Giovedì 1 Maggio 2025
Vai al Contenuto Raggiungi il piè di pagina
La fiducia delle imprese è notevolmente aumentata rispetto ai 12 mesi precedenti; questo secondo più del 60% degli oltre 400 dirigenti e senior leader del centro finanziario del Lussemburgo intervistati da Luxembourg for Finance nell'ottobre 2021. In linea con la maggiore fiducia, più della metà delle persone intervistate si aspetta che la propria organizzazione aumenti gli investimenti globali nel 2022, il 33% in più rispetto a un anno fa.
Nonostante questa crescita della fiducia, i leader finanziari sono diffidenti nei confronti dei rischi macroeconomici emergenti, in particolare le bolle di asset e l'inflazione, tra cui il significativo accumulo di debito pubblico, il rapido aumento dei prezzi dell'energia e l'impennata dei prezzi immobiliari.
Quasi l'80% degli intervistati indicano di essere preoccupati per la crescente frammentazione all'interno del mercato unico. I partecipanti hanno sottolineato la necessità di superare l'azione nazionale da parte delle autorità degli stati membri e di concentrarsi piuttosto su un obiettivo generale dell'UE al fine di superare la perdita di competitività attualmente riscontrata tra gli attori finanziari dell'UE sulla scena globale.
L'industria si è ripresa bene dallo scompiglio iniziale visto durante la pandemia Covid-19, con il 49% degli intervistati che ha indicato di non essere più preoccupato dell'influenza della pandemia sui servizi finanziari. Inoltre, la maggioranza degli intervistati (58%) non era preoccupata per gli effetti a lungo termine della Brexit, dimostrando che il settore si è adattato bene alla nuova situazione.
L'accesso al talento rimane una questione chiave per l'industria globale dei servizi finanziari. In Lussemburgo, il 51% degli intervistati non ha fiducia nella capacità delle proprie organizzazioni di affrontare la questione, in aumento rispetto al 44% dell'aprile di quest'anno.
D'altra parte, le aziende in Lussemburgo hanno chiaramente preso a cuore la necessità di proteggere i sistemi vulnerabili e i dati dei clienti, con il 79% fiducioso nella capacità delle loro organizzazioni di gestire la sfida della cybersecurity. Inoltre, il passaggio al lavoro da casa è avvenuto senza problemi, con l'88% degli intervistati fiduciosi nella capacità delle loro organizzazioni di affrontare qualsiasi possibile sfida che potrebbe sorgere nei prossimi 12 mesi.
In generale, il settore dei servizi finanziari lussemburghese sembra essere ben preparato a gestire le sfide relative alla finanza sostenibile: il 71% degli intervistati è fiducioso nella capacità della propria organizzazione di includere considerazioni ESG nella consulenza ai clienti, il 64% nell'identificare opportunità di investimento sostenibile e il 68% nella progettazione di prodotti sostenibili. Tuttavia, la disponibilità di dati sostenibili di qualità e la frammentazione degli standard rimangono le principali preoccupazioni degli intervistati, in linea con la tendenza globale.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Lussemburghese)