Mercoledì 30 Aprile 2025
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Danimarca, un punto strategico per accesso alla Sandinavia. L’organizzazione infrastrutturale danese permette il facile accesso al mercato scandinavo da parte degli altri Paesi UE, nonché un immediato interscambio tra gli stessi Paesi scandinavi. La qualità delle infrastrutture, che si concretizza ad esempio in una percentuale pari al 65% di next-day deliveries, consegne effettuate nel corso di una sola giornata, rende la Danimarca un punto di partenza ottimale per l’espansione della propria attività commerciale sui mercati dei Nordics (MFA of Denmark, 2021).
Logistica, supply chain e infrastrutture, giocano un ruolo fondamentale nel rendere la Danimarca la terza economia più competitiva al mondo e seconda economia più competitiva dell’UE (World Competitiveness Ranking, 2021). La rete elettrica danese è una delle più affidabili d’Europa e garantisce l’ottimo funzionamento dei sistemi stradali e ferroviari. In aggiunta, il settore delle telecomunicazioni in Danimarca si contraddistingue per affidabilità e l’accesso a internet a banda larga è disponibile quasi ovunque. Le infrastrutture IT che accompagnano tutte le operazioni, oltre ad essere funzionanti, permettono di offrire servizi di distribuzione e di logistica tecnologicamente avanzati. Oltre a ciò, la posizione geografica della Danimarca la rende un eccellente hub di trasporto per il Nord Europa, la Scandinavia e la regione del Mar Baltico.
Il trasporto via terra. Quando si considera nello specifico la distribuzione via terra, vengono in mente due punti di collegamento fondamentali: Great Belt Bridge, inaugurato nel 1998, e Øresund Bridge, tra Svezia e Danimarca. Ad incrementare la velocità del trasporto via terra, si aggiunge anche la costruzione del Fehmarn Belt Bridge. Il Fehmarn Belt Bridge sarà lungo 18 km e includerà quattro corsie per gli autoveicoli e due linee ferroviarie tra l’isola danese di Lolland e quella tedesca di Fermar. I lavori per la realizzazione di quello che sarà il più grande progetto infrastrutturale del Nord Europa sono già iniziati all’estremità meridionale (Germania) e la data di consegna è prevista per il 2029 (GCR, 2021).
Il trasporto via aria. Gli aeroporti, quattro, sono un particolare punto di forza del sistema di distribuzione danese. Oltre ad essere operativi per quanto concerne il trasporto passeggeri, eccellono anche per i cargo. In particolare, l’aeroporto di Copenaghen (CPH) nel 2020 è stato eletto dalla Air Transport Research Society (ATRS) aeroporto più efficiente d’Europa che opera con più di 25-40 milioni di passeggeri. Anche nel periodo di crisi pandemica, il CPH ha registrato un aumento considerevole del numero delle merci, in transito da e per la Scandinavia, con significativi aumenti di volume di DPI, prodotti farmaceutici, alimenti e parti di macchinari. Non solo, dall’inizio del Covid-19, diverse compagnie aeree asiatiche, mediorientali e nordamericane hanno mostrato un forte interesse verso CPH offrendo diverse tratte, con frequenza settimanale, che trasportano solo merci.
Il trasporto via mare. Il 75% delle spedizioni danesi avvengono via mare e partono da 25 porti diversi, in grado di offrire connessioni giornaliere con i principali porti europei ed extra UE, per un volume annuale complessivo di circa 64 milioni di tonnellate di merci (MFA of Denmark, 2021).
Inoltre, con la Blue Growth Strategy 2018-2025, la Danimarca si propone di diventare il punto di riferimento per la digitalizzazione nel settore marittimo. Le aziende straniere hanno infatti l’opportunità di richiedere fondi dall’ Innovationsfonde (Fondo per l’Innovazione in Danimarca), in particolare per le tecnologie green nel settore marittimo, se si stabiliscono in Danimarca o costituiscono partnership con aziende e/o ricercatori danesi.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)