Mercoledì 30 Aprile 2025
Vai al Contenuto Raggiungi il piè di pagina
Un’eccellente infrastruttura IT, la qualità nella ricerca riconosciuta a livello mondiale, un pool di talenti altamente qualificati e l’essere uno dei Paesi al mondo in cui è più facile avviare un’attività commerciale, rendono la Danimarca un terreno fertile per gli investimenti in ICT.
La Danimarca è pronta. Secondo l’Annual Ranking dalla Commissione Europea (2020), la Danimarca ha una delle società più digitalizzate tra i 28 Paesi membri. L’85% dei cittadini danesi è presente online e partecipa attivamente in operazioni che variano dall’usufruire o prestare dei servizi, al comunicare con il settore pubblico. Un esempio concreto è il NEMID, una chiave digitale paragonabile allo SPID in Italia, che permette di accedere in modo sicuro a oltre cento diversi servizi resi disponibili dalla pubblica amministrazione. Le aziende possono quindi usare il NEMID come chiave d’accesso a servizi come, ad esempio, il pagamento delle imposte, dichiarazioni IVA e tutti quelli relativi all’amministrazione del loro personale in Danimarca.
In aggiunta, alcuni tra i linguaggi di programmazione più utilizzati e richiesti oggi, come C++, TurboPascal e Visual Prolog, sono stati sviluppati proprio dai Danesi. Anche in termini di sviluppo software, la Danimarca si distingue in Europa in settori come sicurezza informatica, sviluppo di algoritmi, AI e robotica. Dato questo contesto particolarmente responsivo e innovativo, non sorprende che molti colossi digitali abbiano sostenuto investimenti importanti nel Paese. Facebook, ad esempio, ha recentemente acquistato un terreno di 212 ettari nei pressi di Esbjerg, situato nella parte ovest della Danimarca, che sembra essere il primo passo verso l’apertura di un nuovo centro dati.
I risultati. Negli ultimi anni, la Danimarca ha registrato una crescita straordinaria degli investimenti Fintech, che hanno segnato un +144% dal 2016 ad oggi. Una tendenza osservata in tutta la Scandinavia, dove gli investimenti nel settore sono aumentati da 340 milioni di USD a 1,2 miliardi di USD tra il 2017 e il 2020. Un esempio importante è il Copenaghen Fintech, progetto che ha come obiettivo rendere Copenaghen - e per estensione, la Danimarca - un importante FinTech hub nel settore dei servizi finanziari globali.
Anche per quanto riguarda le biotecnologie, la Danimarca offre solide opportunità di business per le aziende straniere alla ricerca di collaborazioni in R&S, interessate all’ apertura di sedi europee o alla creazione di partnership strategiche. Il cluster delle biotecnologie danese è uno dei principali attori mondiali ed è particolarmente attivo in aree come malattie infiammatorie e infettive, ricerca sul SNC, cura del diabete e ricerca sul cancro.
Cosa significa per la Danimarca essere la destinazione di grandi investimenti nel settore tech?
Il settore delle costruzioni è uno di quelli che viene coinvolto maggiormente dagli investimenti tech, registrando sicuramente effetti positivi nel breve e medio periodo. Infatti, gli investimenti che riguardano la fase di costruzione di centri o nuove sedi aziendali coinvolgono numerose realtà produttive, generano nuove opportunità di lavoro e fanno da richiamo per aziende estere (europee e non) operanti nel settore. Per quanto limitati nel tempo, i lavori hanno mediamente una durata compresa tra i 5 e i 10 anni e possono variare sulla base delle dimensioni delle strutture da realizzare.
Nel lungo periodo, si registra tipicamente un effetto positivo sull’occupazione per via dell’assunzione di nuovi lavoratori e, di conseguenza, si apprezza un beneficio sulle altre attività commerciali presenti nel territorio prossimo al luogo dell’investimento. Inoltre, l’arrivo di importanti investimenti nel settore tech stimola lo sviluppo e il processo innovativo su tutto il territorio circostante che si concretizza, ad esempio, nel rafforzamento e nello sviluppo di esistenti e nuove infrastrutture.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)