Notizie dai mercati esteri - Turchia

Notizie dai mercati esteri - Turchia
Mercoledì 19 Febbraio 2025

Notizie dai mercati esteri - Turchia

Il Ministro della Giustizia Nordio in missione in Turchia

Il Ministro della Giustizia, On. Carlo Nordio, si è recato in Turchia per una serie di incontri istituzionali con le controparti turche e la comunità economica italo-turca.

Il 12 febbraio a Istanbul, presso Palazzo di Venezia, il Ministro è stato l’ospite del “MeeTurkItaly”, iniziativa dell’Ambasciata d’Italia in Turchia dedicata alla promozione delle iniziative italiane e allo scambio di buone pratiche tra Italia e Turchia. Il Ministro Nordio ha presentato in quell’occasione alla comunità imprenditoriale le riforme del settore giudiziario in Italia come opportunità per l’attrazione di nuovi investimenti.

Il 13 febbraio il Ministro si è poi spostato ad Ankara dove ha avuto incontri bilaterali con il Ministro della Giustiza turco Yilmaz Tunç e con il Presidente della Commissione Giustizia della Grande Assemblea Nazionale Turca, Cüneyt Yüksel. Al centro dei colloqui il rafforzamento della cooperazione giudiziaria bilaterale tra i due Paesi.

Il Ministro Nordio si è infine recato a rendere omaggio al Fondatore della Repubblica di Turchia, Mustafa Kemal Atatürk, presso il Mausoleo Anitkabir.

“Meetürkitaly”: Imprese familiari come modello di sviluppo al centro del nuovo appuntamento a Istanbul con l’ospite Alessandro Scaglione

L’Ambasciata d’Italia in Turchia ha ospitato presso Palazzo di Venezia a Istanbul una nuova tappa del ‘Meetürkitaly’, il ciclo di incontri promosso per favorire la condivisione di storie di successo tra Italia e Turchia. Il 30 gennaio l’Ambasciatore d’Italia in Turchia, Giorgio Marrapodi, ha accolto l’esperto di imprese familiari Alessandro Scaglione, autore di numerose pubblicazioni sull’argomento, per un dialogo sul valore della continuità dell’impresa familiare come modello di successo socio-economico.

Il ruolo trainante delle imprese familiari nell’economia rappresenta un fattore accumunante tra i due Paesi. L’Ambasciatore Marrapodi ha evidenziato come, sia in Italia che in Turchia, le imprese familiari rappresentino la spina dorsale delle rispettive economie: “Si tratta di un punto di contatto, di un tratto caratterizzante, che avvicina le nostre economie, e che meritava quindi di essere messo al centro di questo nuovo appuntamento della nostra rassegna”. Nel corso dell’evento, a cui hanno partecipato rappresentanti del mondo economico e sociale, italiano e turco, si è discusso del grande contributo delle imprese familiari per i due Paesi e delle sfide che queste si trovano ad affrontare nell’attualità, in un mercato globale sempre più competitivo, interconnesso e digitale.

Non solo economia e gestione aziendale, il dialogo ha posto in evidenza anche e soprattutto il valore della famiglia che “da nucleo essenziale della società, di identità e tradizioni”, come sottolineato da Scaglione nel suo nuovo libro “Italia, che impresa!” “sa diventare, col genio e l’estro che contraddistinguono l’Italia e la Turchia, anche un volano economico”.

Interscambio commerciale Italia-Turchia. I dati dell’Agenzia ICE nel 2024

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nel 2024, l’interscambio tra Italia e Turchia è stato pari a USD 32,246 mld, registrando un incremento del 17,8% rispetto al periodo gennaio-dicembre 2023. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono aumentate del 28,8% (USD 19,312 mld), mentre le importazioni sono cresciute del 4,5% e si sono attestate a USD 12,933 mld. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per l’Italia di USD 6,379 mld. Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il quarto fornitore (dopo Cina, Russia e Germania) e il quinto cliente (dopo Germania, Stati Uniti, Regno Unito e Iraq). Le esportazioni italiane costituiscono il 5,6% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 4,9% delle importazioni complessive italiane.

In ambito UE, l’Italia si colloca in seconda posizione in termini di interscambio, preceduta solo da Berlino (USD 47,519 mld) e seguita da Parigi (USD 22,541 mld) e Madrid (USD 19,162 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.

Nel 2024, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di “pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria” (+355,2% sul 2023 e in volume pari USD 6,1 mld); in calo, invece, l’export di “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” (-19,5%) e di materie plastiche (-9,9%). In termini assoluti, se la principale voce del nostro export si conferma essere, dall’inizio del 2024, quella “delle pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria” (che supera per la prima volta i 6 mld di USD), la voce “macchinari e apparecchiature meccaniche” risulta essere ancora in calo del 7,6% rispetto al 2023, con un valore di USD 3,01 mld.

La dinamica dell’export turco mostra invece un marcato aumento alle voci “ferro e acciaio” (+97,5%) e frutta commestibile e scorze di agrumi o meloni (+48,3%). In calo gli acquisti italiani di combustibili e oli minerali (-23%), di macchinari ed apparecchiature meccaniche (-9,3%), e di indumenti e accessori di abbigliamento a maglia, che si sono contratti del 15,3%. Gli “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di USD 3,185 mld (+10,5%).

I flussi IDE. I nuovi dati YASED sui primi dieci mesi del 2024

Secondo i dati diffusi il 13 gennaio scorso dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il valore netto degli IDE in Turchia nel periodo gennaio-novembre 2024 è stato pari a USD 9,6 mld, con un calo del 3% rispetto all’analogo periodo del 2023.

Il dato degli IDE in Turchia nell’intervallo in esame comprende USD 5,5 mld in capitale azionario, USD 2,6 mld da vendite immobiliari a residenti stranieri, e USD 2,1 mld tramite strumenti di debito. Contestualmente, vi è stato un disinvestimento di USD 500 mln.

Nei primi undici mesi del 2024, con una quota pari al 28% del totale degli IDE, i Paesi Bassi occupano il primo posto nella classifica dei dieci principali investitori in Turchia, precedendo Germania (16%), Stati Uniti (11%) Francia (9%) e Svizzera (7%).

Nel 2024 Ankara ha lanciato la nuova strategia per il quadriennio 2024-2028 concepita per incrementare il flusso degli IDE globali all’1,5%, partendo dall’attuale 1,1%.

L’ultimo rapporto sui dati del Commercio estero turco nel 2024

Secondo i dati diffusi il 31 gennaio scorso da Turkstat in collaborazione con il Ministero del Commercio, nel 2024 le esportazioni e le importazioni sono ammontate rispettivamente a USD 261,855 mld e USD 344,020 mld; se per le prime, rispetto al 2023, si è registrata una crescita del 2,4%, per le seconde si è avuta invece una contrazione del 5%.

Sempre nel 2024, il deficit commerciale della Turchia si è ridotto a USD 82,165 mld (-22,7%), mentre il rapporto di copertura tra esportazioni e importazioni è sceso di 6,2 punti percentuali, attestandosi di conseguenza al 72,8%.

Per quanto attiene invece ai dati diffusi dal Ministero del Commercio, nei mesi gennaio-dicembre 2024, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati quelli di Germania (USD 20,434 mld), Stati Uniti (USD 16,349 mld), Regno Unito (USD 15,289 mld), Iraq (USD 13,34 mld) e Italia con USD 12,933 mld.

Relativamente alle importazioni, nel 2024, i primi Paesi fornitori sono stati Cina (USD 44,931 mld), Federazione Russa (USD 44,020 mld), Germania (USD 27,84 mld), Italia (USD 19, 312 mld) e Stati Uniti (USD 16,227 mld).

L’Italia, nel 2024, è balzata al quarto posto, dal quinto in cui era nel 2023, scavalcando cosi gli Stati Uniti tra i principali Paesi fornitori della Turchia.

Turismo. I dati del Ministero della Cultura e del Turismo nel 2024

Stando ai dati presentati dal Ministero della Cultura e del Turismo lo scorso 31 gennaio, nel periodo da gennaio a dicembre 2024 la Turchia ha accolto 52,6 milioni di visitatori stranieri, riportando un incremento del 6,95% rispetto al 2023. Il dato complessivo (residenti all’estero, visitatori stranieri ed escursionisti) ha invece fatto registrare 62,2 milioni di presenze e un +9,84% sul 2023.

Nel 2024 Istanbul ha accolto il 35,31% dei visitatori stranieri (18.582.322 presenze), seguita da Antalya con il 30,22% e con quasi 16 milioni di presenze. Seguono, con un numero inferiore, Edirne, Muğla e Izmir.

In termini di provenienza geografica, nell’arco del 2024, i turisti russi (12,8% del totale) si sono collocati al primo posto con 6,7 milioni di presenze, seguiti da tedeschi (6,6 mln di presenze), britannici (4,4 mln) e iraniani con 3,3 milioni di presenze.

Gli italiani che si sono recati per turismo in Turchia nel periodo gennaio-dicembre 2024 invece sono stati 720 mila (1,37% del totale), con un marcato aumento delle presenze di circa il 19,51% rispetto al 2023.

I ricavi del settore sono saliti al loro nuovo massimo storico nel 2024, facendo segnare +8,3% rispetto al 2023 con introiti pari a USD 61,1 mld. Un risultato brillante per un settore vitale su cui la Turchia fa molto affidamento per rivitalizzare la bilancia dei pagamenti e per contribuire a una crescita economica equilibrata a cominciare dall’occupazione.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Lunedì 7 Aprile 2025