Lunedì 28 Aprile 2025
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La contraerea di Krieger e il recente passo indietro di VattenfallNel maggio 2022, il governoha concesso unalicenza dicostruzione per un parco eolico sulversante svedese diKriegers Flak.Il progetto,giànatonel 2002, iniziòa progredire soltanto dopouna quindicina di anni, quando, nel 2017,il governo svedese concesseuna serie di permessi perturbine più alte, meno numerose e con una capacità aumentata.L’area interessata è di circa tremiglia a sud di Trelleborg e confina con i medesimi progetti che già sono stati realizzati sul versantedanese e tedesco. Il progetto prevede l’installazione di un totale di35-50 turbine eoliche, conl’obiettivo di produrre energianell'area elettrica 4 per almeno 30 anni avenire.Dunque, unaversione più moderna nel parco di Lillgrund, che, nel 2007, era il terzo parco eolico offshore piùgrande del mondo.Negli ultimi due anni (dopo che,nel maggio del 2022, si ottengono lenecessarie licenzegovernative) sono stati effettuati importanti studi geofisici e geotecnici in grado di testarel’affidabilità dei fondali marini per l’installazione dell’intero impianto (progettazione dellefondazioni, scelta della modalità di installazione, pianificazione dettagliata per il posizionamentodegli aerogeneratori e dei cavi). Ugualmente, su circa 26 aree, vi sono state indagini perdeterminare se fossero presenti o meno resti antichi lungo il percorso. Infine, dopo essere stataclassificata come“Area Natura 2000”,l’intera zona è statasottoposta ad una serie di studiambientali approfonditisu flora e fauna (barriere coralline, uccelli, pesci e focene della zona).Le recenti notizie riportano però il ritiro di Vattenfall (aziendaelettrica statale svedeseresponsabiledel progetto) ed il blocco del previsto investimento multimiliardario. Il progetto, il cuicompletamente era previsto per il 2028, riceve dunque una battuta d’arrestoa causa della mancanzadi condizioni di investimento: «Una grande differenza è che in molti altri paesi i loro operatori direte coprono tutto o gran parte dei costi di connessione dei parchi eolici offshore alla rete elettrica.Ma questo non accade in Svezia. L’allacciamento alla rete elettrica può costare diversi miliardidi corone, e uno dei presupposti fondamentali per investire nel progetto è un punto di collegamentoragionevole con una rete ampliata in mare»(spiega Helene Biström,responsabile del settore Windin Vattenfall). A mancare, dunque, è l’approvvigionamento elettrico (nella Svezia meridionaletrai più deboli d'Europa). La realizzazione del progetto sembra però essere fondamentale: laproduzione di energia elettrica, soprattutto nella Svezia meridionale, è necessaria sia per rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento sia per abbassare i prezzi dell’elettricità,ormai molto altirispetto ad altre parti della Svezia.
FONTI:
-https://www.di.se/nyheter/vattenfall-efter-chockbeskedet-flera-svenska-v...
-https://group.vattenfall.com/se/var-verksamhet/vindprojekt/kriegers-flak
-https://group.vattenfall.com/se/om-oss/bolagsstyrning/koncernledningen/h...
-https://www.di.se/nyheter/nu-flyttar-svenska-solparker-norrut/-
Il futuro dei carburantisinteticiin Svezia: l’e-fuel
Cresce l’idea che glie-fuelssiano un promettente percorso di sviluppo: «In generale, vedo che c'èun potenziale molto grande. Esistono forti spinte a produrre carburanti in modo rinnovabile ecomealternativa ai biocarburanti. Nella transizione verde, tutti questi processi sono estremamenteimportanti», così quanto affermaAnn Magnuson, ricercatrice di biochimica presso l’Università diUppsala e specializzata in nuove soluzioni energetiche.Glie-fuelsono carburanti sintetici ottenuti a partire da acqua e CO2 tramite un processo noto comeelettro-sintesi.Di fronte alla mancanza di materia prima edietrola spinta della Germania nazista,questi iniziano, giànegli anniQuaranta,a coprire gran parte del fabbisognoaeronautico eterrestre.L’obiettivo principaleèquello dicompensare l'emissione di CO2, ridurre l'impatto sul climaeproporre una valida alternativa ai motori elettrici.Questo perché, utilizzandoanidride carbonicaricavata da processi industriali, o semplicemente assorbita dall'atmosfera, sicrea un ciclo incontinuo equilibrio tra emissione ed assorbimento di questo gas serra, in maniera simile a quellonaturale di piante e altri organismi fotosintetici.Taleprocesso di sintesi richiedenecessariamentemolta energia che, in natura, avviene grazie alla luce(c.d. processo di fotosintesi clorofilliana);artificialmenteinvece, la reazione di riduzione dell’atomo del carbonio è favorita dall’energiaelettrica: da quiil nomeelectrofuelso, più semplicemente,e-fuels.Vistigli obiettivi climatici globali,è chiaro chela produzione di idrogeno verde e la suatrasformazione in elettro-carburanti rappresentano due importanti processi; processiche la Sveziaritiene dipoter“facilmente”mettere in moto, considerate le ottime (se nonuniche) condizioni dicui dispone per la produzione di carburanti elettronici. Infatti, il paeseha accesso sia all'elettricitàpriva di fossili, sia alle biorisorse rinnovabili.Si consideri, tuttavia, che (secondo gli studi condotti dall' ICCT,International Council on CleanTransportation), nel corso di una decina di anni, è previsto un aumento sproporzionato del costodi produzione deglie-fuels(circa4 volte maggiore dei derivati delpetrolio)a causa dell'energiaelettrica impiegata e della scarsa efficienza dei processi.La competizione è dunque destinata aspostarsi su un piano differente perchéil mercatoseguiràla legge dell’offerta: altri paesi al mondo,infatti,potrebberoessere in grado di produrre elettricità a un prezzo molto basso con l'energiasolare su larga scalae, per quantoi paesi nordici hannoattualmentei prezzi dell’elettricità tra i piùbassi del mondo,non è detto che la situazione rimanga immutata.In ognicaso, la pianificazionedegli impianti svedesi die-fuelcontinua. È infattida ultimonata un’importante collaborazione tra Uniper(società europea del settore dell'energia con sede a Düsseldorf, Germania,operativa dal 1ºgennaio 2016)ela società di sviluppo svedese Liquid Wind, sceltaper lo sviluppo del progettoNorth Star H2 a Östersund, con l’obiettivodi produrre 100.000 tonnellate di e-metanolo in gradodi sostituire i combustibili fossili in spedizioni e industria chimica.Si tenga presente però che, qualsiasi combustibile, per le alte temperature e pressioni raggiunte neimotori a scoppio, porta alla produzione di inquinanti(tra cui, per esempio,NOx e il particolato).Anche gli e-fuels dunque possono considerarsi un problema per la salute pubblicase usatimassicciamente per il traffico veicolare in centri urbani o intere regioni con scarso ricircolodell'aria(si pensi, ad esempio, alla zona della Pianura Padana in Italia). Per questo motivo leprevisioni non sono ottimeesi prospettano poche possibilità future di rimpiazzoperl’elettrificazione.
FONTI:
-https://www.geopop.it/cosa-sono-gli-e-fuel-come-sono-prodotti-e-quali-so...
-https://www.di.se/nyheter/sveriges-trumfkort-i-omstallningen-e-bransle/
Il mondo dell’intelligenza artificiale in Svezia: sfide emergenti
L’intelligenza artificiale sta facendo grandi passi avanti ed è pronta a rivoluzionare il mondo. Questa tecnologia informatica (AI, Artificial Intelligence) propone all’essere umano una nuova modalità di interazione con la macchina e tra le macchina stesse. Le macchine ed i sistemi informatici sono ora in grado di simulare i processi dell’intelligenza umana tramite sistemi di elaborazione del linguaggio naturale, riconoscimento vocale e visione artificiale. Il “Robot” è dunque in grado di compiere ragionamenti e operazione che, fino a poco tempo fa, erano caratteristiche esclusive dell’uomo. Attualmente, vi è una specifica sotto-disciplina dell’informatica che si occupa di studiarne la teoria, le tecniche e le metodologie in grado di progettare sia i sistemi hardware sia i sistemi software atti all’elaborazione delle prestazioni elettriche che simulano una pertinenza dell'intelligenza umana.
«Il primo servizio cloud al mondo specifico per l'intelligenza artificiale ha solo quattro anni ed è costruito da uno svedese», così apre il quotidiano Dagens Industri, pubblicato in data 12 settembre 2024. Peter Salanki e i due colleghi, Brian Venturo e Michael Intrator, i protagonisti di questo grande progetto.
Una telefonata di Jon Karlung (amministratore delegato della società di banda larga Bahnhof che aveva iniziato a programmare su IRC, all'epoca un servizio di chat, e aveva bisogno di una persona giovane e lungimirante per costruire servizi di rete) e il futuro di Salanki cambia, quello di un diciottenne con elevate competenze tecniche. Da qui il reclutamento da parte di Netintact (un subappaltatore nel settore delle telecomunicazioni) e, infine, la svolta… il mondo delle criptovalute e la collaborazione con Brian Venturo e Michael Intrator. Sicché dal crollo delle criptovalute e dall’’acquisto di tutte le GPU prende piede il progetto volto a costruire un cloud in grado di sfidare Amazon. Un mese dopo il lancio di Chat GPT-3.5, la loro azienda Coreweave ottiene per la prima volta dalla sua nascita capitali esterni. Il resto è puro progresso e, si sa, il progresso scorre rapidamente: nel 2023 sono costruiti ben dici nuovi data center solo nel 2023 e Coreweave arriva ad essere valutata 200 miliardi di corone svedesi. Da quel primo anno, il fatturato è aumentato del 100.000% e quest'anno dovrebbe raggiungere i 10-20 miliardi di corone svedesi.
Prospettive future? Rapida espansione e più capitali. L’obiettivo del 2024 è quello di completare altri 15 data center, uno dei quali a Falun.
FONTI:
La rivoluzione sostenibile di Hybrit e il futuro dell'acciaio svedese
Nel luglio 2023, la Svezia ha segnato un traguardo storico per l'industria siderurgica e la sostenibilità globale con il progetto Hybrit, nato dalla collaborazione tra SSAB, LKAB e Vattenfall. L'obiettivo principale del progetto è produrre acciaio senza l'uso del carbone fossile, sostituendo il tradizionale processo di riduzione del minerale di ferro con idrogeno verde, generato da energie rinnovabili.
Il progetto Hybrit, concepito nel 2016, ha visto i suoi primi risultati nel 2021 con la produzione del primo lotto di acciaio privo di combustibili fossili, utilizzato da Volvo per la costruzione di veicoli. Tuttavia, è nel 2023 che l'iniziativa ha raggiunto un'importante fase di espansione con l'annuncio della costruzione di un impianto su larga scala a Gällivare, situato nel nord della Svezia. Questo impianto, previsto per il 2026, sarà alimentato esclusivamente da energia eolica e idroelettrica, con l'obiettivo di produrre 1,3 milioni di tonnellate di acciaio all'anno, riducendo le emissioni di CO₂ fino al 90% rispetto ai processi tradizionali.
Negli ultimi anni, Hybrit ha condotto approfondite analisi per garantire la sostenibilità e l'efficienza del progetto. Test geologici dettagliati sono stati effettuati per valutare l'idoneità dei siti di estrazione e stoccaggio del minerale di ferro. Inoltre, l'iniziativa ha incluso studi sull'impatto ambientale, con particolare attenzione alla protezione della flora e della fauna locali.
Un elemento chiave del progetto è lo sviluppo di infrastrutture per la produzione di idrogeno verde. L'energia necessaria per generare idrogeno sarà prodotta da fonti rinnovabili, con un focus sull'espansione della capacità eolica nella Svezia settentrionale. Tuttavia, la costruzione di nuovi impianti e la creazione di reti di distribuzione per l'idrogeno hanno sollevato alcune preoccupazioni, in particolare tra le comunità locali, che temono un impatto sul paesaggio naturale.
Nonostante i progressi, il progetto Hybrit ha affrontato sfide significative dal punto di vista economico. La produzione di acciaio attraverso l'idrogeno verde è attualmente più costosa rispetto ai metodi tradizionali, rendendo cruciale il supporto delle politiche governative e degli incentivi economici. Nel 2022, il governo svedese ha annunciato un investimento di 300 milioni di corone nel progetto, sottolineando l'importanza strategica di Hybrit per raggiungere gli obiettivi climatici nazionali ed europei.
L'acciaio prodotto senza combustibili fossili rappresenta un passo rivoluzionario per l'industria globale, che è una delle principali responsabili delle emissioni di CO₂. Se adottato su larga scala, il modello Hybrit potrebbe ridurre significativamente l'impatto ambientale del settore siderurgico e aprire la strada a una transizione verso un'economia a basse emissioni.
Con il progetto Hybrit, la Svezia si posiziona ancora una volta all'avanguardia nell'innovazione sostenibile, dimostrando come la collaborazione tra industria, governo e ricerca possa portare a soluzioni trasformative per il futuro del pianeta.
Fonti:
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svezia)