Notizie dai mercati esteri - Polonia

Notizie dai mercati esteri - Polonia
Giovedì 13 Giugno 2024

Notizie dai mercati esteri - Polonia

Un mese di esenzione dal pagamento dei contributi: nuova legge introduce le ferie contributive

Lunedì 3 giugno il presidente della Polonia Andrzej Duda ha firmato la legge che introduce le ferie contributive a partire dal 1° novembre di quest'anno. Il proprietario di un'impresa non agricola potrà richiedere l'esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali per un mese a scelta dell'anno. L'imprenditore sarà esentato da tre contributi all'Istituto delle assicurazioni sociali obbligatori (pensione, assicurazione invalidità e assicurazione contro gli infortuni) e da un'assicurazione malattia facoltativa. Il bilancio dello Stato li rimborserà durante il mese selezionato, questo significa che il proprietario non sarà costretto a sospendere le attività dell'azienda per quel periodo. Per richiedere le ferie contributive l'imprenditore dovrà soddisfare diverse condizioni, tra cui impiegare fino a 10 persone e non aver generato dalla sua impresa un reddito superiore a 2 milioni di zloty negli ultimi 2 anni.

Firmata la legge sui buoni energetici

Il presidente Andrzej Duda ha firmato la legge sui buoni energetici, che regola i prezzi dell'energia in Polonia nella seconda metà del 2024. La legge introduce nuovi prezzi massimi per l'elettricità, il gas e il calore, oltre a un voucher energetico per le famiglie a reddito più basso. A partire da luglio 2024, il prezzo massimo dell'elettricità sarà di 500 PLN netti per MWh per le famiglie e di 693 PLN netti per MWh per le autorità locali e le piccole e medie imprese. Fino ad ora è stato applicato un congelamento dei prezzi e da luglio anche i prezzi del gas saranno sbloccati. La nuova tariffa del gas sarà di 291 PLN per MWh e il prezzo del calore di sistema aumenterà gradualmente, raggiungendo 119,39 PLN per GJ entro la fine del 2024 e 134,97 PLN per GJ nella prima metà del 2025. La legge introduce anche un voucher energetico come sostegno una tantum per le famiglie a basso reddito. L'importo del buono dipenderà dal numero di persone che compongono la famiglia e varierà da 300 a 600 PLN, con la possibilità di raddoppiare l'importo per le famiglie che utilizzano il riscaldamento elettrico. La nuova legislazione prevede soglie di reddito e un meccanismo “zloty per zloty” in caso di superamento.

Progetto di Legge sull'esenzione IVA sulle piccole imprese che commerciano con altri Paesi UE

Il progetto di modifica della legge sull'imposta sul valore aggiunto prevede che le piccole imprese possano beneficiare dell'esenzione dall'IVA nei Paesi dell'UE diversi da quello in cui sono stabilite. Le informazioni sulla modifica prevista sono state pubblicate sul sito web del KPRM. Si applica alle aziende polacche e di altri Stati membri dell'UE. L'emendamento mira a implementare i regolamenti dell'UE, consentendo alle piccole imprese di essere esentate dall'IVA negli Stati membri dell'UE in cui non sono stabilite. Le modifiche sono vantaggiose per le piccole imprese che operano a livello internazionale. Una delle condizioni per ottenere l'esenzione sarà la registrazione dell'azienda nel Paese dove ha sede e la presentazione di informazioni trimestrali sul fatturato in ogni Stato membro dell'UE. Le imprese che beneficiano dell'esenzione dovranno rispettare il limite UE di 100.000 euro. Il superamento di questo limite o del limite nazionale (in Polonia 200.000 PLN) comporta la perdita del diritto all'esenzione IVA. Attualmente, le aziende straniere devono versare l'IVA alla loro prima vendita in Polonia, mentre le piccole imprese polacche che operano in altri Paesi dell'UE devono registrarsi ai fini dell'IVA in tali Paesi. La proposta di legge prevede anche l'introduzione di nuove regole sul luogo di fornitura di servizi, come quelli culturali o educativi, quando il destinatario partecipa virtualmente.

Relazione del Global Business Complexity Index: la Polonia non è un Paese business friendly

La relazione del Global Business Complexity Index(GBCI), che annualmente descrive in quale paese è più difficile gestire un’azienda, quest’anno ha messo la Polonia al settimo posto in Europa ed al dodicesimo posto nel mondo. Queste sono le posizioni più alte rispetto a tutti i paesi vicini, ad eccezione della Bielorussia. Si può affermare che la Polonia non è un paese business friendly. Anche nell’Ucraina, devastata dalla guerra, le tasse e la legge sono più favorevoli. Joanna Romańczuk, direttore del TMF Group, ha dichiarato all’azienda responsabile del rapporto che esso è stato influenzato dal fatto che l’Ucraina è il candidato all’adesione dell’Unione Europea. "Il governo ucraino per avvicinarsi all'Europa agevola le imprese". afferma Joanna Romańczuk. In Polonia, invece, è difficile adattarsi a un sistema in continua evoluzione; gli imprenditori sono obbligati a riportare le stesse informazioni ripetutamente a varie istituzioni. Il Krajowy System e-Faktur (Sistema Nazionale della Fatturazione elettronica) doveva entrare in vigore quest’anno invece è stato rinviato probabilmente al 2026. Tuttavia, alcune aziende hanno già sostenuto i costi d’adeguamento a tale regola. Anche il Polski Ład (Ordine Polacco) ha avuto un impatto negativo sui risultati di queste classifiche per la Polonia, ma quest’anno è migliore di quelli del 2022-2023, di tre posizioni. Condizioni burocratiche più complesse di quelle polacche si trovano in Europa in Paesi come Grecia, Francia e Italia. All’estremo opposto si trovano: Isole Cayman, Curaçao, Danimarca, Hong Kong, Nouova Zelanda, Irlanda, Malta e la Repubblica Ceca. Quest’anno la ricerca ha paragonato la situazione nei 79 paesi, costituenti il 93% del PIL mondiale.

(Fonte: Polonia Oggi,Gazzetta Italia)

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Giovedì 30 Gennaio 2025