Mercoledì 16 Luglio 2025
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L’Italia si posiziona come terzo fornitore mondiale e primo esportatore europeo di gioielleria verso gli Emirati Arabi Uniti, con esportazioni che hanno raggiunto i 1,22 miliardi di euro. Solo nel febbraio 2025, l’Italia ha registrato esportazioni di gioielli per 238 milioni di euro verso gli EAU, segnando un aumento del 24% rispetto allo stesso periodo del 2024 e mantenendo una quota del 5% del mercato totale delle importazioni.
A conferma di questo slancio, il Padiglione Italiano alla 55ª edizione del Watch & Jewellery Middle East Show sarà ampliato per ospitare 48 brand, rafforzando la presenza italiana all’interno della fiera.
Lorenzo Fanara, Ambasciatore d’Italia negli Emirati Arabi Uniti, ha dichiarato:
“La gioielleria italiana è molto più che maestria artigianale. È una celebrazione del nostro stile di vita, della nostra creatività e della nostra passione per la bellezza.”
Con l’industria che si orienta verso nuovi standard di sostenibilità, i produttori italiani stanno evolvendo, puntando su trasparenza della filiera e modelli produttivi circolari. Di fronte alla crescente attenzione dei consumatori emiratini verso l’approvvigionamento etico, i brand italiani mettono in risalto il loro impegno verso la responsabilità ambientale, integrando valori moderni con tecniche artigianali secolari.
Con una superficie espositiva complessiva di 708 m², l’Italia si conferma la più grande presenza internazionale dell’edizione 2025 dell’evento, che si tiene dal 28 maggio al 1° giugno presso l’Expo Centre Sharjah.
La società tecnologica emiratina G42 ha annunciato di aver stretto un accordo con la startup italiana di intelligenza artificiale iGenius per sviluppare in Italia un importante supercomputer dedicato all’IA, come dichiarato in un comunicato congiunto diffuso venerdì.
L’intesa rientra nel quadro di cooperazione bilaterale annunciato durante il vertice Italia–Emirati dello scorso febbraio, in occasione del quale gli EAU si sono impegnati a investire 40 miliardi di dollari in Italia, come dichiarato all’epoca dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Il progetto, denominato Colosseum, prevede la creazione di un data center per l’intelligenza artificiale nel sud Italia, con un investimento di 1 miliardo di dollari in cinque anni, sfruttando tecnologie avanzate sviluppate da Nvidia.
G42 sarà il principale finanziatore della fase iniziale, con l’obiettivo di realizzare quella che le due aziende definiscono la più grande infrastruttura di calcolo per l’IA in Europa.
L'accordo porterà alla nascita di un hub dell’intelligenza artificiale in Italia, ha dichiarato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso durante la conferenza Investopia a Milano, evidenziando le “forti possibilità” che la sede venga realizzata in Puglia.
Tra gli azionisti di G42 figurano il fondo sovrano di Abu Dhabi Mubadala, la famiglia reale degli Emirati e la società statunitense di private equity Silver Lak.
Il gruppo energetico italiano Eni e la società di Dubai Khazna hanno firmato un accordo preliminare per sviluppare congiuntamente un campus di data center da 500 megawatt (MW) nel nord Italia, secondo quanto annunciato dalle due aziende venerdì.
Il campus, che sorgerà nei pressi di Milano, rientra in una più ampia collaborazione tra Italia ed Emirati Arabi Uniti, finalizzata a potenziare le infrastrutture digitali nazionali, con l’obiettivo di installare fino a 1 gigawatt di capacità IT sull’intero territorio italiano.
Secondo quanto riferito da Eni, il nuovo centro sarà alimentato da energia cosiddetta "blue power", ovvero elettricità prodotta da un impianto a gas dotato di tecnologia di cattura della CO₂, per ridurre le emissioni inquinanti.
Secondo le stime dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, gli investimenti nei data center in Italia raddoppieranno a 10 miliardi di euro nel biennio 2025-2026, rispetto ai due anni precedenti, grazie ai piani di espansione delle grandi aziende tecnologiche.
Il 24 febbraio 2025, Italia ed Emirati Arabi Uniti hanno sottoscritto un accordo di portata storica che prevede investimenti congiunti per un valore complessivo di 40 miliardi di dollari. La partnership punta a consolidare i rapporti economici tra i due Paesi, con particolare attenzione a settori strategici quali intelligenza artificiale, data center, ricerca spaziale, energie rinnovabili e terre rare. L’intesa segna un’importante evoluzione nelle relazioni bilaterali, con l’obiettivo di favorire l’innovazione tecnologica e promuovere uno sviluppo sostenibile condiviso.
L’accordo include oltre 40 intese sottoscritte da enti governativi e aziende private di entrambi i Paesi, coinvolgendo alcune delle principali realtà italiane, tra cui Eni, Enel, Leonardo, Fincantieri, Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Intesa Sanpaolo. Le collaborazioni si estendono a numerosi ambiti strategici:
Questo accordo rappresenta un punto di svolta nelle relazioni tra Italia ed Emirati Arabi Uniti, dando avvio a una cooperazione strutturata e duratura in settori chiave per la crescita economica e tecnologica di entrambi i Paesi.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)