Giovedì 18 Dicembre 2025
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Sulla mappa del cinema mondiale, la Costa Azzurra fa pensare subito a Cannes, al tappeto rosso e alle salite delle scale. Eppure, quando si parla di cinema italiano, è Nizza a prendersi il primo piano. Ogni primavera la città si trasforma in un vero hub franco-italiano grazie alle Giornate del Cinema Italiano organizzate all’”Espace Magnan”. Un appuntamento discreto nella forma ma densissimo nei contenuti, che nel tempo ha imposto Nizza come capitale del cinema italiano sulla Costa Azzurra.
Un festival radicato nel quotidiano nizzardo
Le Giornate del Cinema Italiano non sono più il “piccolo evento culturale” che si scopre per caso. Fanno ormai parte del paesaggio. Da oltre trent’anni l’Espace Magnan dedica una quindicina di giorni a una programmazione interamente centrata sul cinema proveniente dalla penisola. In questo periodo la sala si mette all’ora di Roma, Napoli, Torino o Palermo: fiction sociali, commedie amare, opere prime, documentari, film passati da Venezia o Berlino ma ancora inediti in Francia.
La linea editoriale è chiara: offrire al pubblico della Costa Azzurra un panorama esigente del cinema italiano contemporaneo, spesso in anteprima, con un’attenzione particolare ai nuovi autori e ai temi sociali. Siamo lontani dalla cartolina immobile della Dolce Vita. Sullo schermo l’Italia appare come un Paese attraversato da tensioni attualissime: ricomposizione delle famiglie, fratture Nord/Sud, precarietà giovanile, trasformazioni del lavoro, questioni di genere.
Nizza quindi non si limita ad “ospitare film italiani”. La città diventa piattaforma di lancio verso il pubblico francese del litorale, da Marsiglia al confine, con uno zoccolo duro di spettatori che segue il festival di edizione in edizione.
Un ponte educativo franco-italiano
Una parte essenziale del dispositivo si gioca al mattino, con le proiezioni scolastiche. L’Académie de Nice si appoggia al festival per proporre a classi di scuole medie e licei un’immersione nel cinema italiano in versione originale sottotitolata. I film sono scelti in funzione dei livelli, i dossier pedagogici circolano in anticipo e le proiezioni proseguono con momenti di confronto in sala.
Per i docenti di italiano queste sessioni sono uno strumento molto concreto: gli studenti ascoltano la lingua, percepiscono gli accenti, il ritmo reale dei dialoghi. Per gli insegnanti di storia-geografia, scienze sociali o lettere, questi film diventano casi di studio sull’Europa del Sud, sulle dinamiche sociali italiane, sulle migrazioni o sulle trasformazioni urbane. Si passa da un’Italia astratta nei manuali a un’Italia filmata, discussa, talvolta anche messa in discussione.
Al di là della scuola, il festival guarda anche alle famiglie. Alcune proiezioni sono pensate per i più giovani, con film d’animazione o fiction accessibili, e questo permette di introdurre molto presto un contatto naturale con la lingua e la cultura italiane.
Una diplomazia culturale a misura d’uomo
Le Giornate del Cinema Italiano funzionano anche come un vero e proprio motore di diplomazia culturale. Le istituzioni italiane presenti in Francia, in particolare il consolato generale e le reti culturali, trovano in questo festival un canale efficace per valorizzare la produzione contemporanea, ben oltre i grandi classici già noti al pubblico francese.
Dal lato nizzardo, gli attori culturali dispongono di uno strumento solido per affermare l’identità mediterranea ed europea del territorio. La vicinanza storica con l’Italia non resta uno slogan: si traduce in una programmazione mirata, in incontri con registi, in dibattiti con le troupe, in serate dove si incrociano professionisti italiani, programmatori francesi, associazioni franco-italiane e cinefili.
Anno dopo anno, questo lavoro costruisce un ecosistema franco-italiano stabile: registi e registe italiani vengono a presentare le proprie opere, i programmatori individuano nuovi titoli per altre sale, gli insegnanti mettono in piedi progetti didattici ricorrenti attorno al festival. L’amicizia franco-italiana, spesso evocata a livello dei capi di Stato, qui prende forma in modo molto semplice: in una sala, davanti a uno schermo, lasciando risuonare la lingua italiana a Nizza.
Nizza, palcoscenico principale del cinema italiano sulla Costa Azzurra
Per la sua lunga storia, la coerenza della programmazione, il lavoro con il pubblico giovane e la rete di partner, il festival nizzardo si è imposto come riferimento sulla Costa Azzurra per il cinema italiano. Lungo il litorale non esiste un altro appuntamento che concentri un numero simile di film, ospiti e incontri dedicati alla creazione italiana contemporanea.
Parlare di «Nizza, capitale del cinema italiano sulla Costa Azzurra» non è quindi un semplice effetto retorico. È lo specchio di una realtà: un evento ben identificato nell’agenda culturale locale, un supporto di lavoro per gli istituti scolastici, un legame vivo tra due Paesi che condividono un tratto di Mediterraneo, ma anche un immaginario comune e, ormai, storie di cinema vissute insieme.
(Contributo editoriale a cura della Chambre de Commerce Italienne Nice, Sophia-Antipolis, Cote d'Azur)