Giovedì 18 Settembre 2025
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Il settore calzaturiero brasiliano si trova oggi in un passaggio cruciale della sua traiettoria internazionale. Negli ultimi mesi, le esportazioni verso il principale mercato estero, gli Stati Uniti, hanno subito un contraccolpo significativo a causa dell’imposizione di un “tarifaço” che ha reso molte operazioni commerciali praticamente inviabili. Secondo i dati diffusi da Abicalçados, l’associazione che rappresenta i produttori locali, solo nel mese di agosto 2025 le vendite di calzature brasiliane verso il mercato statunitense hanno registrato una contrazione del 17,6% in volume, con poco più di 800 mila paia spediti, e una riduzione dell’1,4% in valore, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Il quadro complessivo evidenzia come, nei primi otto mesi dell’anno, il Brasile abbia esportato 67,5 milioni di paia, un dato che rappresenta una crescita del 5,7% in termini di volume, ma accompagnato da una riduzione dello 0,6% nel valore complessivo. Tale scollamento tra quantità e ricavi segnala una pressione crescente sui margini delle imprese, che si trovano costrette a competere in un contesto globale caratterizzato da dazi più onerosi e da un’elevata concorrenza, soprattutto asiatica. A ciò si aggiunge la preoccupazione per l’incremento delle importazioni sul mercato interno, provenienti in larga parte dalla Cina e dal Vietnam, con prodotti a prezzi aggressivi che rischiano di compromettere ulteriormente la competitività dei marchi brasiliani.
In questo scenario complesso, il settore ha trovato una valvola di sfogo e nuove prospettive attraverso la partecipazione alle fiere internazionali, con la Micam di Milano che si è rivelata un appuntamento strategico. Nella sua centesima edizione, svoltasi dal 7 al 9 settembre 2025, ben ottanta marchi brasiliani hanno presentato le loro collezioni grazie al sostegno del programma Brazilian Footwear, promosso da Abicalçados in collaborazione con ApexBrasil. I risultati immediati sono stati incoraggianti: durante i tre giorni dell’evento sono stati venduti oltre 433 mila paia, generando un fatturato di circa 46 milioni di reais. Ma il vero impatto si misura nelle prospettive future, con ordini attesi che dovrebbero superare 1,28 milioni di paia e un giro d’affari stimato in oltre 119 milioni di reais.
La partecipazione alla Micam non ha solo valore commerciale, ma rappresenta un passo importante nella costruzione di una strategia di diversificazione dei mercati. Per molte aziende, Milano è stata un trampolino verso nuovi orizzonti, in particolare in Europa, dove Paesi come Germania, Francia e Polonia si profilano come destinazioni capaci di compensare almeno in parte la perdita di competitività negli Stati Uniti. Allo stesso tempo, la fiera offre alle imprese brasiliane un’occasione per posizionarsi come marchi non soltanto di volume, ma di design, innovazione e sostenibilità, elementi sempre più centrali nelle scelte dei consumatori globali.
Il settore calzaturiero brasiliano si trova dunque di fronte a una sfida di natura duplice: gestire i rischi congiunturali legati alle barriere commerciali e alla concorrenza internazionale e, al contempo, cogliere le opportunità derivanti dall’internazionalizzazione e dalla valorizzazione del proprio marchio come espressione di qualità e creatività. La risposta passa da politiche pubbliche mirate, in grado di sostenere l’export e negoziare condizioni più favorevoli, ma anche da un impegno deciso delle imprese a innovare, a differenziare i propri mercati e a rafforzare la propria capacità produttiva e logistica.
In un contesto globale incerto, la resilienza e la capacità di adattamento determineranno se la crisi legata ai dazi statunitensi si trasformerà in un ostacolo insormontabile o in un catalizzatore di nuove opportunità. La Micam di Milano ha dimostrato che, al di là delle difficoltà immediate, il calzaturiero brasiliano può trovare in Europa e in altri mercati internazionali le basi per un rilancio duraturo.
(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio e Industria di Rio de Janeiro)