Giovedì 18 Settembre 2025
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La nostra città compie un notevole balzo in avanti nel palmarès delle destinazioni studentesche: secondo la rivista L’Étudiant, si colloca ora all’11ª posizione. Si tratta di un guadagno di 15 posti tra il 2024 e il 2025, accompagnato da un marcato aumento della soddisfazione: l’83% degli studenti si dichiara soddisfatto, contro il 74% dell’anno scorso.
Questo progresso riflette uno sforzo collettivo di lungo periodo, portato avanti con gli attori della vita studentesca, dell’istruzione superiore e del tessuto economico, per fare di Nizza una vera e propria città universitaria. In quindici anni, gli iscritti sono raddoppiati: da 25.000 a quasi 50.000 studentesse e studenti formati sul posto.
Dal 2008, il territorio nizzardo si è sviluppato e ha conosciuto una vera trasformazione sul piano universitario. Il territorio metropolitano dispone di un ecosistema attrattivo, che ha consentito di migliorare le condizioni di studio e l’inserimento professionale degli studenti a Nizza.
Eppure Nizza non era una città universitaria; oggi brilla a livello internazionale.
Effettivamente venerdì 15 agosto è stata pubblicata anche una delle classifiche di riferimento del mondo accademico: l’Academic Ranking of World Universities, noto come “classifica di Shanghai”. Essa conferma la buona tenuta della Francia in una competizione internazionale molto esigente. A Nizza, l’Université Côte d’Azur figura nuovamente tra le prime 500 università mondiali nel 2025, risultato di una strategia accademica coerente e di una ricerca riconosciuta.
Collocata nella fascia 401–500, la nostra università si affianca a Tolosa, Lille e Rennes. Disciplina per disciplina, si distingue in particolare nelle scienze della Terra (76–100), in fisica (101–150), in matematica (151–200), in biologia (201–300), in farmacia (201–300), in informatica (301–400) e in medicina (301–400).
A livello nazionale, 27 istituti francesi compaiono in classifica, due in più rispetto al 2024 come ha sottolineato il ministero dell’Istruzione superiore e della Ricerca.
Paris-Saclay resta la prima università francese (13ª mondiale, 3ª europea), davanti a PSL (34ª), Sorbonne Université (43ª) e Université Paris Cité (60ª). La Francia conta inoltre otto istituti nella top 200, tra cui Strasburgo, Aix-Marseille, Grenoble-Alpes e Montpellier.
Due università fanno il loro ingresso quest’anno: Versailles–Saint-Quentin-en-Yvelines e Picardie Jules-Verne (Amiens).
Per il ministero, questa presenza ampliata illustra la qualità della scienza francese e il riconoscimento internazionale dei nostri ricercatori. Testimonia anche l’efficacia delle politiche di consolidamento avviate da oltre dieci anni: finanziamenti dedicati (PIA, France 2030, Idex, I-Site) e facilitazioni dei raggruppamenti hanno permesso di passare da 18 istituti classificati nel 2003 a 27 oggi, con un progresso del 50% in vent’anni.