Martedì 29 Aprile 2025
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La società Czechoslovak Group, socio Camic, è entrata per la prima volta nella classifica delle cento imprese di difesa più importanti al mondo stilata dall’istituto svedese SIPRI.
Il gruppo ceco si è piazzato all’89º posto, migliorando rispetto al 107º dello scorso anno. A determinare questa scalata è stato il rialzo del 25% delle entrate derivanti dalla vendita di armamenti e servizi militari. Nel 2023, CSG ha registrato ricavi da queste attività pari a 1,2 miliardi di dollari, che rappresentavano circa il 70% delle entrate complessive della società.
CSG è l’unica società ceca presente nella classifica. Il vertice è dominato da cinque aziende statunitensi. I gruppi europei più grandi sono Airbus e l’italiana Leonardo, posizionati rispettivamente al 12º e 13º posto.
Fonte: https://www.sipri.org/sites/default/files/2024-11/fs_2412_top_100_2023_0.pdf
Gli stipendi in Repubblica Ceca sono aumentati nei primi tre trimestri di quest’anno di quasi il sette percento. Lo indicano i dati dell’Ufficio di Statistica Ceco.
Da gennaio a fine settembre le remunerazioni mensili versate ai dipendenti full-time sono aumentate del 6,9% a 45.107 corone ceche lorde. Al netto dell’inflazione, l’aumento è stato del 4,5%. Il valore mediano, che divide il mercato del lavoro in due parti uguali, tra chi prende di più e chi di meno, è arrivato nel terzo trimestre dell’anno a 40.482 corone ceche lorde al mese.
A trainare la crescita sono stati settori a forte presenza di imprese private, come l’edilizia, i trasporti o il settore della ristorazione e dell’accoglienza. Nell’industria manifatturiera, che conta più di un milione di dipendenti, gli stipendi sono cresciuti dall’inizio dell’anno del 7,4% a 44.287 corone ceche. Nell’istruzione e nella pubblica amministrazione gli aumenti si sono fermati a +2,8%.
Fonte: https://csu.gov.cz/rychle-informace/prumerne-mzdy-3-ctvrtleti-2024
Lo Stato ceco sosterrà, tramite il nuovo programma TWIST, i progetti di ricerca aziendali che utilizzeranno l’intelligenza artificiale. Lo ha indicato il gestore del programma, il Ministero dell’Industria e del Commercio.
Il programma può sostenere progetti di ricerca e sviluppo industriali che prevedono un utilizzo significativo dell’intelligenza artificiale. “Dai progetti sostenuti attendiamo soprattutto risultati come prototipi, linee sperimentali, tecnologie certificate, software e altre soluzioni digitali, in cui l’intelligenza artificiale avrà un ruolo fondamentale”, ha dichiarato Petr Očko del Ministero dell’Industria e del Commercio.
Il programma accetta domande di sovvenzione fino al 12 febbraio. Possono richiedere il sostegno aziende di ogni dimensione attive su tutto il territorio ceco. A disposizione ci sono 700 milioni di corone, che possono essere aumentati qualora pervengano molti progetti interessanti.
Fonte: https://www.mpo.gov.cz/cz/rozcestnik/pro-media/tiskove-zpravy/mpo-vyhlas...
Il gruppo parastatale ČEZ sta effettuando nel 2024 forti investimenti nelle reti di distribuzione.
Il principale gruppo energetico ceco prevede di realizzare quasi 20 miliardi di corone di investimenti nelle reti di distribuzione nel corso dell’anno, con un aumento di 2,5 miliardi di corone rispetto al 2023. “Si tratta del volume più alto di investimenti e costruzioni nella storia del gruppo,” ha dichiarato il portavoce Martin Zmelík.
Una parte rilevante dei fondi, circa 8,8 miliardi di corone, è stata destinata all’adattamento della rete per rispondere alle esigenze delle nuove fonti rinnovabili, soprattutto quelle fotovoltaiche. Il gruppo ha ricevuto quest’anno oltre 48.000 richieste di allaccio alla rete da parte di nuove fonti di produzione ed è riuscito a soddisfarne circa 27.000.
La Repubblica Ceca non sta ricevendo petrolio dalla Russia da mercoledì scorso. Lo hanno comunicato le imprese del settore.
I rifornimenti di petrolio tramite l’oleodotto Druzhba si sono interrotti senza una chiara spiegazione. Le importazioni attraverso questo oleodotto coprono circa la metà del fabbisogno della Repubblica Ceca. La principale raffineria del paese, situata a Litvínov, per il momento fa affidamento sulle sue scorte. Inoltre, il governo ha deciso di liberare una parte delle riserve strategiche. I rifornimenti tramite l’oleodotto TAL, invece, continuano senza interruzioni.
La Repubblica Ceca ha già deciso di rinunciare, a partire dal prossimo anno, alle importazioni di petrolio dalla Russia. Per questo motivo, sta finanziando i lavori di potenziamento dell’oleodotto TAL, che parte da Trieste. Il governo di Praga, inoltre, non ha richiesto una proroga dell’esenzione dalle sanzioni comunitarie per le importazioni di prodotti derivati dal petrolio russo, esenzione che è scaduta giovedì 5 dicembre.
Fonte: https://mero.cz/vyjadreni-mero-cr-k-aktualnimu-stavu-zasobovani-ceska-ropou/
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)