocutore chiave nelle nuove geografie del potere climatico.

A poco più di un anno dal vertice, la macchina organizzativa si muove con determinazione. L’attenzione verso i dettagli, la capacità diplomatica e la valorizzazione dei territori locali saranno determinanti per il successo della COP30. Belém è pronta a scrivere una nuova pagina della storia climatica globale — e il mondo guarda con attenzione.

Fonte: Site COP 30

(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio e Industria di Rio de Janeiro)

Ultima modifica: Lunedì 28 Luglio 2025