Sabato 26 Aprile 2025
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In vigore dal 6 dicembre i nuovi provvedimenti adottati dal Consiglio federale. Ecco nel dettaglio tutto ciò che serve sapere.
Come cambia l’utilizzo del pass COVID?
Da lunedì 6 dicembre, il pass che certifica la guarigione, la vaccinazione o un test negativo, sarà obbligatorio per tutte le manifestazioni e le attività sportive e culturali al chiuso. L’eccezione per i gruppi «stabili» fino a 30 persone viene a cadere. Per gli eventi all’aperto, invece, il pass sarà obbligatorio a partire da 300 partecipanti.
Pass consigliato per gli incontri familiari
Rispetto alle misure inviate martedì in consultazione c’è un’importante novità: alle riunioni private - in famiglia o tra amici - a cui partecipano più di 10 persone, il certificato non sarà più obbligatorio, ma rimane «fortemente consigliato», visto che «nella sfera privata il rischio di contagio è alto».
La mascherina sarà obbligatoria praticamente ovunque
Dovrà essere indossata negli spazi interni delle strutture pubblicamente accessibili, incluse le manifestazioni al chiuso in cui vige l’obbligo del certificato COVID. Dove non è possibile indossarla, invece, sono previsti provvedimenti alternativi. Nei ristoranti, ad esempio, si potrà consumare solo restando seduti. Nel caso in cui non si possa indossare la mascherina, per esempio durante una attività culturale o sportiva, vanno registrati i dati di contatto dei partecipanti.
Un’altra grande novità riguarda la possibilità di introdurre il 2G. Come funziona?
È una possibilità che Berna ha voluto concedere alle strutture pubbliche e alle manifestazioni per evitare di penalizzare il settore delle discoteche e dei bar. In sostanza, un locale o gli organizzatori di un evento possono limitare l’accesso alle persone vaccinate e guarite (il cosiddetto dispositivo «2G», dal tedesco «geimpft» e «genesen») rinunciando così all’obbligo della mascherina. Ma come si spiega questa decisione? Secondo il Consiglio federale «le persone vaccinate e guarite sono significativamente meno contagiose» e «in caso di infezione hanno una probabilità molto alta di essere protette da un decorso grave o dall’ospedalizzazione».
Il controllo è effettuato con l’app «COVID Cert», che però dovrà essere aggiornata. La nuova versione sarà pronta il 13 dicembre. Nel frattempo, la verifica dovrà essere fatta manualmente.
Raccomandato il telelavoro:
Il Consiglio federale, vista la contrarietà di Cantoni e parti sociali all’introduzione di un vero e proprio obbligo, ha deciso di raccomandare il telelavoro. I dipendenti, quando si trovano negli spazi chiusi con più persone, dovranno indossare la mascherina.
Validità dei test PCR e antigenici
La validità dei test antigenici verrà ridotta, passando da 48 a 24 ore. Per i PCR, invece, rimarrà invariata a 72 ore.
Le regole per entrare in Svizzera
Innanzitutto, viene stralciata la lista dei Paesi considerati a rischio e per i quali era obbligatoria la quarantena. Tuttavia, verrà inasprito il regime dei test. Ciò significa che tutti - anche chi è vaccinato e guarito - dovranno sottoporsi a un test PCR prima di entrare o rientrare in Svizzera. Il tampone andrà ripetuto tra il quarto e il settimo giorno dopo l’arrivo e il costo del test sarà a carico del viaggiatore. Le nuove disposizioni non riguardano chi si sposta nelle zone di frontiera (lavoratori frontalieri compresi). Invece, per i cittadini di Stati terzi non vaccinati che desiderano entrare nello spazio Schengen da Paesi o regioni considerati a rischio è invece vietata l’entrata in Svizzera per soggiorni temporanei senza attività lavorativa fino a 90 giorni in un periodo di 180 giorni, ad eccezione di determinate deroghe (casi di rigore).
Fonte: http://www.ccis.ch/it/news.aspx?id=1465
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)