Notizie dai mercati esteri - Turchia

Notizie dai mercati esteri - Turchia
Giovedì 19 Dicembre 2024

Notizie dai mercati esteri - Turchia

Tasso d'inflazione 

I dati pubblicati lo scorso 4 novembre da Turkstat indicano che l'inflazione dei prezzi al consumo (CPI) su base mensile a ottobre è cresciuta del 2,88% (la crescita è leggermente inferiore rispetto al mese precedente quando i prezzi erano aumentati del 2,97%).

Nel mese di ottobre l’inflazione su base annua si è invece ridotta passando dal 49,38% al 48,58%.

Andamento dell’inflazione in Turchia su base annuale, dati aggiornati a ottobre 2024

Tra gli aumenti più significativi si registrano i servizi associati alle spese per l’istruzione e degli immobili con un incremento annualizzato rispettivamente del 93,66% e dell’89,39%. Significativo l’aumento su base annua per la ristorazione e il settore alberghiero (+62,01%). Aumenti inferiori alla media sono stati osservati per i trasporti (+26,14%) e per il tessile-abbigliamento (+31,37%) i cui prezzi su base mensile invece si sono contratti per i primi dello 0,54% e per i secondi dello 0,04%.

 

Energie Rinnovabili. La Turchia punta sull’eolico e il solare per limitare il riscaldamento globale a 1,5° Celsius

In un recente rapporto “Climate Analytics” e “NewClimate Institute”, due istituti di ricerca non-profit, hanno analizzato la capacità richiesta di energia eolica e solare per accelerare la transizione verso l’energia verde e rafforzare la lotta al cambiamento climatico di 11 Paesi che rappresentano il 70% dell'energia eolica e solare prodotta in tutto il mondo.

La Turchia avrebbe un potenziale significativo per aumentare la sua capacità di diffusione di energia eolica e solare: secondo il rapporto il Paese dovrebbe almeno triplicare il suo potenziale elettrico da fonti rinnovabili entro il 2030 a 160-215 TWh dagli attuali 50 TWh; ciò significherebbe portare l’installazione di energia prodotta da vento e sole a 90GW (60GW dal solare e 30GW dall’eolico) con ben cinque anni di anticipo rispetto agli obiettivi del Piano Elettrico Nazionale 2035.

 

Costruzioni e ingegneria. Turchia al secondo posto per numero di imprese impegnate all’estero nei grandi lavori infrastrutturali

Il settore delle costruzioni è in forte crescita in Turchia: secondo la ENR “Engineering News-Record”, prestigiosa rivista londinese, il Paese si colloca al secondo posto al mondo per numero di aziende impegnate in progetti di ingegneria all’estero, dopo la Cina (81 società), e all'ottavo posto al mondo per reddito generato da contratti con l'estero precedendo Paesi come Regno Unito, Paesi Bassi, Germania e Giappone.

La Turchia è rappresentata da 43 aziende nella "ENR Top 250 International Contractors List” e nel 2023 i ricavi generati all’estero hanno fruttato oltre USD 28 mld su un fatturato totale a livello internazionale di USD 430 mld.

La rivista inglese ENR ha anche pubblicato la "ENR 2024 Top 225 International Design Firms", dove la Turchia si colloca al settimo posto per numero di aziende.

 

Settore automobilistico. I dati sui primi otto mesi del 2024

Secondo i dati sul settore resi noti il 16 settembre scorso dalla “Automotive Manufacturers Association” (OSD), la produzione di auto in Turchia ha registrato un marcato calo nel mese di agosto 2024: la contrazione infatti è stata del 40,4% con 29.398 unità prodotte rispetto alle 49.300 del 2023. Tuttavia, nel mese in esame, il mercato automobilistico locale è cresciuto dello 0,2% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, con un totale di 69.288 immatricolazioni.

Nel periodo gennaio-agosto 2024, la produzione automobilistica turca è scesa del 4,7% rispetto all’analogo intervallo del 2023 raggiungendo le 571.575 unità mentre le immatricolazioni, pari a 605.639, sono cresciute del 3%.

Sul fronte delle esportazioni, i due terzi dell’export turco del settore è diretto verso i Paesi dell’Unione Europea (incluso il Regno Unito) che assorbono il 67% del totale esportato dalla Turchia secondo i dati recentemente resi noti dalla ULDAG (Automotive Industry Export Association).

 

Interscambio commerciale Italia-Turchia. I dati dell’Agenzia ICE nei primi otto mesi

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nei primi otto mesi del 2024, l’interscambio tra Italia e Turchia è stato pari a USD 20,7 mld, registrando un incremento del 15,7% rispetto al periodo gennaio-agosto 2023. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono aumentate del 25,41% (USD 12,4 mld), mentre le importazioni sono cresciute del 3,8% e si sono attestate a USD 8,3 mld. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per l’Italia di USD 4,1 mld.

Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il quarto fornitore (dopo Cina, Russia e Germania) e il quinto cliente (dopo Germania, Stati Uniti, Regno Unito e Iraq). Le esportazioni italiane costituiscono il 5,5% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 4,9% delle importazioni complessive italiane.

In ambito UE, l’Italia si colloca in seconda posizione in termini di interscambio, preceduta da Berlino (USD 30,9 mld) e seguita da Parigi (USD 15 mld) e Madrid (USD 12,8 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.

Nei primi otto mesi del 2024, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria (+362%); in calo, invece, l’export di autoveicoli, trattori e parti di ricambio (-15,7%) e di materie plastiche (-11,6%). In termini assoluti, la principale voce del nostro export si conferma dall’inizio del 2024 quella delle pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria (che supera i 3,5 mld di USD), mentre la voce macchinari e apparecchiature meccaniche risulta essere ancora in calo dell’8,2% rispetto ai primi otto mesi del 2023, con un valore di USD 2,1 mld.

La dinamica dell’export turco mostra invece un aumento della voce ferro e acciaio (+94,8%) e frutta commestibile e scorze di agrumi o meloni (+57,5%). In calo gli acquisti italiani di macchinari ed apparecchiature meccaniche (-16,4%) e degli indumenti ed accessori di abbigliamento, a maglia che si sono contratti dell’11,1%. Gli autoveicoli, trattori e parti di ricambio si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di USD 1,9 mld (+10,4%).

 

Commercio estero della Turchia. L’ultimo rapporto Turkstat-Ministero del Commercio sui dati dei primi otto mesi del 2024

Secondo i dati diffusi il 27 settembre scorso da Turkstat, in collaborazione con il Ministero del Commercio, nei primi otto mesi del 2024 le esportazioni e le importazioni turche sono ammontate rispettivamente a USD 170,8 mld e USD 225,7 mld. Rispetto al 2023, per le prime si è registrata una crescita del 3,9% mentre per le seconde si è avuta una contrazione del 10,7%.

Nei mesi gennaio-agosto 2024 è stato riportato un deficit complessivo di USD 54,9 mld, in diminuzione del 33,5% se comparato all’analogo intervallo del 2023.

Nei mesi in osservazione, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati: Germania (USD 13,6 mld), USA (USD 10,5 mld), Regno Unito (USD 9,8 mld), Iraq (USD 8,4 mld) e Italia (USD 8,3 mld).

Relativamente alle importazioni, nel periodo gennaio-agosto 2024, i primi Paesi fornitori sono stati Cina (USD 29,4 mld), Federazione Russa (USD 29,2 mld), Germania (USD 17,3 mld), Italia (USD 12,4 mld) e Stati Uniti (USD 10,8 mld).

 

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana per la Turchia - Izmir)

Ultima modifica: Martedì 14 Gennaio 2025