Martedì 29 Aprile 2025
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Il settore estero spagnolo ha continuato a crescere a settembre, con un aumento delle esportazioni dell'1,9% su base annua. Si tratta del terzo mese consecutivo di aumento, come dimostrano i dati commerciali dichiarati dalle dogane e raccolti nel Rapporto mensile sul commercio estero del Ministero dell'Economia, del Commercio e delle Imprese, redatto dalla Segretaria di Stato per il Commercio.
Le esportazioni del mese di settembre 2024 hanno raggiunto 31.596,9 milioni, il secondo valore più alto per un mese di settembre. In termini destagionalizzati e con la correzione del calendario, le esportazioni sono cresciute del 2,0% su base annua.
L'aumento dell'exporft spagnolo va in controtendenza rispetto ad alcune tra le principali economie europee, come Germania e Francia, che hanno registrato cali su base annua rispettivamente del -0,3% e del -4,3%. Al di fuori dell'Unione Europea, le esportazioni dal Regno Unito sono diminuite del 10,4% su base annua e quelle dal Giappone dell'1,7% su base annua, mentre quelle dagli Stati Uniti e dalla Cina sono cresciute rispettivamente dello 0,2% e dell'1,6%.
Le importazioni, invece, hanno registrato 34.888,2 milioni di euro, il secondo dato più alto di settembre nella serie storica, con un aumento dello 0,1% su base annua.
Il deficit commerciale ha continuato a ridursi del 14,3% su base annua a settembre, attestandosi a 3.291,3 milioni, grazie al fatto che il deficit energetico, che rappresenta più della metà del totale, è diminuito del 37,6%, con le importazioni di energia in calo del 22,7% su base annua.
A livello settoriale, spiccano le eccedenze nel settore alimentare, delle bevande e del tabacco (1.156,9 milioni di euro), nel settore automobilistico (1.019,3 milioni di euro) e nei semilavorati non chimici (633,1 milioni di euro).
Il surplus commerciale con l'Unione Europea è aumentato del 32% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 2.605,6 milioni di euro (ricordiamo che il surplus ha raggiunto i 1.973,3 milioni di euro nel settembre 2023). I mercati di destinazione con i maggiori surplus a settembre sono stati Francia (1.847,7 milioni di euro), Portogallo (1.569,4 milioni di euro) e Regno Unito (1.260,0 milioni di euro).
Settori e mercati di destinazione
A settembre, i settori con i maggiori contributi positivi al tasso di variazione annuale delle esportazioni (1,9%) sono stati: alimentari, bevande e tabacco (1,3 punti percentuali), prodotti chimici (1,2 punti) e manufatti di consumo (0,5 punti). Il settore alimentare, delle bevande e del tabacco ha raggiunto il massimo storico del mese (crescita del 7,9% su base annua).
Per quanto riguarda i mercati di destinazione, le esportazioni verso l'UE-27 hanno rappresentato il 63,3% del totale e sono aumentate del 3,2% rispetto all'anno precedente. Le cifre record del mese sono state raggiunte in 13 destinazioni dell'UE, tra cui Italia, Polonia e Svezia.
Le esportazioni verso destinazioni extra-UE hanno rappresentato il 36,7% del totale e nel mese sono stati raggiunti picchi record in mercati importanti per la Spagna, come Regno Unito, Marocco e Messico.
Dati sul commercio estero da gennaio a settembre 2024
Nell'anno cumulato fino a settembre 2024, le esportazioni di beni hanno raggiunto 286.805,8 milioni di euro, il secondo miglior dato della serie storica per lo stesso periodo. Le importazioni hanno invece registrato 313.896,9 milioni di euro.
Il deficit commerciale è diminuito dell'8,5% a 27.091 milioni di euro, mentre il deficit energetico ha continuato la sua tendenza al ribasso ed è sceso del 10,6% a 22.238,1 milioni di euro. I settori con le maggiori eccedenze sono stati: alimentare, bevande e tabacco (13.957,9 milioni di euro), automobilistico (6.565,7 milioni) e semilavorazione non chimica (5.181,3 milioni).
Con l'Unione Europea, il surplus del periodo è aumentato a 25.762,4 milioni di euro, mentre il deficit commerciale con i Paesi terzi è sceso a 52.853,4 milioni di euro. I Paesi con cui l'economia spagnola ha registrato le maggiori eccedenze sono stati: Francia (16.963,8 milioni di euro), Portogallo (11.590,0 milioni) e Regno Unito (10.158,0 milioni).
Per quanto riguarda le comunità autonome, quelle che hanno registrato la maggiore crescita delle esportazioni sono state le Isole Canarie (18,3%), seguite da Castiglia e León (16,2%) e dall'Estremadura (11,7%).
Il numero di esportatori regolari (quelli che hanno esportato più di 1.000 euro nell'anno di riferimento e in ciascuno dei tre anni immediatamente precedenti) è cresciuto del 4,8% nel periodo cumulato fino a settembre 2024, raggiungendo i 44.838 esportatori, superando già il dato dell'intero 2023 (43.834). Questi esportatori hanno esportato 275.492,1 milioni di euro, il 96,1% del totale e il 2,9% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna)