Lunedì 28 Aprile 2025
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La crisi Covid-19 ha avuto notevoli conseguenze sanitarie ed economiche in gran parte del mondo e il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha approvato un numero storicamente elevato di prestiti durante il periodo d’emergenza. Da marzo 2020, sono infatti 83 i Paesi che hanno ricevuto prestiti dal FMI (National Banken, 2021).
Nel Febbraio 2021, la Danmarks Nationalbank e il Ministero delle Finanze della Danimarca hanno rinnovato l’impegno dello Stato danese con il FMI, annunciando un aumento della propria quota di partecipazione al Poverty Reduction and Growth Trust (PRGT).
Il PRGT fornisce prestiti con tassi di interesse agevolati ai Paesi membri del FMI che hanno problemi di bilancio dei pagamenti, siano questi strutturali o temporanei. Tali prestiti costituiscono uno strumento concreto, specialmente in relazione alla crisi economico-sociale provocata dal Covid-19. I suddetti prestiti concessi tramite il PRGT sono finanziati da accordi bilaterali tra ogni singolo Paese aderente (17 in totale) e il FMI. Gli accordi, su base volontaria e temporanea, vengono rinegoziati ogni 3 anni e sono sovvenzionati principalmente tramite delle quote di partecipazione (National Banken, 2021).
Il nuovo accordo prevede l’aggiunta, da parte della Danimarca, di una quota di 2,6 miliardi di DKK che si somma a quella precedente (4,4, miliardi di DKK). Gli impegni totali della Danmarks Nationalbank nei confronti del FMI, sia in termini di risorse per finanziamenti non agevolati che per il PRGT, ammontano a 82,7 miliardi DKK. Ciò corrisponde al 3,5% del PIL della Danimarca. (ibid).
Il contributo che negli anni la Danimarca ha versato al FMI è particolarmente significativo.
L’incremento della quota danese al PRGT rientra nella previsione di un ulteriore aumento di richiesta da parte degli Stati maggiormente in difficoltà a seguito della crisi Covid-19. Si calcola infatti che sarà necessario richiedere agli istituti di credito, che attualmente fanno parte del fondo, una maggiore collaborazione in tal senso (Folketinget, 2020). Data la situazione attuale, l’arco temporale in cui si stima essere necessario un costante incremento dei fondi per il PRGT si concluderebbe a Dicembre 2024 (ibid.).
I Paesi che richiedono l’accesso alle risorse del PRGT devono soddisfare dei requisiti specifici. Queste condizioni da rispettare sono strettamente connesse al livello di vulnerabilità economico-finanziaria di ciascun ricevente. Tra i requisiti fondamentali rientrano, ad esempio, misure e riforme che lo Stato beneficiario deve attuare in modo da creare i prerequisiti per una ripresa economica sostenibile. I finanziamenti sono generalmente suddivisi in rate su più anni e dipendono dalla continua attuazione delle condizioni prefissate (National Banken, 2021).
La Danmarks Nationalbank riceve un credito, sulla quota messa a disposizione per il PRGT, che entra direttamente nella propria riserva valutaria. Data la diretta esposizione creditizia verso l’FMI e non verso i Paesi che richiedono il prestito, il rischio per le banche nazionali si riduce significativamente (ibid).
Fonte: https://bit.ly/3aNUDzu
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)