Mercoledì 30 Aprile 2025
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di Alfredo Pretto – Vicesegretario Generale della Camera di Commercio Italiana di San Paolo
Nel 2024, l’economia brasiliana ha dimostrato una crescita notevole, posizionandosi al sesto posto tra le economie del G20 con il più alto tasso di espansione. Con un incremento del 2,5% nel periodo giugno 2023-giugno 2024, il Brasile ha superato molte delle economie avanzate, confermando il suo ruolo di protagonista tra i mercati emergenti. Tra le principali economie mondiali, solo India, Indonesia, Cina, Russia e Stati Uniti hanno registrato una crescita superiore, mentre la Turchia ha eguagliato il risultato brasiliano.
Un Nuovo Ciclo di Crescita
I dati del secondo trimestre del 2024 mostrano un aumento del PIL dell’1,4% rispetto al trimestre precedente, superando le aspettative degli economisti. Questo ha spinto il Brasile a superare le previsioni del Fondo Monetario Internazionale (FMI), che inizialmente stimava una crescita annua del 2,1%. Il Paese, quindi, si sta consolidando come uno dei principali motori economici del G20, guidato da politiche economiche più robuste e settori emergenti come tecnologia, energia verde e infrastrutture.
Stabilizzazione Globale dopo Anni di Turbolenze
Il contesto globale nel 2024 sta finalmente conoscendo una certa stabilità, dopo quattro anni caratterizzati da incertezze economiche legate alla pandemia e alle tensioni geopolitiche. La ripresa, trainata dagli Stati Uniti e dai mercati emergenti, ha visto il Brasile in prima linea. Gli Stati Uniti, con una crescita del 2,8%, hanno contribuito in modo significativo alla ripresa globale, ma l’economia brasiliana si è distinta nel contesto delle economie emergenti.
IDE in Brasile: Crescita e Cambiamenti nelle Dinamiche di Investimento
Negli ultimi cinque anni, il Brasile è passato dal primo al quarto posto come destinazione degli investimenti cinesi in America Latina, con il totale degli investimenti sceso a 1,73 miliardi di dollari nel 2023, uno dei valori più bassi dal 2009. Tuttavia, questo declino riflette una nuova strategia: le aziende cinesi stanno concentrando i loro investimenti su progetti più piccoli, particolarmente nel settore delle energie rinnovabili, della mobilità elettrica e dell’infrastruttura urbana, segnalando una crescente attenzione verso la sostenibilità e lo sviluppo tecnologico.
Parallelamente, il Brasile ha consolidato la sua posizione come seconda principale destinazione di investimenti diretti esteri (IDE) nel 2023, superando la Cina con 64 miliardi di dollari. Nonostante un calo del 12% rispetto all’anno precedente, il Brasile si colloca subito dietro gli Stati Uniti, che hanno attratto 341 miliardi di dollari. Il calo degli investimenti cinesi, in parte legato a tensioni geopolitiche e all’aumento dei tassi di interesse, riflette il più ampio trend globale, con una riduzione del 7% degli IDE totali. Tuttavia, questo fenomeno non sembra arrestare l’interesse internazionale verso il Brasile, che si sta affermando sempre più come un mercato cruciale per gli investitori esteri.
Nuove Opportunità nell’Energia Verde
Il settore dell’energia verde, in particolare, rappresenta un’enorme opportunità per il Brasile. Con una rete energetica già relativamente pulita e risorse naturali abbondanti, il Paese ha tutte le carte in regola per diventare un partner chiave della Cina nella transizione verso energie più sostenibili. Ad esempio, aziende cinesi come BYD e Great Wall stanno investendo nella produzione di veicoli elettrici in Brasile, un settore destinato a crescere nei prossimi anni.
Prospettive di Crescita e Sfide Future
Nonostante il positivo andamento dell’economia brasiliana nel 2024, il panorama globale presenta una ripresa economica disomogenea, con molte economie europee che progrediscono a ritmi più lenti. Inoltre, l’attuale fase di stabilizzazione potrebbe essere vulnerabile a fattori esterni, come la riduzione delle politiche di stimolo monetario. È essenziale, quindi, mantenere politiche economiche robuste per sostenere la crescita e garantire una traiettoria positiva nel lungo termine.
Il 2024 ha segnato un periodo di notevole espansione per il Brasile, che si conferma come una delle economie emergenti più dinamiche del mondo. Nonostante alcune sfide, come la flessione degli investimenti cinesi, il paese continua a offrire ampie opportunità, specialmente nei settori delle energie rinnovabili e delle tecnologie sostenibili, promettendo un futuro ricco di potenziale.
(Fonti: Bora Investir e BBC)
La previsione ufficiale di inflazione è salita al 4,25%
pubblicato il 13/09/2024 | Di Wellton Máximo – Giornalista presso Agência Brasil
Il Segretariato per la Politica Economica (SPE) del Ministero delle Finanze ha aumentato quest’anno la stima di crescita dell’economia brasiliana dal 2,5% al 3,2%. La previsione è contenuta nel Bollettino Macrofiscale, pubblicato il 13 settembre dal Segretariato per la Politica Economica (SPE) del Ministero delle Finanze. Per quanto riguarda l’inflazione secondo l’Indice Generale dei Prezzi al Consumo Nazionale (IPCA), il documento ha aumentato la proiezione per il 2024 dal 3,9% al 4,25%.
In relazione all’andamento dell’economia del Paese, la proiezione del Prodotto Interno Lordo (PIL) è stata rivista dopo la pubblicazione della crescita dell’indicatore dell’1,4% nel secondo trimestre. Diffuso il 3 settembre dall’Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (IBGE), il risultato è stato superiore alle aspettative.
Il 15 settembre il ministro delle Finanze, Fernando Haddad, aveva informato che ilteam economico avrebbe rivisto le previsioni di crescita del PIL nel 2024 a oltre il 3%.
Nonostante abbia rivisto al rialzo le previsioni di crescita del PIL, il SPE prevede un rallentamento nella seconda metà dell’anno. Per il terzo trimestre (luglio-settembre), il documento prevede un’espansione dello 0,6% del PIL, contro l’1,4% registrato nel trimestre precedente. Per il 2025 la stima di crescita scende dal 2,6% al 2,5%. Il SPE attribuisce la minore crescita del prossimo anno alla prospettiva di un nuovo ciclo di aumenti del Tasso Selic (tasso di interesse di base per l’economia).
La proiezione dell’IPCA è vicina al tetto massimo dell’obiettivo di inflazione per l’anno, definito dal Consiglio monetario nazionale (CMN) al 3%, con un intervallo di tolleranza di 1,5 punti percentuali al rialzo o al ribasso. Cioè, il limite inferiore è 1,5% e il limite superiore è 4,5%. Per il 2025 la stima passa dal 3,2% al 3,3%.
Secondo il SPE, gli effetti del rialzo del dollaro, l’adeguamento del prezzo minimo delle sigarette e lo scenario bandiera gialla per le tariffe elettriche a fine anno hanno contribuito alla crescita delle stime di inflazione. Dalla fine di agosto, la bandiera delle tariffe energetiche è rossa, a causa della siccità che ha colpito gran parte del Paese.
Settori
Oltre ad alzare le previsioni di crescita economica del Brasile, il SPE ha modificato la stima per i settori produttivi. Per l’agricoltura la variazione attesa del PIL resta negativa, ma la contrazione prevista, pari al 2,5%, è migliorata all’1,9%. Secondo il documento, la revisione riflette l’aumento delle stime per il raccolto di mais, cotone, canna da zucchero e l’aumento della produzione di carne. Per l’industria le aspettative di crescita sono state riviste al rialzo, dal 2,6% al 3,4%. Secondo SPE, la revisione riflette principalmente le stime più elevate per la crescita del settore manifatturiero e delle costruzioni nell’anno. Nel secondo trimestre, l’industria è stato il settore che ha maggiormente trainato la crescita del PIL. In aumento anche la proiezione relativa all’espansione dei servizi, dal 2,8% al 3,3%.
INPC
Anche rispetto agli altri indici di inflazione il SPE ha rivisto le stime. L’Indice Nazionale dei Prezzi al Consumo (INPC), utilizzato per stabilire il valore del salario minimo e delle pensioni corrette, dovrebbe chiudere quest’anno con una variazione del 4,1%, leggermente superiore al 3,65% diffuso nel bollettino precedente, di luglio. La proiezione dell’Indice Generale dei Prezzi – Disponibilità Interna (IGP-DI), che comprende il settore all’ingrosso, i costi delle costruzioni civili e il consumo finale, è aumentata quest’anno dal 3,6% al 3,8%. Poiché riflette i prezzi all’ingrosso, l’IGP-DI è più suscettibile alle variazioni del dollaro.
Rio Grande do Sul
Nell’edizione precedente, a luglio, il Bollettino Macrofiscale aveva riportato che le inondazioni dello Stato di Rio Grande do Sul avrebbero avuto un impatto sul PIL di 0,25 punti percentuali nel 2024. La cifra non è stata rivista, ma la SPE ha precisato che il minor contributo delle politiche di aiuto di Stato contribuirà al rallentamento economico nel terzo trimestre.
I numeri del Bollettino Macrofiscale vengono utilizzati nel Rapporto sulla Valutazione delle Entrate e delle Spese, pubblicato il 20 settembre. Pubblicato ogni due mesi, il rapporto fornisce previsioni per l’esecuzione del Bilancio basate sull’andamento delle entrate e sulle previsioni di spesa pubblica, con PIL e inflazione inclusi in alcuni calcoli. Sulla base del rispetto dell’obiettivo del disavanzo primario e del limite di spesa del nuovo quadro fiscale, il governo blocca alcune spese non obbligatorie.
(Fonte: Agência Brasil)
(Contributo editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)