Notizie dai mercati esteri - Svezia

Notizie dai mercati esteri - Svezia
Giovedì 29 Agosto 2024

Notizie dai mercati esteri - Svezia

Uno stile di vita “alla svedese”: il mercato immobiliare di Stoccolma

È risaputo quanto il costo della vita in Svezia sia alto, quantomeno se paragonato a quello italiano. Tuttavia, complessivamente, la bilancia non può dirsi scompensata giacché, contro quello che da molti è considerato un “eccessivo esborso economico”, militano una vasta gamma di fattori positivi. D’altronde la Svezia risulta essere uno dei paesi europei più aperti e multiculturali, con un’offerta di lavoro ragguardevole e una qualità di vita molto alta; dunque, tutto correttamente bilanciato. Nonostante ciò, è normale che queste minuzie possano sfuggire all’occhio del semplice turista, in primis preoccupato dell’impatto economico che la vacanza ha sui suoi risparmi. Chi nasce nel paese scandinavo ama convivere con questo stile di vita; chi ci si trasferisce impara ad amarlo, o perlomeno è costretto a farlo, e anche molto rapidamente, considerato che una delle prime prese di coscienza - circa l’alto costo della vita svedese – che assale il forestiero deriva dalla ricerca dell’alloggio. Si badi bene a non lasciarsi abbattere; a primo impatto, il mercato immobiliare svedese - soprattutto in un momento delicato come quello attuale, caratterizzato da un progressivo aumento globale del costo della vita - potrebbe non risultare facilmente accessibile. È normale che, come in tutte le città, vi siano zone più accessibili rispetto ad altre, o zone più residenziali e altre più industriali. Tuttavia, quel che preme sottolineare è che anche il lusso e lo sfarzo non sembrano spropositati (diversamente da quanto invece risulta in altri paesi): i prezzi degli appartamenti che attualmente risultano essere in cima alla lista dei più costosi del mercato, gli immobili a Östermalm, nel centro di Stoccolma, non sono percepiti come sopravvalutati. Ad esempio, attualmente in top list sembra esserci un appartamento a Melodislingan (Stoccolma), venduto in primavera per 29,5 milioni di corone svedesi (circa 26 milioni di euro), 241.800 al metro quadrato (circa 21.300 euro); nonostante le cifre – alquanto considerevoli e, quindi, limitate ad una determinata cerchia di soggetti -, secondo gli esperti del settore l’andamento del mercato è comunque ottimo: si notano infatti sia aumenti che diminuzioni di prezzo, ma, soprattutto, un ciclo di vendita e acquisto immobiliare molto vivace anche per una zona altamente centrale, che risulta così appetibile per una gamma di acquirenti comunque ampia e, quindi, non solo accessibile a pochi fortunati. È noto che qualsiasi tipo di mercato – da sempre – va a periodi, momenti di up and down (ad esempio, dopo l'estate, vi è senza dubbio una più alta propensione sia da parte di compratori, sia di venditori), ma, quel che sorprende è che anche durante i periodi positivi, altamente movimentati - che sono soliti spaventare il cittadino di medio-reddito, timoroso di un complessivo drammatico aumento dei prezzi (che a partire dalle zone centrali, si estende, di riflesso, fino alle zone periferiche) -, non solo rimane alto il potere d’acquisto del cittadino, ma cresce la sua fiducia nel mercato, tanto che risulta più facile fare offerte più alte. Sicché, vero il costo della vita innegabilmente alto, ma vera anche la ricchezza generalizzata.

Quasi a richiamare quella μεσότης di Aristotele (mesotes, la capacità a tenere il giusto mezzo), seppur con un’accezione differente, applicata ai tempi moderni, sembra davvero che il giusto equilibrio, la generale e costante disposizione a cogliere la via di mezzo tra lavoro, hobbies, attività sportiva, vita privata e vita sociale sia l’unica virtù da seguire.

(Fonti:

 

Il fenomeno delle “Unicorn start-up” in Svezia

È sempre più evidente come «le nuove imprese cerchino maggiormente un equilibrio tra performance finanziaria e scopi più ampi». A dimostrarlo il mondo delle “Unicorn Companies” (o, più semplicemente, “Unicorns”) – il cui relativo background è ignoto alla maggior parte degli interlocutori/lettori -, start-up che irrompono nel mercato rivestendo il ruolo di piccoli attori e raggiungono, in poco tempo, una valutazione di un miliardo di dollari e oltre. Estrema bravura e singolarità si celano dietro tal fenomeno dal momento che, per il raggiungimento di questo traguardo, comporta essere stati – e continuare ad essere – un esempio per molti altri che vogliono tentare di imbarcarsi nel medesimo progetto. Invero, perché il risultato sia effettivo, la rapida crescita deve essere affiancata da una sostenibilità a lungo termine: insomma, crescita rapida, ma, soprattutto, crescita potenziale. Così, la Svezia propone Klarna, King e Spotify come esempi di aziende tecnologiche di successo diventate giganti globali in breve tempo e, soprattutto, capaci di apportare continua innovazione all’interno del loro settore. Tuttavia, in questo campo, nel ruolo di motore per questo tipo di imprenditorialità, la politica svedese non detiene il monopolio. Se, infatti, la presenza di uno stato sociale forte, in grado di garantire sicurezza, facilita senza dubbio la propensione delle aziende ad assumersi rischi (si stima ad esempio che tasse più basse forniscano più capitale da investire), rileva sottolineare che questo tipo di prodigio tecnologico pare non derivi solo da ragioni di natura prettamente politica. Infatti, per quanto – nel processo di analisi delle cause promotrici del successo svedese - suddetti fattori (tasse, stato sociale, politica economica, prima digitalizzazione…) non possano essere trascurati, il panorama svedese, sorprendentemente, propone ulteriori variabili in termini di persone, relazioni, reti e cultura. Si consideri, in aggiunta, la combinazione vincente tra collaborazione e competizione; non a caso, l’ecosistema imprenditoriale svedese propone il classico paradosso “amici/ nemici”, garantendo così il giusto equilibrio tra individualismo e collettivismo, due posizioni tipicamente antitetiche. Questa corretta armonia emerge anche nella commistione tra vecchio e nuovo, tradizionale ed inconsueto, tra esperienza e lungimiranza contra innovazione e originalità (si pensi, ad esempio, alla famiglia Persson – con attività principale in H&M -, coinvolta in start-up svedesi al fine di supportare l'imprenditorialità in Svezia).

Dunque, queste “eccezioni di eccellenza” svedesi (le “Unicorns” svedesi si fa per dire) sono il risultato di una vasta gamma di fattori tipicamente intersettoriali (ambito economico, sociale, culturale…). Però, si consideri anche che tali nuovi termini di confronto non sono altro che il frutto di un lungo processo finalizzato a spostare l’ago della bussola, indirizzando l’imprenditorialità non solamente verso la “più banale” redditività, bensì (per riprendere le parole di apertura) anche verso la realizzazione di scopi ulteriori, più ampi (in primis il contrasto alla crisi climatica). Dunque, è chiaro che, per quanto sia necessario effettuare un cambiamento di politica sociale, il mindset stesso dell’imprenditore non può che seguire la medesima direzione: «Politiken påskyndar men att vi alltid kommer ihåg att det är personerna som presterar», «La politica accelera, ma ricordiamo sempre che sono le persone ad agire».

(Fonti:

 

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svezia)

Ultima modifica: Mercoledì 22 Gennaio 2025