Martedì 29 Aprile 2025
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Uno studio di Cepyme stima che gli aumenti del salario minimo interprofessionale (SMI) effettuati dal 2018 hanno portato alla scomparsa di 217.500 posti di lavoro, di cui 71.600 corrisponderebbero a perdite di posti di lavoro e 145.900 a posti di lavoro che non sarebbero più stati creati a causa dell'aumento del costo del lavoro per le aziende. L'ISM è passato da 735,9 euro al mese nel 2018, anno in cui Pedro Sánchez è diventato primo ministro spagnolo, agli attuali 1.000 euro al mese, con un aumento del 35,9% in cinque anni.
Secondo l'associazione dei datori di lavoro delle piccole e medie imprese, ciò ha comportato un aumento delle basi contributive minime di quasi il 40%.
Attualmente lo SMI è pari a circa il 56% del salario medio, ma l'obiettivo del governo è di portarlo al 60% entro il 2023, come raccomandato dalla Carta sociale europea.
Fonte: https://bit.ly/3HPOF21
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana – Barcellona)