L’economia circolare utilizzata come soluzione green nelle aree tedesche e italiane

L’economia circolare utilizzata come soluzione green nelle aree tedesche e italiane
Venerdì 12 Aprile 2024

L’economia circolare utilizzata come soluzione green nelle aree tedesche e italiane

L'economia circolare, un approccio sostenibile, promuove condivisione, riutilizzo e riciclo per estendere il ciclo di vita dei prodotti, contrastando il modello lineare "estrarre, produrre, utilizzare e gettare". Il Parlamento europeo sostiene misure contro l'obsolescenza programmata per una gestione più responsabile delle risorse.

Stimolando riutilizzo e riciclaggio, si riducono i rifiuti, preservando risorse e biodiversità e abbassando le emissioni di gas serra. La progettazione responsabile, cruciale nell'80% dell'impatto ambientale, affronta il problema degli imballaggi eccessivi. Oltre agli impatti ambientali, l'estrazione e l'uso delle materie prime aumentano le emissioni di CO², ridotte da un approccio circolare che crea posti di lavoro e risparmio economico. La transizione stimerebbe 700.000 posti di lavoro nell'UE entro il 2030, migliorando competitività e innovazione.

La riprogettazione circolare offre prodotti durevoli e innovativi, migliorando la qualità di vita. Ad esempio, il ricondizionamento dei veicoli commerciali leggeri anziché il riciclo porterebbe a risparmi annuali di €6,4 miliardi, risparmi energetici di €140 milioni e riduzione delle emissioni di gas serra di 6,3 milioni di tonnellate.

 

Le azioni italiane

Il tasso di utilizzo di materiali circolari in Italia è superiore alla media UE dell’11,7% nel 2021 (i dati più recenti disponibili), ma era del 20,6% nel 2020 e del 19,5% nel 2019. In termini di produttività delle risorse, siamo secondi alla Francia tra le principali economie europee, con una produzione di 3,2 euro per chilogrammo di materiale consumato. Siamo al primo posto in termini di percentuale di riciclaggio, con il 72% di tutti i rifiuti prodotti, compresi quelli speciali e urbani.

Il rapporto evidenzia che in Italia il 44% delle aziende adotta pratiche di circolarità, superando il 34% delle aziende che non adottano tali pratiche. L'Italia è uno dei Paesi dell'UE con il maggior successo nell'economia circolare, con un tasso di riciclaggio del 68% (rispetto alla media europea del 57%). Inoltre, il tasso di utilizzo di materiali circolari è superiore alla media europea (19,3% rispetto all'11,9%).

Le sfide della rivoluzione green per le aziende comprendono la difficoltà, soprattutto per le PMI, di promuovere la sostenibilità esternamente. Mentre le grandi aziende possono facilmente adottare un modello di economia circolare, le imprese più piccole lottano di più. Tuttavia, la crescente domanda di prodotti sostenibili spinge molte aziende nel settore dei sensori e automazione, a estendere la sostenibilità a tutta la catena di fornitura. Ottimizzando internamente e collaborando con i fornitori, queste aziende affrontano la sfida di trasformare l’intero processo produttivo verso la sostenibilità.

 

Le azioni tedesche

Il governo federale tedesco sta sviluppando una strategia nazionale per l’economia circolare (NKWS – Nationale Kreislaufwirtschaftsstrategie). La NKWS è una strategia quadro in cui il governo federale definisce gli obiettivi, i principi e le misure che sono alla base di tutte le strategie relative alla politica delle materie prime. Gli obiettivi principali della NKWS sono la protezione dell’ambiente e del clima, la riduzione dell’invasione e la salvaguardia della biodiversità.

Le circostanze di partenza a causa del suo dominio economico globale, la Germania necessita di grandi quantità di materie prime. Tuttavia, l’attuale elevato fabbisogno di nuovi investimenti, come quelli per lo sviluppo sostenibile, le energie rinnovabili e la difesa, indica che nei prossimi anni saranno necessarie più materie prime. Inoltre, il consumo medio tedesco di materie prime è di gran lunga superiore alla media mondiale. Per esempio, l’obiettivo delineato nella strategia cinese per lo sviluppo sostenibile di contrastare il predominio delle materie prime sulla crescita economica è stato raggiunto, anche se non nella misura desiderata.

Negli ultimi trent’anni, la Germania ha sviluppato un sistema di gestione dei rifiuti di alta qualità e un’infrastruttura significativa per un’economia circolare, non solo in termini di raccolta, smaltimento e riciclaggio dei rifiuti, ma anche in termini di responsabilità globale dei prodotti.

Tuttavia, I dati raccolti dall'Ufficio Statistico Europeo (Eurostat) indicano che solo il 13% circa del consumo totale di materie prime della Germania è costituito da materie secondarie. Di conseguenza, il consumo di materie prime è elevato e probabilmente continuerà a crescere senza subire cali significativi. Il governo tedesco vuole cambiare questa situazione e passare a un'economia circolare che risparmia risorse, il che dovrebbe tradursi in un minor consumo di materiali primari. L'obiettivo della Strategia nazionale per l'economia circolare è quello di delineare il percorso di questa trasformazione.

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Tedesca)

Ultima modifica: Mercoledì 17 Luglio 2024