Giovedì 12 Dicembre 2024
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Si è tenuto oggi nel Trevigiano il Forum nazionale sul turismo sostenibile e i patrimoni dell'umanità, organizzato da The European House Ambrosetti, con focus "Dalle radici alle nuove tendenze: l'evoluzione del turismo sostenibile nei territori italiani".
Circa duecento gli operatori della filiera del turismo nazionale e i rappresentanti delle istituzioni nazionali e dei principali territori coinvolti.
Mario Pozza, Presidente di Assocamerestero, ha partecipato al panel "Espandere i confini: le strategie vincenti per il turismo sostenibile", insieme ad Andrea Canepari, dirigente della Direzione Generale del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, László Horváth, World Heritage Project Coordinator, patrimonio UNESCO Mission Tokaj, e Catherine Girard, Amministratore Delegato di Climats de Bourgogne e Sindaca di Sampigny-les-Maranges, Borgogna.
Si calcola che a livello globale il settore del turismo sostenibile raggiungerà, nel corso del 2024, un valore pari a oltre 2 miliardi di dollari, e si stima che, entro il 2031, arriverà a toccare quasi 9 miliardi di dollari con un tasso di crescita annuale del 19%.
I viaggiatori sono diventati più consapevoli del loro impatto ambientale: due su tre sono disposti a pagare un extra pur di scegliere un’opzione di viaggio sostenibile.
Mario Pozza ha ricordato che l’Italia è il secondo Paese con siti Unesco al mondo e ha evidenziato come il prodotto ‘made in Italy’ può rappresentare un veicolo eccellente per il turismo e, nello specifico, quello sostenibile.
L'Italia attira, infatti, più di 130 milioni di turisti all'anno da tutto il mondo e occupa il nono posto nella classifica, stilata dal World Economic Forum, sullo sviluppo sostenibile del turismo e dei viaggi. Nella top ten, in ordine: USA, Spagna, Giappone, Francia, Australia, Germania, Regno Unito, Cina, Italia e Svizzera.
Tante le motivazioni alla base della scelta dell’Italia come destinazione turistica. Tra queste, la più importante è probabilmente quella per cui il Made in Italy – grazie al nostro export sempre crescente – è diventato uno stile di vita che riscuote in tutto il mondo successo e ammirazione.
Proprio per questo il nostro Paese deve attuare una migliore governance del turismo, per riuscire a bilanciare la crescita di questo settore con la sostenibilità, tenendo conto dei suoi impatti economici, sociali e ambientali attuali e futuri, rispondendo alle esigenze dei visitatori, dell'industria, dell'ambiente e delle comunità ospitanti.
Per approfondimenti, sul sito dedicato è disponibile la documentazione relativa all'iniziativa.